Capitolo 1

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La sveglia suonava fastidiosa e il caldo del mio letto non mi aiutava ad alzarmi,ma ormai ero sveglia così mi alzai.Andai a vestirmi e come ogni mattina d'autunno dovevo andare al bar di Nick,il mio vecchio compagno di orfanotrofio,e lavorai fin quando non mi imbattei in un ragazzo. Era ben messo,capelli neri,occhi neri e profondi come pochi. I suoi occhi assorbivano la luce,come le emozioni delle persone ed erano capaci di scavare dentro ogni singola anima. Leggeva Shakespeare, cosa non tanto comune,specialmente se si fa per piacere.Non mi sembrava un universitario. Ad ogni modo mi chiese molto gentilmente un cappuccino. «Ehi tu!» mi chiamò «Vedi di portarmi un cappuccino » ovviamente mi trattenni dal darglielo in testa il cappuccino per il modo in cui mi ha trattata,perché avrei passato solo guai.Così glielo diedi nel miglior modo possibile,ma lui mi rispose uno scocciato «Era ora» e li non ci ho visto più. No no,non l'ho attaccato,altrimenti,lui si sarebbe trovato qualche arto in meno e io con un licenziamento in tronco anche da un amico come Nick. Gli ho solo sputato di nascosto nel cappuccino. L'ho solo corretto.
Quando ebbi finito il mio turnο, alle 22 circa,per la prima volta mi sentì osservata,così mi girai. Il tizio bello e sgarbato era dietro di me con una camicia blu notte e dei jeans appoggiato alla vetrina del locale. «Hai smontato adesso?» mi chiese. «No. Sto facendo una passeggiata nel bel mezzo del turno per farmi licenziare» risposi sarcastica. Lui si mise a ridere una risata cristallina e piacevolissima che mi portò a fissarlo come l'ultimo biscotto al cioccolato. «Perché mi fissi in quel modo?» ecco che rovina la magia. «Oh scusa stavo pensando ad altro!» dico riprendendomi. «Mi stavi pensando senza camicia?» e dopo questa enorme sparata sul suo viso si dipinge un sorriso ammaliante,reso ancora più invitante per la luce giallo scuro del lampione di fianco a noi. «Oh ma per favore! Cosa vuoi?» sbottai innervosita e imbarazzata per essermelo immaginata subito dopo. «Oh niente,ti ho solo trovata interessante Bekah» dice girandosi «Ciao» poi aggiunse. Li per lì non ci feci caso poi un dubbio lacerò la mia tranquillità. «Come sai il mio nome?!» gli urlai,ma lui era già sparito nell'oscurità del vicoletto di fianco.
Dopo essere stata una manciata di secondi a fissare l'oscurità una testa rossa mi si presentò davanti. «Quel tipo mette i brividi» mi informò Nick. «Già» mentii, invece lo trovavo affascinante con i suoi occhi neri e la sua splendida risata.

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