🌞DEER LAKE

5 0 0
                                    

-Ancora lui!? – Ryan batte un pugno contro al muro con violenza.

-Ryan, caro calati. – Prova a placarlo mia madre.

-Cerca di ragionare, se non ci fosse stato lui Rechel a quest'ora sarebbe morta. – Lo quieta mio padre con voce sicura.

E' seduto alla mia sinistra e mi stringe la mano con amore.

-E' la seconda volta che quell'uomo salva mia figlia. Non capisco l'interesse che nutre nei suoi confronti ma sono sicuro che se è qui lo fa solo per il suo bene! E' stato lui a chiamare i soccorsi la prima volta, lui l'ha rianimata l'altra sera! Per me può rimanere.- Lo sento mentre si alza, riadagia la mia mano inerme lungo il mio fianco e cammina verso Ryan.

-Tu mi piaci ragazzo, ma questa questione è chiusa! – Avverto lo scricchiolio dei cardini della porta aprirsi.

-James resta, punto e basta. – Precisa mio padre.

Non l'ho mai sentito così fermo e risoluto. L'unica volta che si è imposto prepotentemente per difendermi è stato quando il detective Donald mi aveva portata in centrale per interrogarmi. Lui mi aveva seguita e portata via da quel posto senza ammettere proteste. Chi sa come vanno le cose a casa mia. Wilson mi aveva confermato mesi fa che papà aveva avuto diversi problemi con il gioco d'azzardo e l'alcool. Io personalmente non ho mai visto mio padre bere alcool né tanto meno tornare a casa ubriaco eppure so per certo che la mia famiglia ha avuto gravi problemi di denaro. Questioni culminate con l'arrivo dei creditori in casa nostra una notte in cui imperversava un uragano. Hanno tentato di farci del male pur di riavere indietro gli interessi maturati dal loro "imprestito". Quella sera ci siamo salvati solo grazie all'aiuto di Tarha.

Tarha era intervenuta in mia difesa ed aveva protetto anche la mia famiglia. Avrebbe potuto fermarsi a quel punto ma lei è riuscita a provvedere al nostro futuro riportando indietro una borsa piena di soldi per la nostra serenità economica. Lei sapeva sempre come risolvere tutte le situazioni. Chi sa cosa fa ora...

-La ringrazio Sig.re Vintarre! –Sento la voce di Noha invadere la mia stanza e portare con se aria di tempesta.

-Ancora tu?! – Ricomincia Ryan. Lo sento muoversi.

Spero solo che non arrivino nuovamente alle mani.

-Ragazzi... Attenti... - Li avverte mio padre.

-Potrei farvi cacciare entrambi! – Aggiunge serio.

-La prego, non sono qui per fare discussioni. – Inizia Noha.

-Ho una proposta da farvi. –

Ryan sbuffa arrabbiato e si porta vicino a me. Sento le sue mani calde e lisce accarezzarmi il viso.

-Ti ringraziamo per quello che hai fatto a nostra figlia. – Avverto mia madre che si avvicina a Noha.

-L'infermiera ci ha raccontato cos'è successo l'altra notte, dell'incursione di gente armata e di come abbiano creato del caos... In mezzo a tutto quel trambusto tu ti sei accorto che Rechel era andata in crisi respiratoria e l'hai soccorsa. Io non so quale angelo ti abbia avvicinato a noi ma ti ringrazio James. La signorina Emily è fortunata ad avere un uomo come te al suo fianco! –La voce di mia madre è incrinata dall'emozione.

-Non dica così signora, per me è un onore aiutare la vostra famiglia. Ed è per questo che sono qui oggi. Ho una proposta da farvi. – Avverto che l'attenzione di tutti è su di lui.

-Dicci pure ragazzo. – Lo esorta papà.

-Vorrei spostare Rechel in una struttura privata. – Dice tutto d'un fiato.

-Che cosa?! –Ryan si alza furibondo.

Mio padre deve avergli fatto un gesto di ammonimento perché non continua a parlare.

THE CRESCENT MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora