🌞L'ACCADEMIA DI FOTOGRAFIA

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-No, io oggi rientro per pranzo ma resto fuori fino alle diciannove e trenta quindi salto la cena! - Annuncio mentre mi infilo le scarpe comode ai piedi.

-Eh no! – Si lamenta Ryan dall'altra stanza mentre è impegnato a vestirsi.

-Che c'è? – Afferro la borsetta, la tracolla con il materiale accademico e mi affaccio nella camera.

Ryan si sta infilando i jeans scuri, il suo busto è nudo ed asciutto, ha ancora qualche goccia d'acqua per la doccia appena fatta.

Mi appoggio allo stipite della porta e mi godo il panorama.

Viviamo insieme da poco più di un mese, la casa non è ancora arredata del tutto ma ci piace ugualmente.

Abbiamo tutto quello che ci serve e quando vediamo un mobile che ci piace lo portiamo a casa per metterlo dove lo immaginavamo.

Certo, devo ammettere che non è semplice far combaciare i nostri orari. Non riusciamo a passare molto tempo insieme ma proviamo ad organizzarci al massimo e poi svegliarsi al mattino al suo fianco... Non ha prezzo.

Ryan si accorge che lo sto guardando.

-Ehi, che c'è? – Domanda con un sorriso sornione sul volto.

Lo sa benissimo che c'è. Gliel'ho appena fatto vedere nella doccia che c'è! Ryan lancia la maglietta nera sul letto e si avvicina lentamente verso di me.

-Allora? Cosa vuoi Signorina Vintarre? Non ti è bastata la doccia?-

Sorrido appoggiando le borse a terra pronta a ricevere il suo abbraccio bollente.

-Non è questo... E' solo che non riusciamo mai a passare un'intera giornata insieme! – Metto il broncio come una bambina.

-Ogni tuo desiderio è un ordine! – Dice mentre si abbassa per togliersi i pantaloni.

-Oggi restiamo a casa! – Afferma. Mi scosto da lui ridendo.

-No, lo sai che non posso Ryan! Oggi ho il corso con Miller. Non posso mancare alle sue lezioni! Già sono indietro con il programma rispetto agl'altri. Non mi posso permettere di mancare nemmeno un giorno e... - Guardo l'orologio.

-Cavolo, sono in ritardo! Cosa mi dicevi prima? –

Ryan mi afferra per i fianchi.

-Amore io salto il pranzo ma torno per le diciotto, quindi ci sarei per la cena. – Mi spiega mordendosi una guancia.

-Ecco, appunto! – Alzo e riabbasso le braccia afflitta.

-Ascoltami, se per te va bene, ti aspetto. Anche se ceniamo più tardi possiamo andare a mangiare una pizza in quel ristorante all'angolo che ti piace tanto. Che ne dici? –

Rifletto per qualche secondo e poi lo bacio con trasporto.

-Dico che è perfetto! – Corro verso la porta guardando l'orologio. Il tempo non è mai abbastanza.

-Ciao amore! Buona giornata! – Urlo mentre afferro la maniglia con una mano. Mi accorgo di essere troppo leggera e mi rendo conto di aver lasciato le borse sulla soglia della camera da letto.

Mi volto per andarle a prendere e sbatto contro il petto ancora nudo di Ryan.

-Dimentichi queste? – Mi domanda con un sorriso.

-Si, scusa. Ultimamente non so dove ho la testa! – Prendo le borse e lo sguardo mi cade sul tavolino all'entrata.

La busta color avorio è ancora lì. L'ho aperta, letta, riletta, richiusa, riaperta, accartocciata, buttata nel cestino, ripresa, riletta e riappoggiata all'entrata della porta.

THE CRESCENT MOONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora