PARTE VI Girasole

11 1 0
                                    


Cerco di non farmi prendere dal panico. Potrebbe essere una coincidenza, mi dico. Forse è solo un passante che guarda fuori dalla finestra. Ma la mia intuizione mi dice che non è così semplice. Mi sento intrappolata in un gioco di sguardi e misteri.

Cerco di tornare al mio lavoro, ma la presenza di quell'uomo alla finestra continua a distrarmi. Ogni tanto alzo lo sguardo, e lui è ancora lì, immobile, come se stesse sorvegliando ogni mio movimento. Una parte di me è terrorizzata, ma un'altra parte è stranamente affascinata. Chi è quest'uomo? E perché sembra essere così interessato a me?

La giornata scorre lenta e carica di tensione. Parlo con i clienti, preparo i fiori, ma la mia mente continua a tornare a quella figura alla finestra. Ogni tanto, mi sembra di sentire il suo sguardo bruciare su di me, come se potesse vedere attraverso le pareti del negozio.

Quella sera, prima di chiudere il negozio, mi lascio prendere da un impulso di eccitazione che non riesco a controllare. La giornata è stata lunga e piena di tensione, e la presenza costante di quell'uomo misterioso mi ha lasciato in uno stato di agitazione che devo in qualche modo sfogare.

Chiudo a chiave la porta del negozio e mi dirigo verso il retro, nella stanza dove preparo le composizioni floreali. Il tavolo in legno su cui lavoro ogni giorno è lì, solido e invitante. Mi siedo sul bordo, il legno fresco sotto di me, e chiudo gli occhi, lasciando che l'immaginazione prenda il sopravvento.

Le mani iniziano a muoversi da sole, esplorando il mio corpo con un'urgenza che non avevo mai provato prima. Il pensiero di essere osservata da quell'uomo misterioso, la sua presenza costante e silenziosa, aggiunge un'intensità nuova e travolgente. Il cuore batte forte nel petto mentre le dita scivolano sotto i vestiti, cercando il piacere con movimenti esperti.

Ogni tocco, ogni carezza, è amplificato dalla consapevolezza di essere forse sotto lo sguardo di qualcuno. Immagino i suoi occhi dietro il casco nero, freddi e penetranti, che mi osservano con attenzione. La fantasia mi avvolge completamente, rendendo ogni sensazione più acuta, più viva.

Il piacere cresce, si intensifica, finché non posso più trattenerlo. Un gemito sfugge dalle mie labbra, riempiendo la stanza silenziosa. Mi lascio andare completamente, abbandonandomi all'onda di piacere che mi travolge, dimenticando per un momento tutto il resto. L'uomo, il mistero, la paura - tutto svanisce, lasciando solo una sensazione di pura estasi.

Quando finalmente mi riprendo, mi sento esausta ma soddisfatta. Respiro profondamente, cercando di calmare il battito del cuore. Mi rimetto in ordine, sistemando i vestiti e cercando di ricompormi. Ci metto un ora più del solito ma finisco e riesco a terminare la giornata di lavoro. Esco imbarazzata e con un velo ancora di eccitazione non mi era mai capitato di fare una cosa simile.

Con un dispiacere quasi palpabile, noto che il mio osservatore non c'è. La strada è deserta, e le finestre del palazzo di fronte sono spente o vuote. Una strana sensazione di vuoto mi pervade, mescolandosi con la delusione. Mi ero abituata alla sua presenza, alla sua costanza, al mistero che rappresentava. Nonostante la paura e l'inquietudine, una parte di me si era sentita speciale, sotto il suo sguardo enigmatico.

Cammino lentamente verso casa, il pensiero fisso su di lui. La sua assenza mi fa sentire stranamente esposta e vulnerabile. Forse era solo una coincidenza, forse aveva altri impegni. Eppure, non riesco a scrollarmi di dosso l'idea che qualcosa sia cambiato.

Il percorso verso casa sembra più lungo del solito, ogni passo un piccolo atto di solitudine. Mi chiedo se lo rivedrò, se tornerà a occupare il suo posto nell'ombra. L'adrenalina della giornata e delle emozioni provate si affievolisce, lasciando spazio a una stanchezza profonda.

Arrivata a casa, mi infilo subito sotto la doccia, lasciando che l'acqua calda lavi via la tensione della giornata.

Narciso GirasoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora