quattordici

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« Siamo qui con Beatriz Murano, allenatrice insieme a Hansi Flick del Barcellona. Cosa ne pensa di come hanno giocato i nostri ragazzi oggi? »
alla domanda della giornalista, prendo un sospiro grossolano

« Hanno giocato bene, il loro meglio si è visto, non è facile competere con una squadra come questa, nonostante nel passato ci sono state varie conferme. Si, sono soddisfatta, ma possono fare ancora meglio »
rispondo, con un sorrisino, mentre vedo alcuni ragazzi spostarsi verso gli spogliatoi

« È esigente con i ragazzi? » domanda ancora

« Abbastanza, bisogna pretendere per avere. »

« Pensa che il risultato potesse essere migliore, in positivo ovviamente, se tra gli infortunati ci fossero stati nomi diversi? » domanda ancora

« Il risultato in campo non è dato da uno solo, ma dalla collaborazione tra tutti gli 11 schierati, sono dell' idea che le caratteristiche vanno curate e non sforzate, potrebbe darsi che sarebbe come ha detto lei, il risultato sarebbe potuto essere diverso se ci fosse stato qualche infortunato in meno, come potrebbe farsi di no.
Lo vedremo poi »

« Grazie mille » le rivolgo un sorriso, prima di lasciarla per andare dai ragazzi nel tunnel

« Posso entrare o c'è qualcuno nudo? » domando bussando, con una mano sugli occhi.
Mi aprono la porta, ma non vedo chi è

« Cretina siamo vestiti » risponde ridendo Lamine, che aveva il completo da allenamento e non quello della partita

« Siete stati bravi » esclamo, battendo il cinque a Ferran, che sorridente era arrivato a scompigliarmi i capelli

« È anche merito tuo mister! » esclama Pablo, infilando una mano nel suo jeans, prima di sorridermi leggermente

« È merito della vostra voglia di giocare bene »
dico, vedendo alcuni di loro sparire all'interno del bagno, per le rocce

« Andiamo a bere qualcosa? » domanda Pau, ridendo, mentre guarda il telefono.

« Ragazzi, evitate l'acool.» dico seria, con un sorriso sul volto

« Non vieni con noi? » domanda Pablo, guardandomi

« No, stasera devo finire di studiare per forza. A breve ricomincia la sessione e abbiamo un'altra partita da preparare »
li vedo annuire e dopo poco Pedri esce dallo spogliatoio con solo un'asciugamano legato in vita 

« Ciao Bibi » commenta sorridendo, passandosi una mano tra i capelli, realizzando solo dopo come mi avess chiamato

Mi chiama così solo quando siamo soli, ma nonostante tutto non posso non sorridere

« Vedo un sacco di cuori nell'aria » dice ridendo Robert, sistemandosi il borsone in spalla

« Dai Ragazzi! Bacio! Bacio! Bacio! » faccio segno di no col dito, osservando il ragazzo di fronte a me che alza le spalle ridacchiando

« Non siamo mica scemi! Si capisce che state insieme » commenta ridendo Hector, facendomi arrossire di colpo

« Si vede davvero così tanto? » chiede Pedro ridendo, facendo sollevare un coro malizioso si suoi compagni di squadra

« Smettiamo di parlare di noi, grazie » dico sorridente come sempre.
È impossibile non ridere con loro

Dopo qualche altra chiacchiera con loro, decido di uscire dallo spogliatoio, quindi saluto i ragazzi e mi incammino verso la mia stanzetta

Poco dopo la porta si apre, rivelando il numero 8 che prende posto di fronte a me, dopo aver abbassato le veneziane della porta
« Sei stato bravo »

« Mi merito un premio! » dice sorridendo

« Vai a festeggiare con i tuoi compagni e trovati una da baciare » dico ironica alzando le spalle, vedendolo poi, avvicinarsi a me

« Le uniche labbra che voglio baciare sono le tue » mormora, prima di mettermi una mano sotto al mento per alzarmi la testa e baciarmi

Sorrido, sentendo le farfalle nello stomaco
« Domani sera dormi da me? » domanda e io annuisco sorridendo, per poi quasi cacciarlo dalla stanza, ma poi lo richiamo

« Fai il bravo, pepi » gli dico, vedendolo annuire e fare un piccolo incubo

« Certo amore » poi gira l'angolo, con il viso ancora segnato da uno splendido sorriso

[ ... ]

« Sto per ordinare il MC, vuoi qualcosa? » domanda Martina, bussando alla porta della stanza.
Sono le 10 e mezza di sera, lei ha fame e io pure, ma non c'è niente in frigo

« Fai tu » dico velocemente, vedendola annuire.
Dopo una decina di minuti finisco di studiare la pagina che stavo studiando e torno da lei in cucina

« Eccomi » dico, sedendomi a tavola, vedendo che lei è sul divano con telefono in mano

« Ho detto a Pablo che voglio che il mondo sappia che sono la sua ragazza » sussurra, nervosa

« E lui? » domanda

« Non vuole » prendo un sospiro profondo, ecco perché stava così oggi
« Ha detto che secondo lui ancora non sono pronta, che non si sente di espormi così tanto agli occhi della gente.
Ma io sono stanca di andare in giro con lui che ha cappellino e occhiali da sole, ti giuro »

Sembra più disperata del previsto

« Glielo hai detto? » domando, guardandola

« Si! Più di una volta, ma non so perché non capisce »

« Non è che non capisce, vuole proteggerti dai leoni da tastiera che ci sono » cerco di convincerla

« Sei dalla sua parte? » eh?

« Non sono dalla parte di nessuno marti, semplicemente sto provando a dirti di capirlom
Pensi che lui non abbia voglia di dirlo a tutti così che non debba più staccare la testa a pugni a chiunque ti guardi? »

« A volte vorrei che la nostra relazione sia semplice come quella tua e di Pedro » quasi urla, mentre entra in cucina per bere

« Amor la mia relazione con Pedro è tutt'altro che facile. Sul luogo di lavoro io sono il suo capo, non possiamo stare insieme al campo, non possiamo stare insieme fuori sennò poi verrei accusata di sfruttamento o di approfittarmi di lui , allo stadio non posso avvicinarmi più di tanto o sbilanciarmi nelle interviste perché sennò si capirebbe tutto. Riusciamo a stare tranquilli solo quando lui è qui o quando io sono da lui. Considera che a lavoro entriamo da due ingressi differenti.
Oggi abbiamo fatto fatica a dirlo ai suoi compagni di squadra, persone con lui quasi vive, capisci come stiamo messi? »

Rivelo con un sorriso amaro
« In che guaio ci siamo andate a cacciare Bea? » domanda

« Non lo so, ma in ogni caso questo guaio è bellissimo »
dico sorridendo
« E vedrai che tu e Pablo presto chiarirete, non riuscite a stare arrabbiati uno con l'altra"

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐈𝐂𝐎 | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora