diciassette

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Eccoci!
Comincia finalmente il ritiro della nazionale spagnola in vista della Nations League.
Stacco la mia mano da quella di Pedri e cammino a passo sicuro verso Luiz Enrique, il nostro CT

Devo dire che sono davvero emozionata all'idea di avere a che fare con questi calciatori.
Spero di lavorare bene con loro

« Buongiorno! » esclamo, presentandomi a lui e al resto del team con cui sta chiacchierando

« Ciao Bea! È un piacere conoscerti dal vivo »

« È un piacere anche per me, signore »

« Dammi del tu e chiamami Luis, perfavore.
Già ho i miei anni, non voglio sentirmi ancora più anziano »

Sorrido, mentre poi comincia a presentarmi il resto del Team. Tra fotografi, medici, lo psicologo e gli altri preparatori ho una decina di nomi da ricordare, se a questi poi aggiungiamo i nomi di tutti i giocatori presenti non so proprio come farò a ricordarli tutti.

Ci spostiamo verso la Ciudad, dove alloggeremo per questi giorni e in maniera veloce ed efficente i ragazzi vengono smistati nelle stanze, mentre io ho preso posto su un divanetto, intenta a messaggiare con le altre e a rispondere alle 5000 domande di Pablo

« Bea la tua stanza è la 33, secondo piano, infondo a destra. Accanto hai Ferran e Pedri. So che siete molto legati, quindi ho pensato di metterti lì in caso tu possa aver qualsiasi cosa »
annuì velocemente, prima di vedermi tra le mani un blocchetto

Confusa, gli chiesi cosa fosse
« Su una pagina c'è il programma d'allenamento giornaliero se poi hai voglia di modificare come meglio credi ti lascio carta bianca, le altre sono pagine bianche in cui potrai scrivere cio che ti serve o le tue strategie, o cio che ritieni piu utile »

« Va bene » dico semplicemente, afferrando la chiave dalle sue mani

« Tra mezz'ora c'è il pranzo, per favore fatti il giro delle stanze e urla a tutti di essere puntuali »
feci il saluto militare, poi salì al piano di sopra

Nonostante il corridoio fosse deserto e i ragazzi fossero ognuno nelle proprie stanze si sentivano i loro vociferare

Una volta lasciato tutto in stanza, presi la mia amata cassa e la posai a terra nel corridoio lasciando partire una canzone reggaeton ad alto volume.

Passarono una decina di secondi quando i ragazzi - almeno uno per stanza - uscirono e si affacciato in corridoio

« Giá rompi il cazzo, sei una cosa incredibile » mi prende per fondelli Lamine, ottenendo in risposta

« Mi sarei aspettata questa frase da Ferran, non da te » ammetto ridendo, osservandoli

« Grazie amore mio, ti amo » commentò ridendo il numero 11 , ottenendo uno schiaffo sul collo da parte di Pedr o, proprio dietro di lui.
Sorrisi, poi informai loro di ciò che mi aveva detto il mister

« Si, ma ora dormi » dice ridendo uno dei ragazzi, lasciandomi solamente alzare le spalle. Vado velocemente nella mia stanza e mi infilo sotto la doccia per sciacquarmi e cambiarmi, infilando la divisa che è stata accuratamente piegata sul mio cuscino

Esco e infilo l'intimo, giusto in tempo perché bussano alla porta.
Una volta aperta leggermente la porta, mi trovo davanti al mio ragazzo, che tiro dentro per un polso  

« Si ma ora vestiti » sussurra, tra un bacio e l'altro, mettendo le mani sul mio sedere e spingendomi verso di lui

Sorrido, gli poggio una mano dietro al collo e continuo a baciarlo
Sto perdendo ogni freno con lui
Non so se riuscirò ad aspettare la fine del ritiro

« Sono serio Bibi, vestiti » disse ridendo, staccandosi a malincuore

Sbuffo col sorriso sulle labbra e poi vado a recuperare i miei pantaloncini e la maglietta dello staff
« Mh, forse dovrei darti i miei di pantaloncini » commentò serio, mettendosi una mano sotto al mento

« Poi me li dai, ora muoviti.
Il mister ha detto di essere puntuali e se rimaniamo qui penso che non scendiamo nemmeno per gli allenamenti »

[ ... ]

Oggi ho avuto la fortuna di conoscere Morata, uno dei miei preferiti da sempre.
Averci parlato ora mi sembra un sogno.
Gli ho chiesto anche di salutare mio padre e lui senza storie ha accettato.
Oltre che un grande calciatore è una persona d'oro. Mi dispiace per ciò che gli sta succedendo.

Avevo bisogno di correre un po' e ho deciso di usare il tapis roulant

La seconda doccia del giorno è il motivo per cui sono scesa leggermente più tardi a cena, ma per fortuna Luis ha capito

« Com'è che vi siete conosciuti? » domanda proprio lui, osservandomi.
Sapevo a cosa si riferisse

Nonostante ancora non l'avessimo ancora annunciato, la mia storia con il canario era di dominio pubblico.

« Facevo tirocinio con il Barcellona nel periodo in cui lui era infortunato, di là poi ci siamo conosciuti e poco dopo aver avuto il posto ufficiale in squadra abbiamo deciso di provarci. » spiego velocemente

« Ti trovi bene con i ragazzi della squadra? » continua il capo della squadra medica

« Benissimo, dei ragazzi che sono qui ho letto con Ferran e Lamine, poi Gavi e altri che non ci sono » rispondo
« Ormai sono una seconda famiglia per me »

« Che cosa carina » dice sorridendo, prima che alcuni dei ragazzi entrassero nel bar in cui erano seduti, sparandosi con le Nerf

« Ferran! Ti avevo detto di non portarle! » esclamo, vedendo il Ragazzo ridere e spararmi poi un colpo sulla testa

« Ecco a cosa mi riferivo con il ci sono molto legata » rispondo, vedendo poi che mi viene ad abbracciare

Rimaniamo un po' a parlare, poi decidiamo di salire. Prendo le mutande di Pedro, che non so perché sono nella mia valigia e passo a dargliele, entrando nella loro stanza

« Notte » dico guardando lo schermo del telefono

« Notte a chi ? » domanda ridendo il canario, alzandosi

« A Ferran, a chi sennò » indico il ragazzo, che mi manda un bacio volante in risposta.
Esco dalla stanza e vado nella mia, ma vengo fermata dal polso

Mi trovo contro Pepi e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra
« Adesso voglio la buonanotte come si deve, amorcito »
Sorrido al nomignolo e lo prendo per il colletto della maglia, dandogli un altro bacio

« Notte amore, sogni d'oro » mormoro col sorriso, prima di aprire la porta

« Notte mi amor » dice, mandandomi un bacio volante, per poi andare nella sua stanza

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐈𝐂𝐎 | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora