Capitolo 10

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Come nella lettera,al tramonto,io e Rick eravamo di fronte a quel rudere.Era circondata da un enorme giardino non proprio curato.Di fronte alla casa c'era un elegante auto nera.
Era una vecchia casa, ai suoi tempi sarà stata di sicuro bellissima. Ormai la vernice si era tolta,aveva le finestre sbarrate da assi di legno e la porta era ancora miracolosamente attaccata ai cardini.
Entrammo titubanti,convinti che da un momento all'altro saremmo potuti essere investiti da una marea di macerie.
Entrammo e la casa dava su due camere,salotto e cucina. Non c'erano tutti i mobili e quelli che erano rimasti erano messi male.
Salimmo molto piano le scale che portavano al piano di sopra. Nell'ultima stanza che visitammo c'era un' ombra scura seduta su una sedia circondata da cinque figure più alte e visibilmente più forzute e muscolose.
Da una spoglia lampadina si levò una luce che rischiarò le figure: un uomo sulla sessantina di anni corpulento sedeva su una vecchia sedia di legno.Tutte intorno le cinque figure avevano una faccia piuttosto seria e inquietante. Poi mi accorsi di una figura mingherlina nascosta dietro il quinto uomo. Tremava. Era un ragazzino dai capelli castani e due occhi verdi insicuri nascosti dietro un paio di occhiali neri. Un nerd probabilmente.
L'uomo si girò verso di me. Aveva due occhi azzurri come fari nel buio e capelli bianchissimi. Esprimeva cattiveria da tutti i pori.
«Salve» disse con la sua voce penetrante. Deglutii. «Vi stavo aspettando.» aggiunse girandosi.
Ero di fronte a Red Dragon che si era alzato. «Allora Bekah,come te la passi?» Non risposi. Ero paralizzata. «Vuole uccidermi?» dico diretta. «Oh no bambina» disse iniziando a camminare con le mani dietro la schiena per la stanza. «Prima voglio presentarti una persona.» disse facendo un gesto con la mano. Qualcosa dietro di me si mosse.Rick si avvicinò quasi imbarazzato a Red Dragon che  gli mise una mano dietro le spalle con un sorriso soddisfatto sul volto. «Mio figlio» due parole. Due misere parole fecero crescere in me la rabbia. «Cosa?» sussurrai incredula. «Si,ho scelto una persona molto fidata» «Era questo il tuo intento?» gridai a Rick. Non rispose.«Hai finito ragazzina? Ho altre cose da fare.Teneteli qui,voglio esserci.» disse prendendo il suo cellulare e uscendo portandosi dietro due dei suoi e il figlio. Non riuscì a non pensare che sì,lui fosse figlio,ma figlio della versione più volgare di prostituta.

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