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"Perché sono così? Perché non sono come tutti gli altri? Cosa ho fatto per essere meno bravo di loro? Perché sono timido e gli altri invece parlano con tutti così facilmente ?
Perché... Perché io... Perché gli altri...

Queste parole rimbombavano continuamente nella testa del ragazzo e non riusciva mai a darsi una risposta.

Il centro commerciale per lui era uno dei suoi luoghi preferiti dopo il negozio delle belle arti. Duccio amava fare shopping e comprare vestiti per tutte le occasioni , anche se passava tutto il suo tempo chiuso in camera ma infondo lo faceva per se stesso non per gli altri.
Così come amava la ceretta , la manicure , e tutto ciò che riguardava il benessere della pelle e del corpo.

Per lui era normale andare in giro con delle gonne , delle volte anche color rosa, mettersi gli stivaletti con i tacchi o truccarsi. E la gente lo guardava, lo scrutava e lo riempiva anche di insulti, e lui si, ci stava male e si imbarazzava anche soprattutto quando ai trovava sotto riflettori con tanti occhi puntati addosso e ogni volta finiva per ritrovarsi a piangere chiuso in camera sua tra le braccia del suo pupazzo preferito , winnie the pooh.
Ma infondo succedeva  anche quando indossava i pantaloni e la cosa faceva più male.

Accese il computer e digitò frettolosamente spotify per far riccheggiare in tutta la stanza "Salto" di Andrea in arte Faster.
In quel momento non importava se il volume era troppo alto o se avrebbe svegliato i vicini, aveva bisogno solamente di tornare a respirare e farsi cullare dalla voce del suo cantante preferito.

"Mi chiedo a che penso solo
Quando fisso nel vuoto
Mi calo giù in me cosicché poi  mi rimetta a fuoco
Come I sogni che annoto"

Quelle parole per Duccio erano una coltellata allo stomaco, al petto. 
Si ritrovava in tutte le sue canzoni e con questo pensiero si ritrovò  immerso nei suoi pensieri , pensando ad un paio di occhi color whisky che sperava di vedere un giorno.

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Andrea dall'altro lato invece pensava solamente al sesso , come d'altronde tutti i ragazzi della sua età,  si era persino informato su quanto i ragazzi pensassero al sesso ed era uscito fuori che ogni 28 secondi un ragazzo pensi al sesso e non importa del luogo in cui ti trovi in quel momento  , e lui,  era uno di quelli e ne andava anche fiero.
Ma in realtà il ragazzo quando non pensava al sesso e non lo praticava  lo passava a pensare e scrivere nuova musica per rendere felici i suoi fan e anche per liberarsi dal peso che si porta costantemente addosso, soprattutto per questo.

Quella mattina Andrea tornò a casa alle prime ore di luce e a stento si reggeva in piedi, ma ormai non era una novità .
Tornò a casa sano e salvo e come prima cosa si buttò immediatamente sul letto con tutti i vestiti e le scarpe addosso.
Ma nonostante il sapore dell'alcol in bocca il ragazzo si accese anche una sigaretta e iniziò a fumare chiudendo gli occhi per rilassarsi completamente sentendo un po di nervi accumulati dalla tensione.  Ma la pace duró poco perché il suo telefono squillava ripetutamente ed era il suo team.

《Dove cazzo sei?  Hai un tour da preparare》

Ebbene si , sapeva di dover preparare il tour ma in quel momento gli era passato dalla testa.
Si ricordava che c'era una cosa da fare ma non ricordava esattamente cosa, quando o dove.
Ovvio , era felice di tutto quello che gli stava accadendo ed era ancora incredulo ma ogni tanto desiderava stare nella sua bolla.

《Ti prego non urlare , ci possiamo vedere domani? Ora avrei bisogno di dormire》

Il suo team si ritrovò a sbuffare contrariato da quella risposta, anche se ormai abituati.

《Non importa se hai dormito o se devi ancora dormire , ora ti lavi e vieni immediatamente in studio se non vuoi essere prelevato con la forza e poi trovarti con il culo per terra》

Ora quello a sbuffare era lui.
Chiuse la chiamata senza rispondere e con le
poche forze rimaste si alzò e andò in bagno a farsi una doccia con la speranza di svegliarsi.

Si appoggiò per un secondo alla parete del bagno guardandosi lontanamente allo specchio e dopo un po iniziò a spogliarsi .
Aprì il getto d'acqua e si immerse al suo interno restandoci per un po .
Uscì dal bagno con un asciugamano in vita e si posizione ancora tutto bagnato davanti all'armadio.
Prese dei jeans baggy neri e una maglia del medesimo colore  e si iniziò a vestire.
Si mise anche le scarpe e dopo essersi sistemato anche i capelli prese il telefono e le sigarette e uscì di casa.

Prima di arrivare in studio fece una sosta veloce al bar per poi raggiungere il suo team con un sorriso strafottente sul volto.

《Ciao miei prodi , sono in ritardo? Mi aspettavate da tanto?》

Nei Dintorni - FasterxPiccoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora