Capitolo 7 - È il momento di pensare a me

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Suona la campanella. Le lezioni mi hanno distrutta oggi, meno male che sono finite.

Mi alzo dalla sedia, Karol mi lancia uno sguardo dall'altro lato della classe, raccoglie i suoi libri e va via. È ancora arrabbiata, ma io non posso farci niente.

Esco dalla classe e mi stropiccio gli occhi. Avrò dormito quattro ore stanotte, però la serata è stata magnifica. Anche il film è stato bello, forse un po' violento per me. La protagonista ha affettato non so quanta gente con quella spada, il sangue schizzava da tutte le parti. Credo di non aver mai visto tanto sangue in vita mia.

Vibra il telefono.

Jasmine: "Martha, se vuoi raggiungerci, noi siamo in cortile."

Wow, vogliono stare con me. Meglio che vada, così possiamo conoscerci meglio in vista della festa.

Io: "Arrivo."

Cammino nel corridoio. Odio il fatto che non posso stare più con il Walkman a scuola. Mi mancano tanto quei momenti. Ormai lo posso usare solo fuori da qui.

Arrivo al cortile, scruto la folla. Karol e Miriam mi hanno vista, ma io volto subito la testa. Ecco Jasmine. C'è anche Nicole e una ragazza coi capelli castani e ondulati che non conosco. Chi sarà mai?

Jasmine mi saluta, io ricambio e mi avvicino a loro. Come mi devo comportare adesso?

Nicole scuote il suo braccialetto. "Ciao, Martha."

"Ciao."

"Ti presento Chloe."

"Piacere di conoscerti, ho sentito parlare di te." Sei la stronza bugiarda.

"Anche io ho sentito parlare di te. Ormai sei una leggenda."

"Non esageriamo."

"Le voci su di te sono pazzesche. Pensa che si dice che tu abbia rotto il braccio a una ragazza."

Rido. "E come avrei fatto?"

"Dicono che, dopo aver litigato con questa ragazza, gli hai buttato il pallone da basket sul braccio."

"Mi dispiace deluderti, ma non è mai successo."

"Sì, lo so. Ho visto la scena. È stato un amico di Paul."

Paul si è fatto conoscere in fretta.

Jasmine sta scrivendo al telefono, blocca lo schermo. "Era David. Secondo me, vuole riavvicinarsi."

"Dici?" Nicole è su di giri.

"Sì, mi scrive continuamente."

"E tu gli rispondi?"

"Sì, mi dispiace non rispondergli, ma sa già che non ci sono possibilità."

"Allora non rispondergli."

"Mi sto divertendo un po'. Poi avrò la mia rivincita per quello che mi ha fatto."

Le ragazze ridono. Io non conosco i retroscena, ma accenno un sorriso.

Jasmine mi vede poco partecipe e mi rivolge la parola. "Ragazze, aspettate. Dobbiamo aggiornare Martha di quello che è successo."

Inganni nel Cuore (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora