venti

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Siamo in trasferta, la formazione sta andando alla grande, i ragazzi completano perfettamente uno il gioco dell'altro

La partita con il Girona sta procedendo a gonfie vele, siamo 3 a 0.
Con un passaggio palla strategico la palla passa da Casado a Pedri, che saltando sul portiere, mette la palla in rete, mettendo così la firma sul 4 a 0

Batto le mani contenta, osservandolo con un sorriso enorme stampato sul viso.
Hansi festeggia col resto della squadra, io rimango impalata a guardarlo

Ad un certo punto, presa dagli applausi non mi accorgo che corre verso di me.
Ciò che accade molto è veramente una cosa veloce.
Arriva davanti a me e dopo avermi preso la mano per farmi fare un giro, unisce le labbra con le mie, lanciandomi poi li impalata

« Te quiero Bibi » urla andandosene, senza darmi il tempo di elaborare ciò che è successo, senza avere risposta

Mi scuoto un attimo, poi guardo Flick, che alza le spalle in maniera innocente

Mi mordo un unghia sorridendo, mentre i ragazzi continuano il loro gioco.
Stanno facendo una splendida partita, non mi stancherò mai di dirlo

« Vi amate proprio tanto » dice ridendo Hansi, dopo che ha ordinato a Hector di riscaldarsi.
È l'unico a non aver ancora fatto il debutto, quindi ormai è il momento

« È la persona più speciale che io abbia mai incontrato. La verità è che un Pedri Gonzales ti cambia la vita senza che neanche tu te ne accorga »

Mormoro, smettendo di osservare per un momento la partita.

« Chiami tu il cambio? » domanda e annuisco, poi però protesto, per l'espulsione di Ferran.
Esce dal campo demoralizzato, agitando nervosamente un braccio

Sbuffo, incrocio le braccia e guardo il ragazzo
« Che cazzo ti passa in mente? »
uno dei giocatori su cui facciamo più affidamento salterà la prossima partita. Situazione fantastica

« Bea dai, non l'ho fatto apposta.
Io ne ho subiti un sacco che erano da rosso, adesso perché gli ho pestato il piede sono stato espulso! »

« Ferran! Non era il piede, era la caviglia.
Lo sai anche tu »
sbuffa.
Lo concedo con le mano, va a sedersi vicino a Olmo

Dopo una ventina di minuti, la partita finisce. Abbiamo vinto 4 a 1, ci prendiamo l'applauso dei nostri tifosi, poi i ragazzi vanno in spogliatoio e io vado già a chiudere il mio borsone

« Amore mio! » sento una voce alle mie spalle, vedendo poi il canario dietro di me, senza maglia e con solo i pantaloni addosso

« Ciao campione » dico ridendo, buttando il borsello nella borsa che mi sono portata dietro

« Ti è piaciuto il goal? » domanda, poggiandosi alla porta

« Amore tu mi piaci sempre, goal o non goal.» comincio, avvicinandomi a lui
« Io amo il Pedri persona, non il Pedri calciatore»

Sorrise, prima di lasciarmi un leggero bacio sulle labbra
« Ti amo » sussurra, dandomi un bacio sulla fronte

« Adesso va a lavarti, ci vediamo tra poco » mi dà un altro bacio, poi mi lascia sola

[ ... ]

Io e Pedro eravamo sul divano di casa sua, quando suonarono il campanello
« Vado io » dico alzandomi, mentre lui mi osserva

Velocemente arrivo alla porta di casa, dietro trovo un ragazzo e due signori.
Sgrano gli occhi e deglutisco
« Pe' , penso che siano qui per te » dico attirando l'attenzione del ragazzo

Dopo aver sentito la mia frase, si alza distrattamente dal divano, poi quando vede chi c'è dietro la porta gli si illuminano gli occhi

« Fer! » esclama contento, prima di andare velocemente verso di loro per poi abbracciarli
« Mi siete mancati! » dice sincero, facendoli accomodare

Per fortuna avevo fatto la sana scelta di cambiarmi prima di venire qui

« Bea, loro sono mia mamma, mio papà e mio fratello Fernando; mamma, papà, Fer Lei è Beatriz, la mia ragazza »

« Piacere di conoscervi » dico timidamente, tendendo loro la mano.
Loro la fissano, poi suo fratello è il primo a stringermi in un abbraccio, seguito poi da tutti gli altri

« Il piacere è tutto nostro, credimi » ribatte sua mamma, sorridendomi leggermente

Andiamo a sederci in veranda e mentre sto per sedermi, Pedro mi tira per un polso, facendomi sedere sulle sue gambe
« Quindi, come vi siete conosciuti? »

« Oh, beh, sul luogo di lavoro, più che altro perché già al mio primo giorno si divertiva a infastidirmi »

« Sempre il solito » suo fratello lo prende in giro, ottenendo in risposta una linguaccia

« Però poi l'amore è sbocciato » la madre gli sorride, facendo sorridere anche lui

« Non so se è un bene o un male per lei, Ma' » esclama sempre il fratello, ottenendo uno scappellotto dal padre

« E cosa fai tu nella vita? »

« In realtà sto ancora studiando, la triennale di scienze motorie e a Maggio mi laureo, poi non so, se fino all' anno prossimo mi viene rinnovato il contratto penso di restare in squadra, altrimenti non so. Valuterò sul momento »

« Non hai nessun sogno? » domanda suo padre, versandosi nel bicchiere un po' di succo

« Oltre viaggiare al momento il mio obbiettivo è essere felice in tutto e per tutto. E adesso ho tutto ciò che voglio, quindi posso dire di essere felice »

Sorrido, guardando il mio ragazzo. Mi da un piccolo bacio a stampo, poi invita i suoi genitori a restare a cena, quindi tutti in cucina per preparare dei manicaretti coi fiocchi

« Bibi! » ero in camera da letto, a trovare una tovaglia pulita quando sentì la voce di Pedro chiamarmi

« Dimmi Pepi »

« Stai bene? » domanda e annuisco sorridendo
« Non pensavo venissero, scusa se ti hanno messo a disagio in qualche modo » sorrido innocentemente poi mi avvicino per posargli un bacio sulle labbra

« Non mi hanno messo a disagio in nessun modo, sta calmo, penso sia normale voler conoscere la propria nuora »
dico ridendo prendendolo per mano

« Gli piaci già tanto, a tutti e tre.» sorrido contenta, poi lo prendo per mano e torno di là con lui che mi dà una mano ad apparecchiare

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐈𝐂𝐎 | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora