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Riccardo's pov

Non ho dormito tutta la notte, e sono direttamente partito la mattina presto per Bologna.

Non è stata proprio una buona idea. Per affrontare il viaggio mi sono dovuto fermare più volte a prendere un caffè, altrimenti mi sarei addormentato al volante. L'unica fortuna è che conosco questa strada come le mie tasche, la faccio sempre da qualche anno ormai.

Non potevo rimanere a casa, e continuare a vederla, dovevo andarmene. Il più lontano possibile, per questo sono scappato a Bologna.

Con Sofia sto facendo quello che ho sempre fatto, quando le cose non si mettono come voglio io. Scappo.

Era ovvio che non andassero come volevo. Dopo quella scenata cosa avrebbe dovuto fare? Anzi, strano che non mi sia beccato uno schiaffo. Me lo sarei meritato, anche due.

Mi sono comportato male con lei, e non riesco a perdonarmi il fatto di averla fatta passare come un oggetto.

Non riesco a togliermi dalla testa il suo sguardo non appena ho pronunciato quelle stupide parole.

Sembrava che la avessi accoltellata, e metaforicamente, l'ho fatto. Cosa poteva ferirla di più?

Sono stato meschino, un'egoista, ho pensato esclusivamente al mio interesse. Io volevo farla lasciare con Leonardo, in un modo o nell'altro.

E ci sono riuscito. Ma a che prezzo? Di averla umiliata, davanti a Leonardo ed i suoi amici.

Ma lei non è mai stata un divertimento per me. Quello che è successo ad Ibiza, per me vale qualcosa. Ma io comunque l'ho definita una "scopata".

Lei non è come tutte le altre. Di scappatelle ne ho avute, ma mi sono subito accorto della differenza.

Quello che ho provato con Sofia era diverso. Non era per gioco, o noia. Io la volevo, ma non in senso prettamente carnale.

Io voglio lei. Ma mi rendo conto che a questo punto, anche se avessi avuto una chance, l'ho persa.

Non era sesso, lei non è quello.

Sono incazzato con me stesso. Finalmente ci eravamo trovati, ed io l'ho fatta allontanare.
Probabilmente non me lo perdonerò mai.

È questa la mia natura. Ogni volta che mi succede qualcosa di bello devo rovinare tutto in qualche modo, è più forte di me. Ma questa volta ho dato il peggio di me.

Per quattro ore di viaggio, continuano a rimbombarmi le parole di Sofia, e riescono pure a sovrastare la radio.

"Allora devi starmi lontano."

È proprio per questo che me ne sto scappando a quasi 400 chilometri di distanza. Se è questo che vuole, le starò lontano il più possibile.

Se mi dicesse che 400 chilometri sono pochi, me ne andrei anche in un altro continente, se questo la potesse rendere felice.

Sofia ha ragione, le faccio solo del male, e lei non se lo merita.

Lei non mi ha mai fatto nulla, ed io la ripago così? Potrei descrivermi con i peggiori aggettivi ma non sarebbe abbastanza.

Appena arrivato a Bologna, la prima cosa che ho fatto è stata dormire. Mi sono risvegliato ormai la sera tardi, e quindi non ho fatto niente per il resto della serata.

La mattina seguente sono andato ad allenarmi, insieme al resto della squadra.

Allenarmi è l'unica cosa che potrebbe sollevarmi il morale, ormai sottoterra. Correre e fare esercizi mi aiuta a scaricare la tensione.

NEMICIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora