Joselyn
Joselyn Yanéz intinse la sua piuma nella boccetta di inchiostro, portandosi dietro l'orecchio una ciocca di capelli scuri che le ricadeva fastidiosamente sul viso. Il chiacchiericcio sommesso degli studenti presenti nella Sala Comune dei Grifondoro non la infastidiva, anzi, poteva definirlo quasi rilassante unito allo scoppiettio del camino che ardeva davanti a lei. Il fuoco illuminava dolcemente la pergamena su cui stava scrivendo il tema di Trasfigurazione assegnato dalla McGranitt.
Una squillante risata proveniente dalla parte opposta della Sala Comune la deconcentrò dagli Incantesimi Plasmanti e ricollegò quel suono a un gruppetto di quattro o cinque ragazzi del primo anno che giocavano a Gobbiglie seduti sul tappeto rosso. Spostando lo sguardo verso l'arco che portava ai dormitori, Joselyn poté scorgere la figura di Jeremy che scendeva le scale.
<Jo, che ci fai qui tutta sola?> superò l'ultimo gradino con un salto e si avvicinò.
<Stavo pensando a quanto sarebbe emozionante se potessi ricrearti con un cervello> rispose mentre si sedeva sul divano accanto a lei.
<Beh, non si può creare una persona con un cervello, se la creatrice in questione non ne ha uno> ribatté con un sorrisetto furbo.
<Fortuna che io ce l'abbia> Joselyn ricambiò lo stesso sorriso e gli aggiustò il cappuccio sgualcito della felpa <Perché hai i capelli bagnati?>
<Oh, giusto> con un gesto rapido della bacchetta, i capelli ricci del ragazzo tornarono al loro stato naturale <Ho fatto una doccia dopo gli allenamenti di Quidditch. Sono esausto, Charlie è impazzito dopo la partita contro i Serpeverde>
<Immagino> Joselyn storse la bocca ripensando alla sconfitta <Beh, comunque ve lo meritate. Andiamo, perdere contro i Serpeverde... que asco>
<Per favore, basta prediche. Charlie ci ha fatto una testa piena> l'altro sbuffò rumorosamente <Comunque, ti ho mai detto che hai una bellissima calligrafia?> diede un'innocua occhiata alla sua relazione, afferrando subito dopo la pergamena e scannerizzandola con gli occhi per raccogliere quante più informazioni possibili.
<Se vuoi convincermi a farti copiare il tema, lodare la mia calligrafia non è la strategia migliore> gli strappò la pergamena dalle mani e la arrotolò su sé stessa.
<Stavo solo cercando di farti un complimento> Jeremy alzò il mento stizzito <Non ti chiederei mai di farmi copiare il tema su un argomento di cui non sono minimamente a conoscenza, dato che ho passato le ultime settimane a concentrarmi sul Quidditch>
Lei afferrò la cartella che giaceva ai suoi piedi e la aprì <Accio> pronunciò, puntando la bacchetta al suo interno. Il libro di Trasfigurazione rimbalzò nelle sue mani, ma dopo un paio di secondi un tintinnio precedette il rumore di fiale che precipitavano <Coño, le pozioni...>
<Incantesimo Estensivo Irriconoscibile?> Jeremy la guardò meravigliato.
<Indispensable> sbatté violentemente il libro sulle gambe del Grifondoro <Comunque, non è mai troppo tardi per iniziare a studiare, Sheridan>
Mentre lei armeggiava con la cartella, dandole uno scossone e mandandola al diavolo senza troppi complimenti, il suo amico la prese in giro mugugnando un "si chiama karma". Poi si afflosciò sullo schienale del divano e ad un tratto, con fare sconsolato, scattò: <Jo, mi fai copiare il tema?>
La mora si voltò a guardarlo: il viso delineato da un'aria supplichevole e le ciglia che sbattevano rapidamente. Si limitò ad alzare le sopracciglia <E le paroline magiche?>
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Bloodbound - A Wizarding World Fanfiction
FanficHogwarts, 1989. Fino a quella notte di settembre Eileen, Maryl e Joselyn avevano creduto che diventare Prefetti della scuola avrebbe garantito loro un anno tranquillo e privo di sorprese. Eppure, nessuna delle tre avrebbe potuto immaginare che un co...