Capitolo II: una sorpresa inaspettata

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-Semmai tu chi saresti?-mi richiede il riccio.

-Sono quella che ha comprato il posto e tu ci sei seduto sopra-

-Ma cosa stai dicendo! Io ho pagato il posto e quindi è mio-

Io, arrabbiata, faccio che mostrare il biglietto, ma lui mi batte sul tempo e mi mostra il suo.

-Vedi che c'è scritto? G12 e quindi il posto è mio- controbatte lui.

-Ma che cazzo stai dicendo?? Sai leggere? Anche sul mio c'è scritto G12?- rispondo arrabbiata.

-Intanto modera i termini...non ti hanno educata? Alle persone si parla così?-

-Parla quello che mi sta aggredendo verbalmente-

-Io? Aggredirti? Ma che stai dicendo-

-Si, mi stai aggredendo e mi stai dando anche molto fastidio quindi o te ne vai da solo oppure chiamo la sicurezza...decidi te-

-Ma quale sicurezza...mi hai visto? Li faccio cadere con un dito-

-Modesto eh...-

Bhe, sinceramente il suo fisico non era niente male, e con quella maglietta della Nike attillata si vedeva ancora di più. 

-Senti chi parla...miss educazione-

-Ma come ti permetti brutto str...-

Non faccio in tempo a concludere la frase, che la sicurezza si avvicina a noi interrompendoci.

-Ehh, che succede qua? Perché state facendo tutto 'sto rumore, il film sta per iniziare- 

-Continua a dire che il posto è suo, ma sul mio biglietto c'è scritto chiaro e tondo G12- gli spiego.

-Va bene. Mostratemi entrambi i biglietti, così risolviamo questa situazione.

Entrambi gli mostriamo i nostri biglietti. Poi, leggendo attentamente ci risponde:

-Mi scusi, ma sa leggere? Qua sul suo biglietto c'è scritto G13 e non 12- dice irritato al ragazzo palestrato.

-Ma cosa sta dicendo...non vede che c'è scritto G12? Ma qua sono tutti drogati!- urla il ragazzo.

-Intanto si calmi. Ma poi è cieco per caso? Qua c'è scritto G13 e non 12. Mi avete già fatto perdere troppo tempo. Ognuno vada ai propri posti.- conclude la sicurezza per poi andarsene.

Il riccio è rimasto lì impalato con un ebete. Non posso negare che un po' mi fa pena, ma se l'è comunque meritato. 

-Bhe che aspetti? Vai al tuo G13 e cerca di non darmi fastidio durante il film.-

Lui fa che andarsene accanto a me con i suoi popcorn in silenzio. 

Il film inizia e io inizio a sorseggiare la Coca tutta eccitata, ma la mia felicità finisce molto presto.

-Ma puoi stare zitta?- dice lui all'improvviso.

Io mi giro verso di lui confusa per capire cosa volesse e lui mi risponde indicandomi la Coca.

-Smettila di far rumore con quella Coca, non si sente il film-

-Come scusa?! Ora neanche posso bere? Ma i cazzi tuoi te li fai ogni tanto?-

-Almeno io sono educato a differenza tua...-

-Mi stai forse dicendo che non sono educata?-

-Bhe, in un certo senso...si-

-Oh allora senti. Io non so chi tu sia ma mi sta già facendo odiare 'sta città. Cazzo, sono arrivata ieri e non conosco nessuno. Oggi volevo rilassarmi un po' ma te mi hai completamente rovinato la giornata. Io non so che cosa tu voglia da me quindi basta, ti prego- dico urlando.

Dopo di te - La storia di DaddaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora