Strada facendo.

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Melanie's pov:

Eravamo finalmente di nuovo tutti insieme, sulla barca di Rafe. Ero con Jj, mentre scioglieva tutti i nodi che tenevano la barca attaccata al molo. - insomma, cosa volevano? Non ti hanno fatto del male vero? - chiese. - no, sto bene. Singh voleva da me il diario di Denmark. - dissi. - perché? - domandò il biondo. - non lo so, lui diceva che lo avrebbe aiutato a raggiungere un tesoro più grande della Royal Merchant. - conclusi. - conta pure su di me. - mi disse salendo sulla barca. Ogni volta che Jj mi lasciava si comportava come se niente fosse successo, come se tutto andasse bene. Forse era così che doveva andare. - forza dobbiamo muoverci! - esclamò Sarah. Andai sul lato superiore della barca. - ei, JohnB dove stai andando? - urlò Pope, vidi il moro correre per il molo. Dove stava andando?

Ci riunimmo tutti al timone, mentre aspettavamo il ritorno di JohnB. - non ci credo che se n'è andato! - disse Pope mentre sistrofinava la fronte. - ragazzi! Abbiamo compagnia! - urlò Kiara alzandosi dal divanetto, mentre guardava dritto davanti a sé. Singh ci aveva trovato. Auto, moto e suv iniziarono ad avvicinarsi sempre di più a noi, che eravamo in preda al panico. - sono gli uomini di Singh! - esclamò Cleo. - dov'è JohnB? - chiese Pope a Sarah. - non lo so, ha detto che avrebbe fatto in fretta! - rispose la bionda, mentre lacrimava. - che cosa facciamo? - chiese Pope. - li affronteremo! - esclamò il biondo caricando la pistola. - che cosa? - chiese Kiara. - Kiara non lo capisci non ci separeremo di nuovo. - urlò Jj. - voi non avete visto quello che ho visto io, ha ucciso Portis a sangue freddo. Dobbiamo andarcene. - dissi a voce rotta. - un pogue non si abbandona mai! - urlò Pope. - dobbiamo andarcene se non volete morire! - disse Kiara. - si stanno avvicinando! - urlai. - non ci separeremo di nuovo! - urlò Jj venendo verso di me, come se volesse farmi qualcosa. Gli tirai uno schiaffo, seguito da uno sguardo. - smettila! - gli dissi. - mi dispiace ragazzi ma non abbiamo scelta. - urlò Sarah mettendo in moto la barca. - vai! - la incoraggiò Pope. Riguardai Jj, che aveva gli occhi lucidi. Non mi farò intimorire di nuovo. - lo capisci che non dobbiamo lasciarlo solo? - disse Jj. - lo cercheremo più tardi! - gli rispose Pope. Iniziarono a sparare. - state giù! - disse Kiara. Tutti ci abbassammo, per fortuna nessuno fu colpito. Guardai Sarah, poi di nuovo Jj. - merda. - commentò Kie. - maledizione! - urlò Jj.

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Passarono delle ore, il sole era tramontato e nessuno scambiava parola con nessuno. - quindi è questo che facciamo eh? Ci dimentichiamo di JohnB. - disse il biondo gesticolando. - non lo avremmo mai lasciato, preferivi morire? - domandai. Di nuovo silenzio. - avanti torniamo indietro. - disse nuovamente Jj, più convinto di prima. - no! Ci cattureranno tutti! Che razza di piano è questo? - chiese Cleo. - il piano è restare uniti! - gli rispose Jj. - allora staremo insieme morti. - concluse la ragazza. - abbiamo fatto la cosa giusta. - commentò Kie. Arrivò una chiamata da Portis, ovvero JohnB. Jj prese il telefono dalle mani di Kie e rispose. - ei, ei amico sei tu? - chiese Jj portandosi il telefono all'orecchio. - vivavoce. - gli disse Kiara, e il biondo fece come disse. - non preoccupatevi. - disse il moro. - è pericoloso qui, tornate alle Outer Banks. - concluse, ma poi non si sentì più niente. - JohnB! JohnB! - lo richiamava Sarah, ma nulla da fare, la chiamata era già staccata.

- Sarah tu che dici? Torniamo indietro? - chiese Kiara. - Sarah dobbiamo andare da JohnB. - prese parola Jj. - lui ha detto di andare. - pose fine alle chiacchiere la bionda. Jj sbuffò, e tutti ci sparpagliammo per la barca. Provando a calmare gli animi. Eravamo tutti insieme, forse dovevamo pensare positivo, dovevamo sperare che JohnB aveva ciò per qui era andato via. Se Jj non voleva stare con me, me ne sarei fatta una ragione, non era il problema più importante.

Passarono ancora delle ore, ero al lato inferiore della barca, insieme a Pope e Cleo. - dovremmo andare a prendere qualcosa da mangiare. - disse quest'ultima mentre giocherellava con il suo coltellino. - Pope andiamo ad avvisare Kiara e Jj, magari gli daremo il cambio con il timone. - gli proposi. Mi fece cenno di si con la testa e poi salimmo le scale. C'erano Kiara e Jj attaccati, l'uno di fronte all'altro. Si guardavano le labbra, gli occhi, come se volessero baciarsi. - ei. - spezzò il silenzio Pope. I due si girarono e si allontanarono.

Jj posò subito il suo sguardo desolato a me. Mi si formò un nodo alla gola, le lacrime riempirono i miei occhi e per non versarle davanti a loro guardai in alto. Che stronzi. - volevo solo dirvi che dobbiamo fermarci a fare rifornimento. - disse Pope. Anche lui triste, poiché aveva avuto qualcosa con Kie. Tutti rimasero in silenzio. - emh, Mel, Pope sentite. - disse Jj, ma io e il mio amico iniziammo a fare le scale al contrario. - Mj. - mi richiamò il biondo, ma niente da fare. Continuai per la mia strada lasciandolo perdere.

- Mel...- mi richiamò Pope. - ei, Melanie. - disse prendendomi per le spalle, mentre io continuavo a camminare lasciando le lacrime scorrere sul mio viso. - vieni qui. - mi disse abbracciandomi. - perché si comporta così? - chiesi. - non lo so. - mi rispose. Lo detestavo in quel momento, e anche Kiara, ma io lo avrei comunque amato per sempre, perché era così unico e in un modo o nell'altro io avevo bisogno di lui.

Dopo qualche secondo mi staccai, lo ringraziai e andai sui divanetti sul lato posteriore della barca. Mi misi lì sopra, continuando a lacrimare e lasciare uscire fuori tutto. Mi misi le mani sul volto, stringevo. Iniziai a singhiozzare ancora di
più, mentre tutti i problemi della mia vita risalivano a galla. Presi il mio coltellino svizzero dalla tasca, lo aprii e nel momento in cui lo poggiai sul mio polso una voce familiare si posizionò davanti a me. - non è la scelta giusta. - disse Sarah. - non è l'opzione che ti salverà dai tuoi problemi, ne creerà solo altri. - continuò. Strinsi tra le mie mani l'arma e poi dopo qualche secondo la richiusi. - posso averlo per favore? - chiese. - me lo ha regalato mamma, preferisco tenerlo chiuso in tasca. - dissi. Lei sorrise e annuì.

Appena lo riposi in tasca, Sarah si mise al mio fianco e mi fece addormentare, facendomi delle carezze sul capo. La mia migliore amica da tutta la vita, era solo grazie a lei che io ero ancora lì e non avrei potuto chiedere di meglio.

Complici : seconda parte / Jj MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora