Capitolo 6 - Le mie scelte sono state perfette

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Non mi interessa che sono in punizione. Devo vedermi con Paul.

Il telefono vibra, lo prendo.

Paul: Dove sei?

Io: Sono ancora a casa.

Paul: Non scendi più?

Io: Mamma mi ha messa in punizione. Dammi qualche minuto che esco.

Paul: Ti aspetto allora, c'è Lucas che ci dà un passaggio.

Dove vuole andare? Non devo pensarci ora, adesso devo capire come uscire da qui.

Mi avvicino alla finestra. Forse, posso uscire dalla finestra come nei film. La tettoia dovrebbe reggere.

Scavalco la finestra, metto un piede fuori e tasto la superficie. Sì, dai, dovrebbe reggere. E ora da dove scendo? Mi affaccio: c'è Paul.

Parla con un filo di voce. "Martha, non vorrai mica scendere da lì?"

"E come faccio? Mamma è ancora sveglia, è con un suo collega a vedere la TV!"

"Non è una buona idea. Ti fai male!"

Mi avvicino al bordo della tettoia. Ho le punte delle scarpe nel vuoto e quella sensazione di pugno nello stomaco mi assale. Mi ricorda il muro della scuola. Inspiro.
Ho un'idea: devo usare la grondaia per calarmi giù.

"Martha, cosa vuoi fare?"

Arrivo al bordo della tettoia: con una mano, mi tengo al muro esterno della casa e, con l'altra, cerco il contatto della grondaia. Le punte delle dita non trovano niente, solo aria.
Devo sporgermi di più, non posso stare con entrambi i piedi poggiati. Mi sbilancio: una gamba è a penzoloni e l'altra è in appoggio; la mano avanza di qualche centimetro e finalmente riesce ad avere un sostegno.

Ora tocca al piede, ma non so dove metterlo. La mano scivola, il cuore batte in gola. Stringo forte la mano contro il muro e l'altra ritrova la grondaia.

"Martha!"

Stavo per cadere. Guardo in basso: mi sarei rotta il collo.

Ha ragione Paul: sono stata aiutata per salire e scendere un semplice muro, figurati se sono in grado di scendere da questa tettoia. Credo sia meglio uscire dalla porta principale!

Mi do una spinta e ritorno con entrambi i piedi saldi sulla superficie d'appoggio.

"Non riesco a scendere da qui. Provo a uscire dalla porta d'ingresso."

"Ok, ti aspetto più avanti."

Annuisco e ritorno in camera. C'è mancato poco che stanotte la passavo in ospedale. Sgattaiolo via e arrivo alle scale. I piedi si susseguono silenziosi, gradino dopo gradino.

Mamma è nel salone con Richard e si stanno baciando. Cosa diavolo...?
Ci penserò più tardi, l'importante è che sono distratti e non mi hanno vista.

Briciola è in cucina, mi fissa, viene verso di me. Non fare rumore, ti prego. Non fare rumore.

"Miao."

Zitta! Mi volto da mia madre, continua a baciarsi.

"Miao."

Inganni nel Cuore (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora