Capitolo 10

64 3 1
                                    

Mia madre aprì la porta di casa mi guardò esaminandomi da testa a piedi per poi farmi entrare senza dire nulla, mi voltai poi verso il televisore acceso e notai mio padre seduto sulla poltrona con alcune bottiglie di birra vuote attorno.
Aveva ricominciato a bere, in realtà non fui così sorpresa. Non si accorse nemmeno della mia presenza ma forse era meglio così, salgo le scale e apro la porta della mia cameretta posando la mia valigia di lato. Mi era mancata la mia cameretta, per me è sempre stato il mio piccolo posto sicuro. Poi sentì mia madre chiamarmi dalle scale <<T/n vedi che ho prenotato le pizze,tra poco dovrebbero arrivare scendi ad aiutarmi ad apparecchiare la tavola>> urla per farsi sentire <<Si arrivo>> urlo a mia volta. Ero appena arrivata e l'unica cosa che mia madre mi aveva detto è stata questa neanche un abbraccio o un come stai ma d'altronde che cosa mi aspettavo?
Scesi le scale e preparai la tavola dopo 20 minuti suonarono alla porta e andai ad aprire, era la pizza. Tornai poi a tavola posando le pizze e iniziando a mangiare, mio padre intanto si era avvicinato e si era seduto con noi senza proferire parola.
<<Allora com'è Hogwarts?>> mi chiese mia madre tanto per alleggerire l'aria
<<Mi trovo molto bene anche i professori sono molto bravi>> dico solamente. Poi notai mio padre aprirsi un altra birra <<Che hai da guardare?>> mi dice scontroso <<n-nulla>> dico per poi abbassare lo sguardo sul mio piatto
<<Sarà meglio>> dice solamente.
Appena finito di mangiare aiutai a mia madre a sparecchiare la tavola per poi tornare in camera mia, aprì la finestra per fare entrare un pò di aria fresca e poi mi gettai sul letto a peso morto mi misi i miei soliti auricolari e ascoltai un pò di musica per distrarmi. Sarei dovuta stare qua 2 settimane e questo era solo il primo giorno è già volevo andarmene.

Nei giorni seguenti le mie giornate erano sempre uguali stavo sempre in camera e poi verso la sera andavo sempre nel parchetto vicino casa.
Era domenica e stavo tornando a casa per cenare, era già passata una settimana anche se per me è come se ne fossero passate 3.
Appena entrai in casa mi si parò davanti mio padre <<Dove sei stata?>> dal suo tono potevo intuire che fosse ubriaco
<<Sono stata al parchetto vicino casa come sempre>> dico. <<NON TI CREDO, DIMMI LA VERITÀ>> dice tirandomi dal colletto <<P-Papà che stai f-facendo>> dico spaventata <<TI HO DETTO DI DIRMI LA VERITÀ>> mi urla tirandomi uno schiaffo. Non ci vuole troppo tempo prima che il mio viso si riempe di lacrime <<è-è la verità l-lo giuro>> dico impaurita. Ma neanche il tempo che mi fa cadere a terra iniziando a picchiarmi <<È COLPA TUA SE TUA MADRE SE NE ANDATA>> urla ubriaco  <<È TUTTA COLPA TUA>> continua così per circa 20 minuti poi si ferma e torna a sedersi nella sua poltrona. Ero a terra dolorante e singhiozzante poi non so con quale forza e coraggio corsi verso camera mia chiudendomici e accasciandomi a terra. Dopo circa un oretta mi calmai un pochino mi alzai da terra ancora un pò dolorante e notai che sopra il mio letto c'èra una lettera da parte di mia mamma.
La apro immediatamente e inizio a leggerne il contenuto

*Non volevo andarmene senza darti una spiegazione quindi ti scrivo questo, me ne sono andata perchè la situazione con tuo padre stava diventando insostenibile. Ho conosciuto un uomo e sono andata a vivere con lui, mi dispiace di averti abbandonata ma ho dovuto farlo per me stessa non riuscivo più a stare in quella casa. Non venirmi a cercare non voglio mai più vedere né te nè tuo padre, sto cercando di crearmi una nuova vita con un uomo che amo e voglio lasciarmi alle spalle la mia vecchia vita. Spero che un giorno potrai capire la mia decisione*

                                                 Da mamma

Se prima ero riuscita a calmarmi adesso stavo pure peggio di prima, non potevo credere che mia madre se ne era andata e che mi aveva lasciata per sempre.
Passai gli ultimi giorni di vacanza in completa depressione stesi tutti i giorni chiusa in camera anche perché avevo paura di incontrare mio padre. Finché non arrivò il giorno di tornare ad Hogwarts,mi alzai dal letto e andai in bagno e mi guardai allo specchio. Avevo un aspetto orribile avevo il viso stanco con anche un taglio molto evidente al sopracciglio per colpa di mio padre, e notai solo ora che i lividi arrivavano fino al collo. Presi subito un pò di fondotinta per coprirli ma si intravedevano ancora ma almeno non erano così evidenti come prima. Tornai poi in camera mia e iniziai a vestirmi, mi misi una semplice felpa nera che era più grande di me, un jeans largo e delle converse. Presi poi la mia valigia e scesi di sotto, non so con quale fortuna ma mio padre non era in casa quindi ne approfittai per andareme subito. Prima di uscire mi misi una giacca dato che faceva molto freddo e uscì fuori dirigendomi al solito treno.

Severus Piton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora