Melanie's pov:
Ero finalmente tornata a casa, purtroppo la croce era persa e la cassa che avevamo preso era solo una falsa. Pope probabilmente era distrutto. Avevamo perso di nuovo. Jj quella sera mi riportò a casa, ma andò via subito dopo. Non lo capivo proprio, ma ci avrei parlato appena la situazione si sarebbe calmata un pò. JohnB quella mattina mi disse di andare allo chateu, appena arrivai con la bici JohnB e Big John erano seduti sul portico. - dove sono tutti? - chiesi appena arrivai. - ei, Mel! - disse JohnB venendomi ad abbracciare. - che fine hai fatto? - domandai staccandomi. - piccolo giretto a Charlestone con mio padre. Melanie ti presento mio padre. - mi rispose il ragazzo facendo avvicinare suo padre. - molto piacere Melanie. - disse porgendomi la mano, che strinsi con felicità. - sei uguale a tua madre. - disse. - grazie, conosceva mia madre? - domandai. - si, mi è stata di grande aiuto per cercare la Royal Merchant. - rispose. Mia madre aveva cercato la Merchant? Wow. Lo guardai e sorrisi. - allora? Jj? Kie? - chiesi guardando JohnB. - sono andati via poco fa. - rispose. - ah, va bene Jb, ci vediamo più tardi. - dissi abbracciandolo. - è stato un piacere. - dissi salutando Big John. - Melanie. - mi richiamò l'uomo. - questa è tua. - mi disse dandomi una scatola. Lo guardai incerto. - è da parte di tua madre. - mi disse. Lo guardai e sforzai un sorriso. JohnB mi guardò stranito e poi mi rimisi in sella verso casa Carrera.
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Appena arrivai a casa di Kie, mi aprì sua madre, Anna. - ei, Anna, Kiara è in casa? Dovrei chiederle una cosa. - domandai sorridendole. - emh, adesso è un brutto momento Melanie, anche poco fa è passata Sarah, meglio che Kiara stia con noi per un pò. - mi rispose. - Mel? - domandò la riccia che apparve dietro di lei. - ci si vide Melanie. - disse Anna. - mamma lasciami parlare con lei! - urlò Kiara dall'altro lato, ma niente da fare. Kie era segregata lì.
Appena uscii di casa chiamai Sarah al telefono. - Sarah? Dove sei? - chiesi. - sono a casa di Jj, non ho un posto dove stare. - disse. - vieni a casa mia, ti aspetto qui. - le proposi. - va bene Mel, arrivo. - concluse. Tornai a casa mia e appena mi trovai davanti la porta, vidi Sarah con un borsone in spalla. - posso lasciare qui la mia borsa? Devo fare, una cosa. - disse. - si, si certo. - le dissi. Lasciò il borsone per terra e mi diede un bacio sulla guancia e scappò via. Sbuffai, ero di nuovo da sola, ma almeno potevo fare quello che volevo. Entrai in casa e misi la scatola che mi aveva dato Big John in una scatola di cereali nel cassetto della cucina. Non potevo fare nulla per state meglio, tanto valeva cercare un nuovo lavoro. Perciò ripresi la bici e andai di nuovo da Glasgow Mitch, l'uomo che mi fece fare il corso di surf per bambini.
- Mitch, sono Melanie. - dissi. - Melanie Brown, com'è andata sull'isola deserta? Tuo padre ti cerca. - disse pulendosi con un panno le mani. - si, si. Emh, per caso ti serve ancora una mano con i ragazzini del corso di surf? - chiesi titubante. - no, c'è Camil, ora. - mi rispose. - ed è brava come me? - chiesi. - no, Melanie. Ma è una che c'è, a differenza tua. - disse. Non aveva tutti i torti, io ero sparita. - lo so, lo so. Ma io posso aiutarti. - gli risposi. - vai via Brown, non mi serve più il tuo aiuto. - disse guardandomi negli occhi. Sbuffai e andai via. Che cazzo avrei dovuto fare?
Andai in un vecchio bar, "Ghandi's breakfast". Era di un vecchio signore, amico di mia madre fin da quando era ragazzina. Ci aveva lavorato anche lei. Entrai nel locale, vuoto. Solo un signore ci era seduto, mio padre. - Melanie. - disse appena mi vide. Cazzo. - dove cazzo è il mio pick-up? Dove lo hai portato ragazzina? - chiese. Si alzò dalla sedia e io iniziai a correre. - MELANIE! - mi richiamò. - cazzo! - dissi correndo ancora più veloce. - fanculo il lavoro! -
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La mattina dopo, andai a casa di Kie, poiché quel pomeriggio avrei dovuto darle una mano con i festeggiamenti della festa del Wreck. Vidi anche Sarah. - ei, cos'è tutta questa tristezza? - domandai sedendomi vicino alle due. - hai trovato il lavoro? - mi chiese Sarah. - no. - sbuffai. - bene, ora puoi dire quello che stavi dicendo prima? - chiese Kiara alla bionda. - perché cos'è successo? - chiesi. - sta mattina Sarah si è presentata al Wreck con Topper a fare colazione. - mi rispose la riccia, non tanto sorpresa. - beh, un bel passo indietro rispetto a JohnB. - le risposi. - mi ha trovato bere birra al Tiki Bar, e poi siamo andati a Mase con un gruppo di ragazzi, e l'ho baciato. Mi odiate vero? - domandò. - no, certo che no. - le risposi. - ma vi siete lasciati ora? - chiese Kiara. - no, non lo so. - rispose la bionda. - siamo tutti incasinati, nessuno escluso. - dissi accendendo una canna presa dalla tasca dai pantaloni. Kiara si avvicinò a me e me la tolse. - c'è mio padre in casa. - mi avvertì. - scusa, scusa. - dissi alzando le mani in segno di arresa. - un messaggio da Wheezie? - chiese Sarah quando aprì la notifica del telefono. - che vuole? - chiesi. - mi ha chiesto di vederci. È scappata. Devo andare ragazze, ci vediamo più tardi. - disse la bionda. - a dopo. - la salutammo.
- se ti presto un vestito mi aiuti a prrpare la sala della festa del Wreck? - mi chiese Kiara. - si. - le risposi. - che volevi dirmi ieri quando sei venuta a casa? - domandò la riccia. - ieri sono andata da JohnB e suo padre mi ha dato una scatola da parte di mia madre, Jj non è più interessato a me, mio padre mi da la caccia. Cose così. - le dissi. - sta sera ci ubriachiamo e dimentichiamoci di tutto. - concluse la riccia.
Andammo al Wreck, passammo l'intero pomeriggio a sistemare tutto, poi ci fecimo una doccia e indossai un vestito con una fantasia marmo, prestato gentilmente da Kiara. Perfino Sarah dopo ci raggiunse. C'era musica, gioia e tensione. - che cosa è successo con Wheezie? - chiese Kiara dandoci un bicchiere di vodka in mano. - era mio padre, non Wheezie. È su quest'isola. - disse Sarah. - che schifo. - commentò Kie. - bene, io mi ubriaco se per voi non è un problema. - dissi buttando giù il bicchiere. Ne presi un altro e dopo un altro ancora, pienamente sobria solo un pò sballata. La musica cessò e il padre di Kiara, Mike, prese il microfono. - allora, vorrei ringraziare ciascuno di voi per essere qui. Non sono molto bravo con i discorsi. Ringrazio a nostra figlia Kiara per essere qui e anche a Melanie Brown per averci aiutato. Ringrazio mia moglie Anna per questi quinci anni fantastici, ti amo. - concluse e tutti applaudirono. Kiara andò dai suoi e Sarah da JohnB che era appena sbucato. Mentre io rimasi in mezzo alla folla con un negroni in mano.
