Non ho bisogno di te.

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Jj's pov:

Avevo appena parlato con Pope di quello che era successo, tra me e Kiara non era successo nulla di particolare, ci eravamo solo avvicinati un po' troppo. Nonostante Pope fu il primo a cui parlai, Melanie doveva essere assolutamente la prossima. Non mi meritavo lei, lo sapevo bene. Le facevo solo del male ma lei mi amava, e io amavo lei. Dovevo farmi perdonare perché non potevo più stare senza di lei, non potevo farla stare male. Mi sarei fatto uccidere per lei, avrei ucciso per lei. Non sapevo solo dimostrarlo.

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Melanie's pov:

- Mel, ci siamo fermati, vuoi venire con me e Pope a comprare qualcosa? - chiese Cleo, mentre mi accarezzava la gamba. Era piena notte, la luna splendeva su di noi, era bellissima. - ei, si, certo. - le risposi. Mi feci una treccia velocemente, mi alzai dal divanetto e la seguii. Arrivammo al punto di scendere ma Kiara mi fermò. - posso parlarti? - chiese. - non ora, ho da fare. - le risposi scendendo dalla barca. Lei aveva gli occhi lucidi e la voce rotta, probabilmente non avrei dovuto fare la stronza, non era da me.

Scesi definitivamente dal mezzo, eravamo su un marciapiede e poi ci fermammo davanti ad un negozio. - ci siamo, pronti a fare provviste? - chiese Cleo. - hai intenzione di rubare? - domandò Pope guardandosi in torno. - hai le tasche piene di soldi? Non mi sembra. - gli rispose la ragazza al mio fianco. - io non rubo, fai quello che vuoi. - gli disse il ragazzo. - ok, stai tranquillo, tu guardaci le spalle. - gli disse. Entrammo nel negozio. - ei amico, come va? - disse entrando. - salve. - mi intromisi. - ciao sorella! - disse il negoziante. - cerco la salsa al pepe, quella giamaicana. - se ne uscì la ragazza. - su quello scaffale. - disse l'uomo indicando un punto. Camminammo verso quel punto, poi Cleo andò da sola lasciando me e Pope indietro. - ma che sta facendo? - chiesi al mio amico, che mi fece spallucce. Vidi Cleo mettere delle cose nella borsa, ma venne fermata dal commesso. - eieiei, fammi vedere cos'hai nella borsa. - gli disse. Tra le voci, e le accuse che piano piano aumentavano sempre di più, improvvisai. Presi un mango dal carrello di un ragazzo dietro di me. - ei, stai vendendo del mango andato a male al mio amico? - chiesi. - ma se è stato appena raccolto. - si giustificò l'uomo. - no amico è acerbo, raccolgo mango da quando ero piccolo. Ti ucciderà... via! - sussurrò infine Pope, prima di correre via, seguiti dagli urli del negoziante.

- è stato pazzesco. - commentai. - già, niente male. - mi diede corda Pope abbracciandomi. - siete degli ottimi ladri. - disse Cleo sorridendoci. - forza fermiamoci qui a mangiare qualcosa. - concluse la ragazza sedendosi su una panchina a pochi metri dalla barca. Prese un pacco di nocciole dalla borsa, lo aprì e ne estrasse una, poi se la mise in bocca. - perché avete quel muso lungo? - chiese dopo aver ingoiato. - è per quello che è successo tra voi, Jj e Kiara? - domandò. - no. - rispose Pope freddo. - non dire stronzate Pope, lo abbiamo visto tutti. - gli fece notare la mora al suo fianco. - siamo saliti per andare ad avvisare Jj e Kiara, e io li ho visti che stavano per...- disse facendo uno strano gesto con le mani. - che stavano per baciarsi. - conclusi io, guardando dritto davanti a me.

- meglio che rientro. - dissi. - tieni! - mi chiamò a se Cleo, che mi lanciò un pacco di biscotti al cocco. - non farteli scappare, li ho rubati a posta per te. - disse la mora facendomi un'occhiolino. Le sorrisi e girai strada andando verso la barca.

Salii, trovai Jj e Kiara a guardarsi da qualche metro distanti e Sarah che guardava le stelle. - avete preso da mangiare? - mi chiede Kiara. - si, si. Tra poco lo portano Pope e Cleo. - conclusi, con Jj che mi fissava. - Mel. - mi chiamò la riccia alzandosi. - posso parlarti ora? - domandò. Guardai Jj e poi Sarah, annuii e andammo al lato superiore della barca. Mi misi davanti a lei, poi si prese entrambe le mani e iniziò ad agitarsi. - io non mi merito il tuo perdono Mel, ma, io posso giurarti che tra me e Jj non è assolutamente successo nulla, lui è un semplice amico e io ho bisogno di te perché non riesco a sapere che sei arrabbiata con me, quindi ti prego, perdonami Mel perché non ti farei mai del male. - concluse piangendo. - non fa niente Kie. -

passaci di nuovo sopra Melanie, brava. Perdona tutti i torti che ti faranno. Stupida.

La abbracciai, e lei mi strinse a se. - ti voglio bene amica mia. - mi disse sorridendo. - anche io. - gli risposi. - vuoi venire di la con me e Sarah? - chiese. Io annuii e tornammo dall'altro lato dai miei amici. - dateci dentro signori, ci sono fagioli, patatine, pane, biscotti e succo di frutta. - disse Cleo, posando tutto per terra. - io voglio il pane! - disse Sarah precipitandosi sul cibo. - ei condividi! - disse Kiara buttandosi su di lei, facendole il solletico. Mi sedetti sul divanetto poco distante da loro e le guardai sorridendo. Rividi le vecchie noi, le tredicenni kooks che spendevano soldi in vestiti firmati e parlavano solo di ragazzi, ora si trovavano a cercare oro e vivere su un'isola deserta.

- Kie ti prego, lasciami! - urlò la bionda ridendo a crepapelle. - ok, ok. - disse Kiara lasciando la presa e prendendo una fetta di pane. - ti odio, ti odio da morire. - disse Sarah alla riccia mentre si metteva vicino a me. - vuoi? - mi chiese porgendomi una fetta. - no grazie Kie. - le risposi. - fatemi spazio. - disse Sarah venendo verso di noi sedendosi in braccio a me. - mi ha schiacciato il livido! - le dissi. - scusa, abituati. - mi rispose ridendo. - prenderò i fagioli. - disse Jj accucciandosi verso il barattolo di cibo. - serviti pure. - gli rispose Cleo. Jj lo prese, e si sedette nuovamente sul divanetto. Sarah si tolse da sopra le mie gambe e si alzò in piedi. - vado al timone. - disse. - vengo con te. - le disse Cleo. - vi raggiungo. - appoggiò Pope. Salirono tutti nel piano superiore dove c'era il timone. - bene, io vado a dormire. - dissi alzandomi dalla sedia. - buonanotte Mel. - disse Kiara, mentre Jj seguì solo il mio sguardo. - notte. - conclusi.

Andai di sotto, dove c'erano i letti. Non erano abbastanza per tutti, due matrimoniali, uno singolo. Mi misi su quello singolo, lasciando spazio ai miei amici. Chiusi gli occhi mandando i pensieri negativi altrove, e mi addormentai. Domani era un nuovo giorno e poteva andare meglio.

Complici : seconda parte / Jj MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora