Ocean's Promise - La Promessa del Mare

~ 12 ~

Le murene erano davvero prede difficili e imprevedibili. Le facevano anche un po' paura per la verità, ma circondata dalla vivacità dei ragazzi finì quasi per divertirsi a dare la caccia a quei predatori inaffidabili. Era complicato trovarle e stanarle ed erano pure sparse qua e là a molti metri di distanza le une dalle altre, e di carne addosso ne avevano assai poca, così alla fine lei e Eirini finirono con il dividersi alcuni prelibati molluschi attaccati agli scogli più vicini. 

Ne fecero una bella scorpacciata tra una risata e l'altra, mentre tifavano per Nasim, Gunfer e Carmela che a turno facevano da esca per le murene annidate in stretti cunicoli scavati nella roccia. Ramzi e Iruka invece stavano appostati pronti a saltare al collo dell'animale per addentarlo o spezzarglielo di netto con le mani palmate. 

Sembrava che ci fosse una profonda intesa tra di loro, cosa che sicuramente era dettata dai molti anni trascorsi insieme. La cosa le mise addosso un po' di tristezza dal momento che lei non aveva affiatamento con nessuno, men che meno con l'uomo che avrebbe dovuto starle accanto per il resto dell'eternità, ma cercò di non farsi cogliere da quei pensieri tristi soprattutto con Eirini che sprizzava allegria da tutti i pori e continuava a investirla di parole. 

"Insomma, vegetariana! Capisci? Meno male che ha cambiato idea, perché non penso proprio che avrebbe resistito a lungo con solo alghe! Ahahahah!" 

"Eirini, posso farti una domanda?" 

"Sicuro! Tutte quelle che vuoi!" 

"Tu.. come hai superato i primi anni?" 

"Perché me lo chiedi?" 

Lei fece spallucce rigirandosi una conchiglia ormai vuota tra le mani squamate. 

"Lui mi ha detto che molti non sopravvivono ai primi venti anni.." 

"Uhm" 

"Sara quanto ha resistito?" 

Di nuovo le parole la abbandonarono prima che lei gliene desse pieno consenso e spalancò gli occhi rendendosene conto. Subito cominciò a gesticolare a disagio davanti ad Eirini, chiedendole di non rispondere per forza. 

"Ehy, tranquilla! Non hai mica ucciso nessuno!" la schernì l'altra mostrando quel suo sorriso tutto aguzzo che ispirava una simpatia tutta particolare. 

"Fammi pensare. Sara credo sia rimasta qui sotto per almeno una cinquantina d'anni. Forse anche di più. Per questo è strano che improvvisamente abbia deciso di salire in superficie. Sai, una volta superata la fase critica dei primi decenni, si perde interesse per chi abbiamo lasciato lassù. A volte capita che alcuni si dimentichino addirittura com'era vivere in superficie." 

"A te è successo?" 

La ragazza sorrise con un misto di nostalgia e amarezza. "No, io non l'ho dimenticato." 

Misa la osservò per la prima volta rattristarsi, prima che la solita luce allegra tornasse a brillare negli occhi verdi come smeraldi. 

"Ma! Per quanto fosse divertente lassù, posso assicurarti che quaggiù si sta davvero bene! E poi vuoi mettere? L'Immortalità! Cioè, roba da vampiri! Dell'altro mondo proprio! Tu ci credi nei vampiri?" 

"Io? Beh, a questo punto direi proprio di sì" 

"È quello che dico anche io! Quanto sarebbe figo andare in giro solo di notte ed essere sempre strafighissimi? Alzarsi la mattina e non doversi neanche pettinare, perché tanto sei perfetto ugualmente!" 

Misa scoppiò a ridere. Non c'era proprio modo di rimanere seri con Eirini. Sembrava nata per portare la felicità e l'allegria ovunque andasse o qualunque fosse il discorso affrontato. Durante il viaggio di ritorno continuò a chiacchierare un po' con tutti, cercando di allacciare qualche rapporto in più con quei ragazzi che sotto sotto erano molto più maturi di tutti gli adulti che avrebbe mai potuto incontrare in superficie.