Era l'alba dei primi di ottobre quando Serena si svegliò con un bruttissimo presentimento. Ricordo a tutti che Serena era una sensitiva e questo cambierà il corso della nostra storia.
Rebecca era finalmente entrata in clinica e non si stupì del fatto che era la più piccola lì in mezzo: c'erano ragazzi di tutte le età: chi quattordici, chi diciassette, chi quaranta o giù di lì ma tutti la accolsero con un gran sorriso e un bel benvenuto. Tutti però erano accomunati dalla stessa cosa: un disturbo alimentare tagliente e bastardo.
C'era una signora che stette vicino a Rebecca più di tutti, era pelle e ossa e fumava come una ciminiera ma era dolce e accogliente.Alice camminava nel bosco, anche lei avvertiva qualcosa, qualcosa di losco che stava per accadere ma pensava "sarà solo la mia mente, dopo quella conversazione con Alex non faccio che essere preoccupata, sarà che sono gelosa? No, no. È impossibile Alice, è impossibile." E intanto continuava a camminare toccando la corteccia degli alberi e gli sterpi delle piante, buttandosi in mezzo ai cespugli per esserne immersa in essi ed osservava le foglie che lentamente cambiavano colore e diventavano di un colore rossastro. Era arrivato l'autunno.
Fu, però, quel giorno dei primi di ottobre, all'alba, che Alex si svegliò in un letto che non era il suo e solo dopo un poco notò di essere legato ed ammanettato ad esso.
<<Ora ci divertiamo>> udì prima di focalizzare la figura bianca che aveva di fronte a lui: era Giorgio.
<<c-cosa vuoi farmi?>> sibilò il più piccolo con un tono di voce affannato e preoccupato, il cuore gli batteva all'impazzata e ancora una volta, non riusciva a capire se fosse terrore o frenesia.Il più grande tirò fuori una frusta e disse:
<<hai fatto un grande errore, piccolo mio.>> tutto impettito preparò il colpo.
<<Aspetta!!>> lo fermò <<cosa ho fatto?>> disse balbuziente.
<<hai rivelato il nostro segreto ad una qualunque puttanella.>> detto questo, sferrò il primo colpo.
Alex fece un gemito di dolore, non parlò, aveva capito tutto: aveva fatto un grande errore a rivelare il loro segreto ad Alice. Le cordicelle della frusta bruciavano sul suo corpo già malato e leso, come se fosse fuoco ardente.
L'albino ferrò un altro colpo.
<<ahia! Come fai a saperlo tu?>> chiese il vitiliginoso dolorante.
<<io so tutto.>> rispose Giorgio e ferrò un altro colpo.Alex stette lì per un'ora senza muovere un muscolo, in un miscuglio tra dolore e piacere.
Tra le varie torture che durarono ore, non sto cui ad elencarvi perché sarebbe troppo brusco e non voglio trasformare questo libro in un libro dell'orrore.
Una volta finito lo slegò, tolse le manette e lo abbracciò. Poi sussurrò
<<bravo piccolo...>>
E il più piccolo sorrise, dolorante, ma sorrise e stette in silenzio.Quando Alex tornò a casa non riusciva a tenersi in piedi, ciondolava e vedeva tutto sfocato.
Decise di mangiare qualcosa per rifocillarsi ma la madre ignobile, subito lo scoprì e lo rimproverò perché <<non è ora del pasto, screanzato. Tra un'ora vai a preparare il pranzo e stai zitto.>> disse con tono gelido, da bacchettona.
Il figlio annuì e si ritirò in camera sua a riflettere sull'orrore accaduto che dovette ammettere, un po' gli piacque.
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The Weird Kid
Mystery / ThrillerAlice è una vivace ragazzina di undici anni appena compiuti. Purtroppo assieme alle sue amiche viene maltrattata da un bambino particolare, stessa classe, stessa età, Alex: che però ben presto si aprirà con Alice fin quando le cose non si stravolger...