Capitolo IV: ops...

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Proprio mentre il tipo mi stava per baciare sento una voce familiare e mi giro: è Daniel.

-E tu chi saresti?- gli chiede il ragazzo sfidandolo.

-L'ultima persona che vedrai se non le levi immediatamente le mani di dosso e te ne vai-

-Si vabbè...cosa pensi, di essere più forte di me?-

-Mi stai forse sfidando?-

-Si, hai capito bene-

La situazione sta un po' sfuggendo di mano, e se non intervengo al più presto qua parte una rissa che non finisce più. E in più Daniel sarebbe stato picchiato forte, perché il ragazzo era palesemente sotto effetto di sostanze stupefacenti.

-Dai ragazzi...smettetela...- intervengo.

-No no, questo coglione mi ha sfidato e ora avrà ciò che si merita- 

-No, Daniel non farlo...-

Ovviamente non mi ascolta e Daniel inizia a tirargli pugni in faccia facendolo cadere a terra col volto tumefatto dalle botte. Il tipo però non si arrende e si alza subito ficcandoli un calcio frontale sullo stinco. 

Nel frattempo una folla incalcolabile si avvicinò per osservare la scena. Daniel, anche se dolorante gli tira un Axe Kick (calcio a martello) facendolo cadere nuovamente; dopodiché continua la rissa a terra tirandogli un numero incalcolabile di montanti in volto.

Nel mentre Richi, Simo e Jasmine avevano notato la scena e subito corrono verso di loro nel tentativo di staccarli.

-Oh papà basta!- urla Richi

-Smettila ora!- grido io.

Il ragazzo drogato era riuscito a tirarsi su ea ficcare un forte gancio a Daniel, il quale era riuscito a schivarlo in tempo.

Io decido di mettermi in mezzo per fermarli ma Daniel, nel tentativo di tirate un gancio al suo rivale mi prende in pieno volto facendomi cadere a terra con la faccia piena di sangue.

-Oddio che ho fatto?! Scusa, scusa io non volevo-

-Dadda che cazzo hai fatto?!- urla Simo.

-Non l'ho fatto apposta...io volevo prendere lui non lei...-

Nel frattempo io sono a terra a piegarmi dal dolore.

-Ahia...-bisbiglio con le lacrime agli occhi.

-Sei sempre il solito cretino- ripete Richi.-Datele del ghiaccio, cazzo-

-Oddio amo vie' qua- mi dice Vale- certo che sei proprio un coglione Daniel-

Mi appoggio a lei per tirami su e guardo Daniel con una mano sul naso. Lui era rimasto diversi minuti a fissarsi la mano incredulo di ciò che aveva appena fatto.

-Sei un coglione! Fai schifo!- gli grido in faccia.

Le parole gli erano arrivate come uno schiaffo, ma a me non importa e scappo dal locale correndo via. Mi fermo sull'angolo della strada a piangere.

-Cazzo, ma perché tutte a me?! Per una volta ce la faccio a non creare casini?- dico a me stessa tirandomi delle sberle sulle guance col naso ancora sanguinante.

Nel frattempo dentro al locale...

-Cazzo, ma sei proprio un coglione Dadda. Che cazzo ti salta in mente?!- grida Richi.

-Lui mi ha sfidato e io allora...scusa...non sarebbe dovuto finire così- ribadisce Daniel con gli occhi lucidi.

-Dov'è finita Luna? Se sta col naso così rischia grosso- chiede Jasmine.

Dopo di te - La storia di DaddaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora