Alex non ce la fece, dopo un grande sospiro lasciò la madre dormire in pace ma purtroppo, doveva trovare un'altra strategia per scamparsela e non far arrabbiare l'albino che temeva nonostante l'attrazione.
Scese nuovamente le scale e si sedette in cucina a riflettere, aveva studiato la similitudine tra i cuori di alcuni animali e i cuori degli esseri umani. All'improvviso gli scattò nella mente un'idea geniale "la capra".Avrebbe ucciso e squartato una capra per far finta fosse il cuore della madre e portarlo a Giorgio. Ma dove trovare una capra? Un vicino un po' più distante aveva un'allevamento e là sarebbe andato a compiere il misfatto, ancora era preso dalla foga e dalla follia poiché in una situazione in cui la sua sanità mentale era in equilibrio, non avrebbe mai ucciso un animale ma oramai era costretto.
Uscì di casa quatto quatto ma iniziò a piovere all'improvviso: Alexander, tutto zuppo, si recò per la strada verso l'allevamento del vecchio vicino contadino. Quando tutto sembrava essersi risolto, scivolò in una pozzanghera e si sporcò di fango i vestiti ma si rialzò e, pieno di sporcizia, continuò ad andare avanti.
Arrivò dinnanzi al cancello delle capre che con agilità scavalcò, ne scelse una con cura e poi, sempre con cura, colpì di netto il povero animale, continuò a colpire finché l'animale non si accasciò a terra e morì dissanguato; a quel punto, si inginocchiò sporcandosi le ginocchia di sangue ed iniziò lentamente e macabramente a sminuzzarlo per ricavare il suo cuore intatto. Un'operazione da chirurgo.Con gli occhi pieni di fuoco ed irriconoscibili estrasse il cuore della povera creatura oramai defunta e si rialzò fiero senza accorgersi di essersi ferito con la lama una mano che però lentamente iniziò a bruciare e far male.
Tutto pieno di sangue e di sporcizia e di fango e di tutto quel che non si può nemmeno immaginare, tornò a casa per medicarsi, mise una benda alla mano e pulì accuratamente la lama per poi riporla al suo posto.Prese il cuore e si recò dove l'albino assetato di sangue lo stava ancora aspettando. Erano quasi le tre di notte, doveva affrettarsi.
Arrivò nel luogo di prima ma dell'albino non c'era più traccia, dopo trenta minuti ad aspettare si fecero le tre di notte e quando scoccò l'orario preciso, Giorgio risbucò fuori da un albero.
<<ce l'hai fatta, mio piccolo avventuriero>> disse con tono leggermente stranito.
<<sì, mi sono impegnato tanto...>> rispose Alex, affannato, e gli porse il cuore del capro.
<<e vedo che ti sei anche sporcato molto, era la tua prima volta immagino...il cuore di tua madre lo custodirò con cura>> disse prendendolo in mano e scrutandolo.
<<sì, mi sono perso inizialmente e quando ha iniziato a piovere sono scivolato in una pozzanghera...>>
La storia non tornava, non vi erano pozzanghere dinnanzi casa sua ma solo lungo il percorso per le altre case e nemmeno l'orario in cui aveva iniziato a piovere tornava poiché a quell'ora dovrebbe essere stato ancora in casa. Lo strano ragazzo iniziava a capire.
<<bravo mio bimbo, apprezzo l'impegno.>> e gli mollò un bacio sul viso sporco di sangue, leccandosi successivamente le labbra.
Poi i due parlarono per un paio di ore e sembrava essere tutto normale, normale per modo di dire, sia chiaro. Si salutarono e tornarono entrambi sulla via di casa.Alex tornato a casa si tolse i vestiti sporchi e li mise a lavare, si fece una doccia e si coricò sul letto ma non riuscì a dormire quella notte: troppe cose accadute, troppi pensieri per la testa.
L'albino, che era ben più furbo, capì subito che quello era un cuore fasullo, il cuore di un capro e il giorno dopo venne tutto più chiaro quando udì il vecchio contadino lamentarsi di un assassinio di una delle sue bestie.
Ora, doveva solo pensare ad un piano per vendicarsi, senza far sapere nulla al più piccolo innocuo e ignaro di tutto.
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The Weird Kid
Mystery / ThrillerAlice è una vivace ragazzina di undici anni appena compiuti. Purtroppo assieme alle sue amiche viene maltrattata da un bambino particolare, stessa classe, stessa età, Alex: che però ben presto si aprirà con Alice fin quando le cose non si stravolger...