53

548 31 5
                                    

Ho dormito solo grazie a tutto l'alcol che ho ingerito, altrimenti sicuramente avrei passato la notte in bianco.

Quel bacio ha risvegliato tutto ciò che io in questi anni avevo nascosto sotto il tappeto. Io non ho mai smesso di amare Riccardo, nemmeno per un istante.

È ora che io faccia una scelta. Ma quale? Tornare sui miei passi e riprovarci con Riccardo, con la paura dietro l'angolo che le cose non vadano bene. Oppure rimanere con Matteo, con la consapevolezza che probabilmente non lo amerò mai.

Ciò che provo per Riccardo, probabilmente non lo proverò mai per nessun altro. Quindi mi sento di star prendendo in giro Matteo, continuando una relazione che per me non ha alcun valore.

Dall'altro lato, Riccardo ha anche lui una fidanzata, e anche se ha detto che l'avrebbe lasciata, non so se fidarmi di quello che dice.

Il senso di colpa, è dovuto anche al fatto che stiamo facendo soffrire due persone, che probabilmente non se lo meritano. La loro unica colpa è quella di essere capitati in mezzo a noi due, una coppia disfunzionale.

Raccolgo le forze per alzarmi e prendo il telefono che ho sul cuscino accanto a me.

"Vieni subito a casa!! Non hai idea di quello che sta succedendo!!"

Leggo il messaggio di Rebecca e corrugo la fronte.

Non mi alzarei per nulla al mondo dal letto, ma in questo momento la curiosità è più forte. Così mi preparo velocemente ed esco di casa.

Passo davanti casa Calafiori e vedo Benedetta uscire di corsa fuori, con l'espressione di chi ha appena pianto.

Appena incrocia il suo sguardo, la vedo piena di rabbia. Sbatte lo sportello della sua auto e riparte lasciando una sgommata sull'asfalto.

Nel frattempo è uscito Riccardo, e si è appoggiato alla porta di ingresso.

"Cosa le hai fatto? È una furia." La indico e lui fa spallucce.

"L'ho lasciata."

"Scherzi?" Spalanco gli occhi.

Allora Riccardo sta facendo sul serio. Intendeva davvero ciò che mi ha detto ieri sera.

"No che non scherzo." Si avvicina verso di me, e poggia le mani sui miei fianchi. "E non me ne vado finché non ti decidi a lasciarlo e venire con me a Londra."

"Riccà, non lascerò Matteo."

Rimane nella stessa posizione, senza muoversi di un millimetro.

"Abbiamo sbagliato ieri, ma ero ubriaca, non conta nulla."

Cerco di sminuire, ma dentro di me è tutto l'opposto.

"Lui mi può assicurare una relazione stabile, lavora, è tranquillo." Continuo a dire e finalmente Riccardo fa un passo indietro.

"Ma non lo ami." Ribatte ed io rimango in silenzio.

Perché dovrei mentire? Riccardo sa benissimo qual è la verità. La verità è che amo lui e non Matteo.

Sento una macchina fermarsi nel vialetto di casa Calafiori.

"Sofia mi hai fatto preoccupare, ti ho cercata ma non eri a casa!" Esclama Matteo scendendo dall'auto, ma io vado verso di lui per non avvicinarlo a Riccardo.

Dò uno sguardo dietro, e vedo Riccardo con uno sguardo duro e le braccia incrociate al petto.

"Scusami, ho bevuto un po' troppo ieri." Accenno una risata nervosa. "Non volevo farti preoccupare."

"Come sei tornata ieri?"

"Mi ha riaccompagnata Riccardo."

"Oh okay, menomale. Mi ero già fatto tanti di quei film." Dice ridendo.

NEMICIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora