THE CRESCENT MOON

🌞🌙SONO TORNATA

-Forse ho capito male, come sarebbe a dire che non posso?! – Esordisco alterata sbattendo i palmi delle mani sulla scrivania in mogano scuro.

Avrà pure buttato alcune cose di suo padre ma questa dannata stanza è sempre la stessa. Sembra tutto esattamente come prima. Giurerei di sentire nell'aria ancora l'ombra di quei sigari maleodoranti, ma molto probabilmente lo sento solo io. Sicuramente io li sentirò per sempre, fino a che questo studio non verrà smantellato dalle fondamenta. Franz si massaggia le tempie. Ripete molto spesso questo gesto ultimamente.

-Non è il momento Tarha, pensaci. Ti ho chiesto di fare la tua parte ma speravo che trovassi qualcosa di meno incisivo! Dai, un cimitero. Nella storia del Rising Moon non lo abbiamo mai avuto!– Sembra deluso e contrariato.

-E' questo il punto! Voglio cambiamenti! La divisione si deve modernizzare, non siamo degli automi, abbiamo un'anima, dei sentimenti, degli affetti. Abbiamo il diritto di compiangere i nostri commilitoni. – Sostengo con ardore.

-La verità è che tu vorresti avere una lapide su cui essere pianta!-

-Non essere banale, non c'entro nulla io! – Chiudo gli occhi un secondo e sospiro esasperata. Perché non mi capisce?

-E da dove ti arriva questa idea allora? Vuoi che sia io a piangere mio padre? Mia madre forse? Non ne ho bisogno Thara! – Si alza per venirmi incontro arrabbiato. Dall'esterno il maggiore Yuri bussa alla porta. Franz ora è in piedi davanti a me con occhi infuriati.

-Non ora! – Grida rivolto alla porta.

-Non abbiamo nessuno da compiangere! Non dobbiamo piangerci addosso né tanto meno dare quest'immagine di noi! Non sono questi i cambiamenti da apportare dannazione! Non ti buttare su cose frivole! – Il suo petto si alza e si abbassa velocemente, è davvero arrabbiato.

Stringo i pugni offesa ed amareggiata. Penso che sia giusto poter piangere, poter ricordare il passato per correggere il futuro e riuscire a migliorare. Lui invece sta facendo apparire questa mia volontà solo una stupida debolezza.

-Cosa dovrei fare secondo te allora?! – Gli sbraito addosso amareggiata e confusa dal suo atteggiamento. Alzo le mani e le riabbasso contro i miei fianchi sconfitta. Possibile che tutto quello che io faccio o desidero sia sbagliato?

I suoi occhi sembrano trovare pace, il suo viso prende colore mentre sul suo volto si apre un piccolo sorriso.

-Le truppe. Tu dovrai addestrare i nuovi team. Creare delle squadre formate e forti che si amalgamino tra loro per ogni evenienza. – Ritorna alla scrivania a passo svelto.

-Vedi, i sensitivi molto spesso scelgono un membro o una missione in particolare. – Alza le carte agitato fino a tirare fuori un piccolo fascicolo.

-E' da qualche anno che ci penso. Quando loro indicano una missione, oppure un componente in particolare noi dovremmo avere la facoltà di richiedere maggiori dettagli in modo da poter affiancare la squadra ideale. –

-Interrogare i veggenti? – Sussurro con voce incerta.

-Interrogare, oh cavolo, no! So bene che la loro mente è incerta e poco stabile. Però per far partire delle azioni controllate abbiamo bisogno di sapere più dettagli al riguardo. Noi creeremo dei nuovi team organizzati all'assalto per poter sostenere meglio le missioni che richiedono. –

-Controllare i veggenti... - Abbasso la testa pensierosa verso il tappeto persiano a terra e ne seguo le trame. I veggenti per il Rising Moon sono sempre stati sacri.

Nella notte dell'upgrade nessuno di noi spera di poter ricevere un dono del genere ma esserne portatore significa poter vedere oltre questa nostra linea temporale. Poter sbirciare gli avvenimenti futuri e indirizzare la divisione verso la strada che ci porterà al successo della missione. Io stessa sono stata prescelta molte volte per poter partecipare ad una missione. Non sempre i risultati sono stati quelli sperati ma ho sempre confidato che fossero quelli corretti per il Rising Moon. Mentre io pensavo a dare dell'umanità al Rising Moon Franz vuole addentrarsi nel suo cuore più profondo per poterlo governare interamente.