Vidi Jj in lontananza, che si nascondeva da qualcosa, o meglio qualcuno, dietro la recinzione del molo. Andai verso di lui. - Jj? Che ci fai qui? - domandai lasciando il bicchiere di alcol su un tavolo. - dobbiamo andare in sud America, Big John è stato preso e noi dobbiamo aiutarlo. - disse. - che cosa? Quando? - chiesi. - ascolta non importa questo ora, adesso dobbiamo pensare solo a salvarlo. - mi rispose prendendomi il viso tra le mani. - Singh lo ha rapito. - concluse. - Jj possiamo parlare di noi due? Per un secondo? Non penso ad altro. Sembra che non ti importa nulla, io ti amo Jj! - dissi urlando. - ne riparliamo Melanie, devo aiutare JohnB ora. - disse. - se non mi vuoi più puoi semplicemente dirlo, se vuoi Kiara dimmelo, perché fai lo stronzo? - chiesi. - io, Melanie, merda. Ti prometto che sistemerò tutto. - disse. - fanculo Jj! Vaffanculo! - urlai. - Melanie. - sbuffò. - fanculo! - dissi mostrando il terzo dito, ripresi il mio bicchiere e me lo sgolai in poco tempo.
La sera stessa JohnB fece ritorno, Sarah si stava abbracciando con Topper e ad un certo punto iniziarono a picchiarsi. Me ne stai in disparte, me ne fregai sinceramente. Sarah se l'era cercata a dirla tutta.
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La mattina dopo, andai a casa di Kiara. - merda, ma quanto hai bevuto ieri sera? - mi chiese. - troppo. - risposi. Avevo occhiaie rosse fino a sotto i piedi, gli occhi gonfi e non facciamoci mancare le solite macchie sotto gli occhi dopo una bella dose di lacrime. Indossai un pantalone largo cargo, e una maglietta stretta, tipico look da barbone che fece capire a Kie in secondo luogo che ero stanca e ancora sballata, poiché non mi vestivo mai così, tranne in quelle occasioni.
- JohnB ha continuato a picchiarlo. Spero che non lo arrestino perché deve aiutare suo padre! - disse Sarah mentre si cambiava. - mi accompagnate da Topper? Perfavore, deve cambiare idea. Non deve denunciarlo. - chiese Sarah. - certo. - dissi prendendo una canna, la accesi e sospirai. Kiara allungò la mano ma la respinsi. - ei, ei, non ci provare. - gli dissi. - volevo un tiro. - si giustificò. - andiamo forza, ragazze. - disse Sarah prendendo il suo zaino. Porsi la canna a Kiara e uscimmo di casa.
Passammo da Topper, da Ward, dai genitori Carrera e da Pope, ma finalmente quella sera, ci ritrovammo tutti davanti la stazione di polizia, nessuno escluso.
- siamo pronti? - chiesi. - posso portarvi in sud America, mio padre mi presta il suo aereo. - disse Sarah. - domattina spicchiamo il volo. - concluse. - ci fidiamo sul serio di Ward? - chiese Cleo. - non di Ward, di Sarah. - le risposi. - da quando siamo tornati dall'isola abbiamo fatto un po di cose orrende, di cui ci siamo pentiti. Ma siamo ancora uniti? Siamo ancora tutti insieme? Perché io ci sono. - disse Sarah. - certo signorina. - dissi abbracciandola. Ci avvicinammo tutti insieme e ci abbracciammo. Come una vera famiglia, come de veri amici. Poguelandia.
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Complici : seconda parte / Jj Maybank
AdventureMelanie Brown, una kook per eccellenza, entra a far parte del gruppo di pogue che crea guai nella loro isola, ma che cosa succedrà nel corso della loro storia? La storia è ambientata nella seconda e terza stagione di OBX, alcuni avvenimenti e sono...