Capitolo 10: il dolore

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Passarono i giorni ed Alex andò a scuola con quel taglio sul braccio, bendato. Nessuno aveva il coraggio di chiedergli cosa gli fosse successo, nemmeno i suoi genitori, che non avevano un minimo di riguardo nei suoi confronti. Tutti tranne Alice.
<<oh Alex, ma cosa t'è successo ?>> chiese rammaricata e preoccupata la bimba dai capelli dorati.
<<nulla di che, sono solo caduto e mi sono fatto male con un ramo.>> affermò con convinzione ma un pizzico di dolore l'altro
<<devi stare più attento! Ti fai male se corri, e io lo so che corri sempre in mezzo al bosco...>> rispose nuovamente Alice, poi continuò
<<comunque, ti va se oggi ci vediamo a casa mia?>>
<<oh no no, oggi non posso proprio, ho da fare>> disse con una smorfia il vitiliginoso.
<<quando ci vediamo fuori da scuola?>> chiese stupita e con fare triste e capriccioso la bionda
<<prima o poi.>> rispose schietto Alexander.

Alice non credeva ad Alex, dopo tutti quegli strani accaduti non voleva proprio fidarsi ma gli voleva bene e voleva stesse bene, dunque lo assecondava. Pensava che a questo punto davvero si fosse trovato la ragazza ma nemmeno poteva essere così certa sicché in quei giorni era tornato cupo e misterioso come prima, nemmeno faceva più bullismo in giro e anche questo era molto insolito, non è proprio il comportamento di una persona infatuata.

Alice nel pomeriggio andò al bar del paese con la sua congrega e spiegò a tutte lo strano accaduto: Serena continuava a ribadire ci fosse del sentimento e le altre annuivano ma Alice, imperterrita, seguitava nella sua affermazione ed era fermamente convinta che fosse un qualcosa di platonico. Oltre a ciò, erano tutte concordanti che il braccio di Alex fosse stato leso da qualcosa di più affilato di un semplice ramo e non sapevano proprio cos'altro pensare a riguardo.
<<e se qualcuno gli stesse facendo del male?>> propose la figlia divina.
<<in quel caso, se lo merita.>> schietta, asserì Rebecca.
<<tu sei troppo Rancorosa, poverino, chissà cosa gli passa per la testa e cosa ha subito>> affermò preoccupata Alice.
La conversazione si protrasse per ancora del lungo ed indefinito tempo.

Alex, intanto, era nella sua abitazione che preparava uno speciale regalo per lo strano ragazzo. Un origami a forma di cuore, tale come quello che gli era stato precedentemente regalato, con erbe selvatiche profumate al suo interno e lo attaccò ad un ciondolo per farci una collanina. Diciamo che Alex era invidiabile per la bravura in manualità, un origami non è semplice da fare.
Non vedeva l'ora di rincontrarlo, sarebbe stata la notte seguente, non capiva ancora perché quella paura e quel dolore gli mettessero così tanta frenesia.
Si sdraiò successivamente sul suo letto e si mise a leggere un romanzo horror.

Il giorno seguente gli studenti vennero sottoposti ad un tema, la traccia era: "descrivi la sensazione del dolore, lo hai mai provato? Come ti sei sentito?" Alex subito si mise a scrivere di quanto aveva iniziato ad apprezzare la sensazione di dolore, senza aggiungere troppi dettagli a riguardo.
Rebecca invece parlava del suo rapporto con il padre, del suo sconforto e del suo senso di inferiorità.
Serena, nonostante si definisse una bambina allegra, spiegò quanto dolore provasse a non aver mai conosciuto la madre e parlò della sua devozione che l'aiutava ad affrontare il dolore.
Alice era l'unica a non saper proprio il dolore cosa fosse, non l'aveva mai provato ma aveva un'opinione ben precisa a riguardo. Era una ragazza empatica e perspicace infondo.

Il dolore è uno stato emotivo indefinito, lacerante, profondo ed insopportabile. Si propaga in tutto il corpo, prendendoti senza lasciarti, quando ti lascia però senti la sua mancanza; una mancanza che quando la si perde si sente un vuoto: vuoto che in realtà è la salvezza poiché è l'intermezzo tra il buon vivere e l'oblio di tristezza. Il vuoto è semplice, il buonumore e la felicità non lo sono affatto: quando stai bene è facile sentirsi male dopo per un'imprevisto. Ma al bene c'è fine e al male no, per questo il dolore è uno stato della vita quasi obbligatorio e molto complesso.

Chissà come sarebbe stato il dolore di Alex e cosa avrebbe provato nei prossimi giorni...

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