....scelse di fare come l'albino gli aveva chiesto. Eh già, era pronto a dargli in dono la vita di sua madre e il suo cuore persino se questo significava per egli essere amato davvero.
Quei giorni sfortunatamente nemmeno il padre era presente, poiché era in viaggio per lavoro quindi la madre dormiva da sola. Alle tre di notte sarebbe dovuto accadere l'inimmaginabile.Alex salutò l'albino e gli fece cenno che si sarebbero visti più tardi e Giorgio lo aspettò con un ghigno permanente sul volto.
Percorse il bosco, pungendosi nuovamente con un ramo di rosa. Vorrei specificare e far sapere che la rosa è il fiore sacro di Afrodite e quindi non è un caso nemmeno che si fosse punto con uno sterpo di essa. Perché Serena aveva pregato per lui e gli Dèi si stavano ribellando per non far accadere nulla di tutto ciò ma questi segnali Alex non poteva capirli, non poteva avvertire cosa stava realmente accadendo nella sua vita, era troppo preso dalla foga.Ad ogni modo, in preda al panico, si perse in mezzo al bosco: tutte le strade sembravano uguali ed Alex non ci stava capendo più niente, andava avanti e indietro per il bosco come un'anima dannata in pena: non riusciva più a riconoscere gli alberi, le rocce, i sentieri, non riusciva a farsi guidare dal fiume. Era totalmente perso, fisicamente e mentalmente. Gli prese un attacco di panico, si accucciò per terra e dal suo viso iniziarono a sgorgare lacrime salate come un fiume in piena, si toccò la testa e per poco non si strappò i capelli, era sull'orlo di finirla lì ma ad un certo punto pensò a Giorgio, pensò alla piena fiducia che aveva in lui e a quel che gli aveva promesso. Si rialzò, continuò a vagare per il bosco avanti e indietro, destra e sinistra quando, finalmente, dopo un'ora di scombussolamenti, uno spiraglio di luce si fece vedere: riuscì a ritrovare la strada di casa.
Arrivò davanti casa sua. Entrò dentro e freddamente si recò in cucina a prendere un coltello facente parte di un set da cucina. Anche la scelta non fu casuale, uno in particolare, quello che scelse, era terrificante: il coltello da chef giapponese per sfilettare i pesci, era affilatissimo e pericoloso per le vite umane. I pensieri intrusivi che vagavano per la sua testa erano molti e spaventosi: "ucciditi te piuttosto", "uccidila, se lo merita", "e se tornassi nel bosco ed uccidessi l'albino? No, non potrei mai." Insomma, uccidere e ancora uccidere.
Per un momento un ghigno spuntò sul suo viso, un ghigno come quello del ragazzo dagli occhi gelidi e rossastri, si stava lentamente trasformando in un mostro e si stava comportando come tale.
Salì lentamente le scale per non farsi sentire, zitto zitto, impugnando il coltello in modo da non farsi del male da solo, salì ancora più in alto e raggiunse la camera di quella furia della matrigna. Aprì lentamente la porta e ancora silenziosamente si avvicinò al letto, stava per ferrare il colpo...
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The Weird Kid
Mystery / ThrillerAlice è una vivace ragazzina di undici anni appena compiuti. Purtroppo assieme alle sue amiche viene maltrattata da un bambino particolare, stessa classe, stessa età, Alex: che però ben presto si aprirà con Alice fin quando le cose non si stravolger...