XXV

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DIANA

È passato un mese da quando è accaduto quel fatto e Lucifero, tutto tramite le parole di Stolas, mi ha costretto ed obbligato a stare a letto per evitare che il piccolo possa morire per mano mia. Si è sentito dispiaciuto e in colpa per quello che mi è successo ma non è colpa sua, anzi, sta cercando in tutto e per tutto di essere un padre e un marito migliore di sempre e di questo ne sono sicura che lo sarà, visto come è cresciuta Charlie. Onestamente diciamocelo... È una grandissima noia stare a letto tutto il giorno e non potersi alzare, neanche per fare una piccola rampa di scale per vedere gli altri all'opera. Però sono contenta che quando hanno del tempo libero mi vengano a trovare: Husk mi prepara delle bevande analcoliche leggere per la mia salute e per quella del piccolo, Angel arriva, qualche volta anche con Cherry Bomb per raccontare un po' di fatti di gossip e ridere alle demenzialità che combina la falena cieca, Niffty arriva per pulire la stanza, portare colazione, pranzo e cena, mi coccola il pancione e poi se ne va con il sorriso, Vaggie e Charlie arrivano per tenermi in compagnia quando riescono, però sono grata di passare più tempo in intimità con mia sorella ma anche con Lucifero (e anche se non è lì con me mi chiama costantemente ogni ora per chiedermi come sto e altre minchiate varie).

Mi manca la mia vita prima di questo avvenimento e vorrei tanto che questa creatura esca fuori per ritornare a gestire l'hotel insieme alle persone più care che ho conosciuto qua, penso mentre accarezzo KeeKee, il gatto di Charlie, che si è appisolata sulle mie gambe avvolte dal lenzuolo del letto, finché non sentiamo una porta e il gatto scappa via;

Lucifero: Ehi... Come stai?

È Lucifero che ha aperto la porta, tutto sorridente entra e si avvicina a me;

Diana: Sto bene, però... Che noia stare a letto tutto il giorno, non posso neanche muovermi, l'unica volta in cui posso alzarmi è soltanto per andare in bagno e meno male che per colpa del mio... Ospite... Mi alzo ogni due ore.

Mi metto a ridacchiare anche se con una nota di malinconia e tristezza;

Lucifero: Amore... Resisti ancora un paio di settimane e finalmente avremo non solo la tua libertà di poter uscire da questo letto, ma avremo anche il nostro bambino in braccio.

Mi bacia sulla fronte e quando si stacca dalla mia pelle un sorriso circonda le nostre labbra;

Diana: Hai ragione, speriamo che queste settimane possano passare di fretta.

Lucifero: E inoltre... Visto che sei allettata a letto... ho voluto prepararti una sorpresa.

Mi metto a sedere con la schiena dritta e lo guardo con gli occhi spalancati e pieni di curiosità;

Diana: Una sorpresa?!

Lucifero: Si.

Si gira verso la porta e fa cenno di entrare con la mano;

Lucifero: Ragazzi entrate pure.

Mi volto verso la porta e vedo entrare tutti i presenti dell'hotel: Angel, Husk, Niffty, Charlie e Vaggie dove quest'ultime hanno in mano una torta;

Tutti: Sorpresa!

Diana: Ragazzi!

Si avvicinano tutti verso il letto e poggiano la torta davanti alle mie gambe;

Fallen Angels - Angeli cadutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora