Complici : seconda parte / Jj Maybank

Nuovo capitolo.

Melanie's pov:

Era passata una settimana dalla morte di Sarah e JohnB, era tutto diverso. Mio padre mi aveva cercato qualche volta ma non ebbe nessun risultato. Mi aveva ucciso, non lo avrei mai perdonato; Milena, la sua compagna mi scriveva di tornare a casa, ma non lo avrei mai fatto, ne avevo una mia piena di magnifici ricordi.
Jj aveva trovato lavoro in un bar nonostante non aveva voglia di lavorare, per lui era solo sesso, alcol e sonno. Io invece avevo deciso di iniziare un corso di surf per ragazzini, che nonostante avesse poco stipendio me lo facevo andare bene, ero una pogue ormai. Io e Kiara passavamo molto tempo a surfare insieme, Jj stava per lo più da solo, non voleva parlare con nessuno, solo la sera veniva a casa mia e si addormentava sul divano dopo una birra. Pope era l'unico che usciva, studiava e faceva finta di nulla ma anche a lui tutto quello gli pesava.

_

- e la radice quadrata va posizionata sul lato b del risultato...- parlava il professore di matematica della mia nuova scuola. Mi ero traferita nella scuola pubblica, dove andavano Jj, Pope e Kiara, purtroppo però le classi non erano unite e perciò capitai con persone a me sconosciute ma molto simpatiche. Era iniziata da solo una settimana e non riuscivo a stare chiusa dentro quelle mura senza piangere. - Qualcuno sa dirmi il risultato? - chiese l'uomo calvo davanti a me, mentre maneggiava una penna. Matematica non faceva per me dalla prima media, ricordo Sarah prendermi in giro perché non riuscivo ad ottenere nessun risultato alle equazioni, quanto mi manca. - signorina Browm, la prego, un minimo di attenzione. - mi rimproverò il professore, giocherellando ancora con la sua penna, ma poco dopo riportò lo sguardo sulla lavagna sporca di color nero.

Il mio telefono vibrò, lo presi in mano e lo nascosi sotto la superficie del banco, mi avevano mandato una foto, e appena la aprii vidi un'immagine di Sarah e JohnB. Uno scherzo? Una risurrezione? Non lo sapevo, ma quelli erano i miei amici, vivi e vegeti con gli stessi vestiti di quando erano partiti. Erano riusciti a scappare.

Aprirono la porta della classe frettolosamente creando un grosso rumore di sottofondo, che mi fece voltare subito verso la porta, era Jj, che mi fece cenno di uscire. - mi serve Melanie, emergenza familiare. - disse il biondo che mi prese la mano appena misi lo zaino in spalla e uscii da quella classe. - l'avete ricevuta anche voi? - chiesi. - si, ma com'è possibile? Shoupe aveva detto che non ce l'avevano fatta. - rispose Kiara mentre uscivamo dalla scuola, diretti verso il cortile. - se fosse uno scherzo? - chiese Pope. - gli e lo chiederò. - disse Kie, prima di prendere il telefono e chiedergli se fossero davvero loro. - sta scrivendo. - confermò la riccia, poi arrivò un sms con su scritto "Jj e Mel hanno avuto un bambino?", e tutti scoppiammo a ridere, con i cuori che battevano a mille e gli occhi lucidi. - è lui. - affermò Jj, e ci riunimmo tutti in un abbraccio. - sono alle Bahamas. - disse Kie leggendo un altro messaggio.

Sarah era viva, e notizia migliore non poteva arrivarmi alle orecchie. Ora dovevamo solo trovare il modo di raggiungerli o viceversa.

Ci eravamo fermati a mangiare al Wreck, continuavamo a parlare solo di quel messaggio. - non ho mai dubitato di loro. - disse ridendo Jj, mentre mi teneva la mano. - quindi ora andiamo alle Bahamas? - chiese il biondo mentre raggiungevamo le panchine del molo poste davanti al ristorante. - non possiamo andare alle Bahamas. - gli rispose Pope. - ho un piano. - affermò il biondo mentre si tirava dietro i capelli. - quale sarebbe? - chiesi. - allora, rapiamo Rafe e gli ficchiamo una pistola in bocca finchè non parla. - propose. - quello è un reato, sequestro di persona, quindi ci serve un secondo piano... Ci serve un testimone! - esclamai alzandomi dalla panchina guardando Pope - abbiamo visto l'aereo di Ward decollare, chiunque c'era sulla pista ha visto che Rafe ha ucciso Peterkin. Ci servirà fare un pò di spionaggio. - concluse Pope.