Incapace di muovere un solo muscolo, Misa rimase immobile ad osservare il corpo di Nafeesa che si decomponeva sotto i suoi occhi. L'odore che emanava era nauseante, ma sebbene avesse una gran voglia di rimettere tutto quello che aveva nello stomaco e scappare, si rendeva conto che non poteva lasciarla lì così. Non era giusto.
Un rumore di acqua smossa la riscosse da quei lugubri pensieri e Misa si alzò subito in piedi afferrando il coltello dell'egiziana pronta a combattere. Se fosse stata una di quelle cecaelie, non sapeva se sarebbe stata in grado di affrontarla ridotta com'era. Ma di certo non si sarebbe arresa prima ancora di tentare.
Questa volta però fu Makhare a uscire trafelato dall'acqua, ancora per metà in forma sirenide. Era ferito, ma sembravano graffi piuttosto superficiali, e di certo non parevano fargli male più di tanto vista l'agilità con cui si muoveva. La guardò, spostò l'attenzione su Nafeesa e poi tornò su di lei.Colta alla sprovvista dalla meravigliosa sensazione che le regalò la sua vista, Misa lasciò cadere il coltello e gli corse incontro, lanciandosi tra le sue braccia e affondando il volto nel suo collo, iniziando subito a singhiozzare.
«Credevo che non saresti venuto più»
«Te l'avevo promesso. Ti avevo promesso che sarei tornato da te» le sussurrò lui dolcemente.
Continuava a carezzarle i capelli e lei si strinse ancora più forte al suo corpo.
«Cos'è successo?»
«Nafeesa mi ha trovata. Era con una.. una cecalia o come si chiamano.. abbiamo lottato e poi.. poi ho evocato Poseidone..»
«Capisco..» ci fu un attimo di silenzio, poi Makhare sospirò e la strinse tanto forte che lei avvertì le ossa scricchiolare.
Sentiva male, ma non voleva in nessun modo che lui allentasse la presa. Avrebbe voluto diventare un tutt'uno con il suo Guardiano.
«Hai corso un enorme rischio. Avrebbe potuto uccidere anche te.»
Misa annuì tra i singhiozzi, strofinando il volto sulla sua pelle fresca.
«Per un attimo ho creduto che l'avrebbe fatto..»
Lui la scostò per un attimo da sé e Misa avvertì subito la mancanza di quel contatto. La fissò attentamente, valutando ogni ferita riportata, poi lanciò un'occhiata al cadavere poco distante.
«Ha avuto quello che si meritava» constatò con freddezza fissando il corpo della donna che fu la sua fidanzata.
Misa si voltò appena per lanciare a sua volta un'occhiata rammaricata alla donna.
«No. Nessuno merita una cosa del genere.. neanche lei..»
Makhare la fissò come se fosse pazza, poi si chinò a baciarla con foga. Presa alla sprovvista, Misa sussultò per il dolore al labbro, poi cercò di contraccambiare al suo bacio, ma non ne ebbe quasi il tempo.
«Makhare..?»
«Scusa. Ti ho fatto male..»
Lei scosse appena la testa come a indicare che non importava. Lui le carezzò dolcemente la guancia e continuò a osservarla, scrutando a fondo dentro di lei.
«Hai detto qualcosa che...» non finì la frase ma Misa intuì quello che voleva dire.
«.. che avrebbe detto Sara?»
Lui annuì fissandola, quasi aspettandosi che lei reagisse male. Ma come poteva reagire male a tutto l'affetto che leggeva nei suoi occhi?
«Va bene così. Tutte le volte che ti sembrerò lei, potrai baciarmi per assicurarti che sono io»
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Ocean's Promise - La Promessa del Mare
ParanormalQuesta storia è solo la prima di una saga che sto scrivendo. Spero che vi piaccia! Copertina by Stregatto69 *-* Trama: Artemis è una giovane ragazza che ama il mare in tutta la sua vastità, ma un giorno, trasportata dalle emozioni, lascia che una me...