-Semmai tu chi saresti?-mi richiede il riccio.
-Sono quella che ha comprato il posto e tu ci sei seduto sopra-
-Ma cosa stai dicendo! Io ho pagato il posto e quindi è mio-
Io, arrabbiata, faccio che mostrare il biglietto, ma lui mi batte sul tempo e mi mostra il suo.
-Vedi che c'è scritto? G12 e quindi il posto è mio- controbatte lui.
-Ma che cazzo stai dicendo?? Sai leggere? Anche sul mio c'è scritto G12?- rispondo arrabbiata.
-Intanto modera i termini...non ti hanno educata? Alle persone si parla così?-
-Parla quello che mi sta aggredendo verbalmente-
-Io? Aggredirti? Ma che stai dicendo-
-Si, mi stai aggredendo e mi stai dando anche molto fastidio quindi o te ne vai da solo oppure chiamo la sicurezza...decidi te-
-Ma quale sicurezza...mi hai visto? Li faccio cadere con un dito-
-Modesto eh...-
Bhe, sinceramente il suo fisico non era niente male, e con quella maglietta della Nike attillata si vedeva ancora di più.
-Senti chi parla...miss educazione-
-Ma come ti permetti brutto str...-
Non faccio in tempo a concludere la frase, che la sicurezza si avvicina a noi interrompendoci.
-Ehh, che succede qua? Perché state facendo tutto 'sto rumore, il film sta per iniziare-
-Continua a dire che il posto è suo, ma sul mio biglietto c'è scritto chiaro e tondo G12- gli spiego.
-Va bene. Mostratemi entrambi i biglietti, così risolviamo questa situazione.
Entrambi gli mostriamo i nostri biglietti. Poi, leggendo attentamente ci risponde:
-Mi scusi, ma sa leggere? Qua sul suo biglietto c'è scritto G13 e non 12- dice irritato al ragazzo palestrato.
-Ma cosa sta dicendo...non vede che c'è scritto G12? Ma qua sono tutti drogati!- urla il ragazzo.
-Intanto si calmi. Ma poi è cieco per caso? Qua c'è scritto G13 e non 12. Mi avete già fatto perdere troppo tempo. Ognuno vada ai propri posti.- conclude la sicurezza per poi andarsene.
Il riccio è rimasto lì impalato con un ebete. Non posso negare che un po' mi fa pena, ma se l'è comunque meritato.
-Bhe che aspetti? Vai al tuo G13 e cerca di non darmi fastidio durante il film.-
Lui fa che andarsene accanto a me con i suoi popcorn in silenzio.
Il film inizia e io inizio a sorseggiare la Coca tutta eccitata, ma la mia felicità finisce molto presto.
-Ma puoi stare zitta?- dice lui all'improvviso.
Io mi giro verso di lui confusa per capire cosa volesse e lui mi risponde indicandomi la Coca.
-Smettila di far rumore con quella Coca, non si sente il film-
-Come scusa?! Ora neanche posso bere? Ma i cazzi tuoi te li fai ogni tanto?-
-Almeno io sono educato a differenza tua...-
-Mi stai forse dicendo che non sono educata?-
-Bhe, in un certo senso...si-
-Oh allora senti. Io non so chi tu sia ma mi sta già facendo odiare 'sta città. Cazzo, sono arrivata ieri e non conosco nessuno. Oggi volevo rilassarmi un po' ma te mi hai completamente rovinato la giornata. Io non so che cosa tu voglia da me quindi basta, ti prego- dico urlando.
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Dopo di te - La storia di Dadda
RomanceEro arrivata a Milano da poco e non conoscevo bene la città. Una mia amica mi aveva parlato di un film che si sarebbe tenuto nel cinema di Milano e io, non avendo nulla da fare non persi l'occasione di guardarlo. Non conoscevo nulla del film, sapevo...