sei

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Non ricordavo che le lezioni in università fossero così noiose
Certo, sono interessanti, ma mi annoiano da morire.
Vorrei essere altrove ora, con i ragazzi a fare allenamento

Per fortuna, la seconda ora di fila di psicologia era finita e dato che ero venuta in uni solo per questa lezione - sperando di capire qualcosa di più - adesso sono davvero libera

« Bea! » Stavo per uscire quando Samuele, un ragazzo del mio stesso corso, mi ha fermato per i corridoi, raggiungendomi poi a passo svelto

« Dimmi Samu » domando continuando a camminare, mantenendo lo zaino

« Andiamo a farci un caffè? » propone sorridente.
Avrei voluto dire di no, che avevo un appuntamento importante, ma non sono riuscita a farlo

Così ci dirigiamo nel bar più vicino e ci sediamo a un tavolino, cominciando a parlare del più e del meno
« E in amore? Come sei messa? » domanda cauto, facendomi quasi strozzare col caffè

« Non sono messa in nessun modo » dico solamente, facendolo sorridere

« Ah » rimane scioccato « Quindi le voci di corridoio su te e Pedri sono false? »
trasalisco un attimo

Quali voci di corridoio?

« Scusa, di che stai parlando? » domando, ancora non capendo

« Gira voce che tu e Pedri stiate insieme, o per lo meno vi stiate frequentando » dice alzando le spalle

« Anche se fosse non sono problemi loro! Voglio bene a Pedro come ne voglio al resto della squadra »
commento, vedendolo sorridere divertito

Decidiamo di cambiare argomento, lo ascolto finché il display del mio iphone non di accende

pepi⭐💜

📌location

che dovrei fare?

vieni da me
mi sto annoiando

dammi 10 minuti

dove sei?
vengo a prenderti io

tranquillo
ho la macchina
(ha reagito con ❤️
al tuo messaggio

« È lui? » domanda.

Probabilmente ha sentito la mia risatina sommossa

« Oh no, è la mia coinquilina » una bugia a fin di bene non può far male a nessuno
Rimaniamo un po' in silenzio e alla fine decido di congedarmi, lasciandogli i soldi per pagare anche il mio di caffe

Mi metto in macchina, abbasso gli occhiali da sole, metto in moto e accendo l'aria condizionata
Guido verso casa sua e appena scendo, già dall'esterno della casa rimango colpita.

Mi abbatte ammetterlo, ma il ragazzo ha buon gusto

Suono al campanello e dopo poco è lui stesso ad aprire

« Ciao pepi » lo saluto velocemente con la mano prima che mi trascini in un abbraccio caloroso, forse troppo caloroso

« Ti vedo affettuoso stamattina » la mia ironia lo fa ridere di gusto

« Sono affettuoso con chi voglio » dice ridendo, sedendosi sul divano
« Vieni » mi siedo accanto a lui,poggio la testa sulla sua spalla

« Oggi ci sei mancata in allenamento » commenta mente cerca qualcosa di interessante
« Non vedevo nessuno che urlava contro Gavi »

« Si sarà allenato tranquillamente allora »
dico ridendo, mentre siamo ancora

« comunque so che Pablito voleva chiedere a Martina di mettersi insieme, voglio dire, ormai sembrano fidanzati da quando hanno iniziato a sentirsi »

Rimango a bocca aperta non aspettandomi quella confessione « Bastardo » incrocio le braccia al petto, con un finto broncio.
Lui ride, facendomi il solletico

« Che hai fatto oggi? » domanda, una volta che torniamo seri

« Sono andata in università, ho fatto le due ore di psicologia così almeno dopodomani sono pronta al meglio per l'esame e poi quando sono uscita sono andata con Samuele a farmi un caffè »
annuisce confuso, con una faccia strana

« Chi è questo Samuele? » domanda, con una mano sotto la guancia

« Un mio compagno di università »

« E di che avete parlato? »

« Prima delle solite cose di università, poi mi ha chiesto come sono messa in amore. Per fortuna mi hai salvata, non avrei retto un minuto di più con lui »

« Merito un premio allora » esclama contento, alzandosi dal divano

« E cosa vorresti? Sentiamo » ignoro la chiamata di Martina e butto il telefono con lo schermo rivolto in basso

« Pranziamo insieme » dice alzando le spalle e guardandomi con un sorriso timido

« E cosa cuciniamo? »

« Non lo so? » domanda incerto, grattandosi la nuca « Ho un frigo pieno di cose ma sono senza capacità culinarie »

« Va bene »
mi alzo, andando verso il frigorifero, cercando qualcosa che possa fare al caso nostro.
Lego i capelli poi penso ai suoi comportamenti

Non sono mai stata particolarmente sveglia quando si tratta di ragazzi , ma penso che i suoi atteggiamenti stiano andando ben oltre l'amicizia
Magari vuole qualcosa di più? Magari mi sto facendo solo pensieri che non dovrei farmi?

« Hai visto qualcosa? »

« Perché hai tutte queste cose se non sai cucinare? » domando ridendo, vedendolo dietro di me, senza maglia

Resto un attimo sconvolta guardandolo, lo vedo accennare un sorrisino sbilenco e poi prepara la sua risposta
« Quando viene Gavi si porta i bustoni ma poi non si porta mai niente indietro »
alza le spalle e io sospiro

« Mi porti il telefono? » lui annuisce, andandosene di là per poi tornare da me dopo una decina di secondi

Lui si poggia al mobile della cucina, mentre io chiamo Martina, data la chiamata persa
« No amo, non mi hanno mangiata i lupi tranquilla »
« Sono da Pedro »
« Cretina che non sei altro »
« Si, per le 6 sto a casa , tranquilla, tuo fratello avrà un accoglienza perfetta »
« ti dico tutto dopo, ciao ciao »
« ti voglio bene anche io »

Chiudo la chiamata e metto il telefono giù, cominciando poi a preparare qualcosa
« Cosa mi prepari? » domanda

« Pomodoro giallo! È molto buono, adesso metti un po' d'olio nel pentolino e accendi il gas. Li ci scalderemo questo, che è speck »

« Anche questo è un piatto italiano? »
Annuisco, vedendolo sorridere
« Chi ti ha insegnato a cucinare così? »

« Mia nonna, prima che se ne andasse » alzo le spalle con un piccolo sorriso
Mi accarezza la guancia e sorride, prima di lasciarmi un bacio tra i capelli e restare a guardarmi mentre parliamo

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐈𝐂𝐎 | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora