Il mio cuore accelera quando incrociamo gli sguardi. I suoi occhi sono pieni di determinazione, quasi come una bambina arrabbiata. Sento una sfida nel suo sguardo, una curiosità mista a una leggera irritazione. Resta immobile per un attimo, poi, senza distogliere gli occhi dai miei, si china e poggia a terra un biglietto. Rimango paralizzato, il mio respiro si ferma mentre osservo la scena. Lei si rialza lentamente, mi lancia un ultimo sguardo intenso e poi si allontana, Io rimango inerme e immobile mentre guardo la sua figura che si dissolve nella notte. Attendo qualche secondo, cercando di raccogliere il coraggio per avvicinarmi. Finalmente, mi decido. Mi alzo dalla panchina della fermata e cammino verso il punto dove ha lasciato il biglietto. Mi chino e lo raccolgo, le dita che tremano leggermente mentre lo apro. Le parole sono scritte in una calligrafia decisa e ordinata:" È scortese da parte sua frugare fra gli oggetti personali, sa? Invece di guardarmi correre sotto la pioggia, avrebbe potuto scortarmi verso casa. Questa cosa deve finire. Sta iniziando a spaventarmi."
Rileggo il biglietto più volte, sentendo un misto di colpa e curiosità. Non posso ignorare il suo messaggio: Eve si sente osservata, forse addirittura minacciata, ma c'è anche un sottile invito a qualcosa di più diretto. Non è solo una richiesta di smettere; è un invito a essere più presente, più reale. Iniziamo così una sorta di botta e risposta e la cosa mi eccita forse più dei suoi capezzoli turgidi incollati ad un vestito bianco intriso di pioggia. Inizia così un susseguirsi di botte e risposte nei giorni seguenti:
"Non è mia intenzione spaventarti Girasole"
"Allora smettila e lasciami in pace"
"Non posso girasole
"Certo che puoi. Smetti di fissarmi"
"Dopo ciò che hai fatto per ME, Eve, nel retrobottega quella sera... non posso smettere. Tu sei mia ma ancora non lo sai".
"Non ho fatto assolutamente niente! Lasciami in pace, sei solo un pazzo."
Possibile. Potrei anche essere un pazzo, il mio passato, il mio lavoro, qualcosa sicuramente mi ha trasformato in un'animale che fino a poche settimane fa ero riuscito a domare, ma lei, lei cazzo ha risvegliato la bestia.
Questo gioco è durato abbastanza, non mi può scappare. La guardo ancora un po' mentre si presta a chiudere il Lo so, sembra malato. Ma è una necessità, una pulsione che non riesco più a contenere. Le mani mi tremano, il respiro si fa affannoso mentre la osservo abbassare la saracinesca. Ogni movimento è una danza ipnotica che mi cattura e mi consuma. negozio e non passa sera in cui non riesca a dovermelo tirare fuori mentre la guardo. Non posso più permettermi di restare nell'ombra. Ogni notte mi avvicino sempre di più, ogni notte la distanza si riduce. Presto, molto presto, sarà mia. Non posso più accettare di guardarla solo da lontano, di desiderarla senza poterla toccare, sentire, possedere È diventato un'ossessione che mi corrode dall'interno, un bisogno viscerale che mi porta sull'orlo della follia. La vedo uscire, il cuore mi batte all'impazzata. Le ombre della sera sono il mio manto, il silenzio il mio complice. Lei cammina ignara, senza sapere che ogni suo passo la avvicina sempre di più a me. La guardo per l'ultima volta prima di muovermi, consapevole che la mia vita, e la sua, cambieranno per sempre. Ogni respiro, ogni battito del cuore, mi dice che è ora. Il gioco è finito.
"Non lo sai ancora Girasole, ma stasera vengo a prenderti." Dissi con la voce di chi, era appena venuto sulla moquette dell'ufficio. Redigo gli ultimi documenti, chiudo l'ufficio, mi infilo il casco, ed esco non la degno nemmeno di uno sguardo giro l'angolo e monto in sella. Ed eccomi qua, appoggiato alla moto, in piedi davanti alle scale che portano al suo appartamento. La tensione nell'aria è palpabile, ogni fibra del mio essere è tesa in attesa del suo arrivo. L'orologio segna i 25 minuti passati anche se a me sembra siano trascorse ore trascorse, ma non importa. Ogni minuto è un passo in più verso ciò che so essere inevitabile.
Finalmente, vedo la sua figura avvicinarsi. Ogni passo che compie risuona come un'eco nei miei pensieri. Non posso più aspettare, non voglio più aspettare. Mi stacco dalla moto, il mio corpo è in tensione, pronto a scattare. Quando lei è abbastanza vicina, mi faccio avanti. Il suo sguardo si incrocia con il mio e per un attimo il tempo sembra fermarsi. Non c'è più ritorno. Vorrei divorarla. Nutrirmi di lei.
"Quanto cazzo sei bella". Penso ora che si trova a pochi centimetri da me. Riesco perfino a sentire il suo profumo che sorpassa di gran lunga le mie aspettative. Se le nuvole avessero un odore sarebbe sicuramento questo.
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Sento un abbraccio di vaniglia, latte, miele e caramello e nuovamente ripenso a quanto potrebbe saziarmi.
"Il mio Girasole è davvero passato davanti a me ignorandomi? Come se non fossi qui?"
Le dico mentre sta cercando nervosamente di trovare le chiavi nella borsa.
"Non sono il tuo girasole" Mi risponde con l'affanno di che prova terrore.
Ma la sua voce è talmente dolce, calda e accogliente che va semplicemente a mettere un altro tassello nell'immagine di lei che mi ero creato.
Mi stacco dalla moto e mi avvicino a lei con lo stesso portamento di una pantera prontare ad affondare i denti nella carne della sua povera vittima.
La sento sbuffare mente continuava nervosamente a cercare le sue chiavi che le ho delicatamente sfilato dalla borsa quando mi è passata a fianco.
Sono in piedi, dietro di lei, e non riesco a tenere a freno la mazza nel pantalone, Appoggio la mano al portone di casa, ora il mio braccio si trova alla destra del suo viso e le mie vene non riescono a fare a meno di pulsare sangue solo per lei. Lei si volta ed io inizio lentamente a morire dentro. Io suoi sono come coltelli, e il suo viso, Dio... non avevo mai visto niente di tanto perfetto. È una visione che mi strazia e mi eleva allo stesso tempo, un misto di dolore e desiderio che mi consuma.
"Devi lasciarmi in pace" Prova a dire con un filo di voce quasi un sussurro. Le sue parole mi colpiscono come una frustata, ma non posso, non riesco a lasciarla andare. È troppo tardi per tornare indietro, troppo tardi per ignorare la bestia che si è risvegliata dentro di me.
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Narciso Girasole
RomanceIntrappolato tra le ombre del suo passato e il peso di una nuova missione, il protagonista di questo racconto si trova immerso in un vortice di desiderio e pericolo. La tensione è palpabile mentre si prepara ad affrontare la sua prossima missione, m...