Capitolo 8 Nuovo Inizio

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Wow, un imbranato come me che riesce a passare un percorso del genere in meno di 4 minuti! Tutt'ora non ci credo ... Dopo di me fu il turno di Alex, lui era molto più allenato di me e riuscì a completare il percorso in 2 minuti e 58 secondi. Alex mi raggiunse e si accomodò accanto a me, si stava ancora asciugando i capelli rossi con l'asciugamano e iniziammo a parlare di come, in un modo o nell'altro eravamo arrivati lì, ancora vivi. Lui venne prelevato non appena il farmaco ebbe raggiunto il primo ospedale, mi disse che ci stavano osservando e che avevano intercettato la telecamera del mio laboratorio e non appena videro l'effetto su Casper iniziarono a prelevare le persone più importanti ...
"Ma tu correndo via dall'A54 ..."
"Ho impedito che riuscissero a prendermi ... Quindi sai già tutto, vero?"
"Purtroppo si, ma non ce l'ho con te ... Anzi, te ne sono grato"
Alex era una persona positiva, vedeva il lato buono di ogni cosa. Ogni tanto avrei voluto avere anch'io quella caratteristica, mi avrebbe fatto comodo.
"Cosa stai dicendo? Hai visto come è il mondo là fuori? Hai idea di cosa stia succedendo?" Risposi infuriato
"Abbassa la voce, solo io, Giuseppe e Jasmine sappiamo che sei tu che hai dato origine al caos più totale ... Se gli altri scoprono cosa hai combinato non credo tu possa sopravvivere a lungo qui.Comunque no, mi hanno solo raccontato che è meglio non uscire."
"Allora scusa, pensavo mi stessi prendendo in giro ... Beh te lo dico io, la fuori è tutto distrutto. Regna appunto il caos più totale, hai visto come erano Casper e Macchia giusto?"
"Si"
"Bene, immagina l'effetto sulle persone. La fuori sono tutti così. Sono addirittura più forti, il farmaco aumenta le capacità fisiche permettendo loro di correre più veloci e saltare molto più in alto di qualsiasi essere umano, almeno, quelli che incontrai io non avevano ben nulla di umano!
"Come li chiamate?"
"Chi?"
"Le persone infette intendo"
"Ah, non gli ho mai dato un nome ... Mi limito a chiamarli infetti o malati"
"Oh, li hai visti dal vivo quindi!"
"Più che dal vivo, due di loro mi hanno attaccato"
Gli raccontai del cervo, della foresta impaurita,dei loro occhi, della fattoria e di Jasmine ... Insomma gli raccontai in breve cosa successe in quei giorni.
"Alex, James! In piedi!" Olga ci stava chiamando li
"Arriviamo" risposi
"Bene," Olga prese un tablet e iniziò a fare dei nomi, i nostri nomi "Alex, James, Wells, Jasmine e Rebecca. Promossi alla sala sopravvivenza. Per quanto riguarda voi altri, muovete il culo e fatevi 50 giri di campo"
Si susseguirono sbuffi, sguardi invidiosi e gioia. Io non capivo perché gioissero ma sicuramente un motivo c'era, così mi unì a loro e ai loro gioiosi festeggiamenti.
"Ragazzi, muovetevi. Ci cambiamo, una doccia veloce e andiamo in mensa!"disse Wells.
Wells, un ragazzo di 20 anni. Agile, biondo e muscoloso.
La mensa, una sala enorme che era in grado di tenere almeno un centinaio di persone, questo voleva dire che vi erano molte persone e che quindi era sicuro e ben protetto. I muri della mensa erano grigi e i tavoli marroni, ci si prendeva il cibo in modo self-service.In mensa mi raccontò che lavorava nell esercito assieme a Jasmine. Lui era stato scelto per gli ottimi risultati negli addestramenti e nelle missioni, anche Jasmine.
Passiamo a Rebecca ora, una ragazza minuta. Capelli neri e lunghi, silenziosa e letale. Dopo aver parlato con tutti quelli promossi notai che ognuno di noi aveva un abilità. Io ero lo scienziato e quello con la mira buona, Jasmine e Wells i due soldati veterani, Alex quello specializzato nei farmaci e "Medico" e infine Rebecca, la silenziosamente letale. Rebecca era una ragazza molto chiusa in se stessa, l'opposto di Wells, solare e divertente. 
Wells dopo aver pranzato e discusso con gli altri inizio dicendo:
"Beh, praticamente pensiamo tutti che sia un posto sicuro e che in confronto a ciò che ci aspetterebbe fuori questo sia il paradiso, ma noi vogliamo sapere cosa si cela al di fuori di queste porte blindate e muri impenetrabili. James, Jasmine che ne dite di descriverci com'è la vita là fuori?"
Io Jasmine e Alex ci scambiammo sguardi interrogativi e perplessi, dire la verità? Passare per tonti che non ricordano? Come si fa a non ricordare una cosa simile ... Cosa fare?
Jasmine disse: " Io passo"
Io risposi in altrettanto modo,e Alex fece un cenno per indicare che la pensava come me.Wells e Rebecca ci guardarono storto.
"Ok, se non c'è lo anticipate voi lo scopriremo noi" disse Wells sorridendo
Impugnai la forchetta e se ben fosse fatta di acciaio (qui le posate erano normali perché la gente che ne faceva uso era normale e non gente da sala di isolamento) la spezzai in preda ad una crisi rabbiosa, da li vidi solo che rosso fino a quando non fui colpito alle spalle cadendo a terra svenuto.

Mi risvegliai in una comoda poltrona di pelle, morbida e profumata. Davanti a me c'erano Wells con un collare e il volto gonfio e pieno di lividi,Rebecca, Alex con un occhio nero, Jasmine e Giuseppe.
"Giuseppe,si sta svegliando" disse Jasmine
"Buon giorno piccolo schizofrenico!" Esclamò Giuseppe guardandomi negli occhi
Stavo per strozzarlo se le mia mani e i miei piedi non fossero stati legati alla poltrona.
"Perché schizofrenico?"
"Guardi la registrazione sulla TV alle mie spalle" Giuseppe premette un pulsante sulla televisione e parti la registrazione della mensa.

Wells: Ok, se non c'è lo anticipate voi lo scopriremo noi
Io impugnando la forchetta la spezzo è fin qui c'ero rimasto anch'io, poi le mie mani afferrano il collo di Wells e nonostante lui cerchi di liberarsi peggiora solo le cose perché io stringevo, stringevo e stringevo. Quasi subito interviene Alex e io mi volto di scatto sferrandogli un destro nell'occhio e qui vedo la mia faccia, i miei occhi. Uguali a quelli degli infetti del bosco, vuoti, in cerca di sangue, nulla in comune con un essere umano, tutto in comune con un animale arrabbiato e affamato. Continuo a prendere a pugni Wells fino a quando Rebecca non compare alle mie spalle e con un colpo secco al collo mi manda a terra.

"Finita qui, ha terrorizzato tutti in mensa ... James, James, James che cosa mi combina?"
"Io ricordo solo fino al momento in cui ho spezzato la forchetta. Nient'altro, tutto rosso." Guardai Wells e Alex e chiesi scusa ad entrambi.
"Tranquillo, piuttosto risparmia le energie per la sala sopravvivenza. È li che dovrai spaccare teste! So che non lo hai fatto apposta e che è stata la mia frase a scatenarti questa crisi e cercherò di non farne più riferimento ... Ci mettiamo una pietra sopra?" Wells era sincero, aveva un gran cuore.
"Si, grazie!"
Alex invece fece un cenno con la testa in segno di approvazione.
"Uscite ora, tranne te James ... Dobbiamo parlare"
Uscirono dalla porta blindata in fila indiana, e subito la porta si richiuse.
"Io ho fiducia in lei, non mi faccia cambiare idea.."
"Io, io non riesco a controllarmi. È più forte di me."
"Senta, ora le parlerò di una cosa e lei mi deve giurare che manterrà segreta questa conversazione."
"Certo!"
"Tutti hanno un ruolo qui, dai semplici bidelli ai soldati veterani più esperti. Lei è destinato a diventare un soldato e a continuare la sua carriera di scienziato. Avrete altre due prove. Quella in sala sopravvivenza e quella in sala soldati, queste non sono semplici corse e ostacoli, li o vivi o muori. Ora sta a lei scegliere se affrontare le prove, deve sapere che verrà istruito sia lei che i suoi amici alla sopravvivenza e al come diventare soldati. Può scegliere se astenersi o no, ma ho una grande fiducia in lei signor James. So che se si impegnerà riuscirà ad uscirne vivo. Il resto ve lo spiegherò al momento necessario, quando passerete le prove. Non dica nulla ai suoi amici, o se ne pentirà amaramente. Affare fatto?"
"Si"
Le porte alle mie spalle sì spalancarono e Giuseppe mi slegò, andai fuori dal suo ufficio e quando mi voltai per salutarlo le porte si erano già richiuse. Guardai un orologio appeso alla parete del corridoio, segnava le 15:42. Vagai un po per la struttura, ogni persona che incontravo si allontanava da me o cambiava strada all'improvviso. Cercavano di evitarmi, l'episodio della mensa deve aver fatto il giro della struttura ... Fantastico, si incominciava bene!

Survival - I SopravvissutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora