Questo capitolo è narrato dal punto di vista di Ray
Jane si è addormentata come una bambina. Da quando l'ho vista in metro a Parigi mi ha dato mille sensazioni diverse. Ammetto di aver capito poco della conversazione che ha avuto in francese, ma ho carpito qualche informazione e ho subito capito che è una di quelle giovani donne piene di grinta, ho sperato fino all'ultimo secondo che stessimo andando allo stesso evento e così è stato. Mi è sembrata così professionale e grintosa e allo stesso tempo così dolce e bisognosa di amore che non ho resistito a darglielo come preferiva lei. 906, devo ricordarmi questo numero, dovrà pur significare qualcosa a questo punto. Mi piace così tanto già. Dammit!Forse non sono la persona giusta per lei, così bisognoso di amore e così pronto a darne. Lo ammetto,mi innamoro facilmente e farei di tutto per le mie donne e poi ora non so se dirle del mio trasferimento o se la prenderebbe male. E'così bella che quasi non ci potevo credere quando mi sono accorto che stava flirtando con me. Ma da dove la prenderà la forza per essere così sicura di se quando dentro è così burrosa. Si,burrosa, mi piace il modo in cui ha definito se stessa.
Mi addormento tra mille pensieri su quanto sia stato fortunato, sì, perché io alla fortuna ci credo incondizionatamente.
Quandomi sveglio ho un brutto presentimento. Mi rigiro sotto le lenzuola bianche e fresche e allungo il braccio per toccarla, ma no, lei non è nel mio letto.Cazzo! L'ho fatta scappare! Faccio il giro della casa sperando che sia solo stata curiosa di vedere altre parti della casa e immaginandomela a cucinare la colazione nella mia cucina, magari nuda. Ma che vai a pensare coglione! Smettila di fantasticare. Lei è andata via. Di nuovo. Eh, ma sta volta non tornerò. Però quanto vorrei. Prendo l'iPhone in mano e cerco la sua mail per risponderle di nuovo. Lo guardo un po' e digito parole confuse sul telefono, ma sembra che non abbiano senso. Lo lascio di nuovo sul tavolo della cucina e vado in bagno a fare una doccia sperando che sia solo un sogno e che al mio ritorno in camera lei sia lì, ma non succede neanche questa volta.Accendo la tv e metto su un canale di musica jazz poi vado in cucina e cerco il caffè ma devo aver dimenticato di comprarlo ancora una volta. Questa casa non mi sembra neanche casa mia per quanto poco tempo ci passo dentro e vorrei quasi smetterla e sistemarmi. Sono anni che non smetto di viaggiare e questa cosa comincia a pesare.Prendo il telefono tra le mani per guardare l'ora. Sono le 10. Ho dormito un po' troppo. Ho due mail e le apro.
Mittente: Jane Port
Oggetto: Mi apri la porta?
Come da oggetto.Sono qui fuori, mi apri? Il tuo campanello non vuole funzionare!Apro anche la seconda mail di risposta: "Ti sei già stancato di me e ignori le mie mail? Sappi che ti aspetterò qui fuori con il caffè se mai volessi un po' di lui e un po' di me"
Intraprendente la ragazza. Scendo al piano inferiore e apro la porta. Jane se ne sta seduta sul gradino delle scale di fronte casa mia. Indossa una felpa e un paio di leggings e ha i capelli legati in una coda di cavallo.
"Buongiorno"farfuglio alle sue spalle "pensavo che te ne fossi andata"
"Dormivi così bene e io corro ogni mattina. Sono andata a farmi una corsetta a HydePark e mi sono permessa di prendere il caffè perchè quando l'ho cercato stamattina non c'era" mi stampa un bacio sulle labbra e io sorrido. Questa donna mi piace davvero tanto.
Entriamo in casa e facciamo colazione pensando ai piani della giornata. Mi sono preso i prossimi quattro giorni di ferie, tanto ne ho di arretrate e dovrò pur finirle prima di trasferirmi.
"Vado a fare la doccia" dice dopo aver finito la sua fetta di pane e burro "Vieni?" continua mentre si toglie la felpa. Non riesco neanche a ribattere e anche sene sono appena uscito ci torno più che volentieri.Ci insaponiamo a vicenda e la prendo mentre l'acqua le bagna i capelli e questi si attaccano al suo viso. La bacio, ha le labbra molli per colpa dell'acqua e le dita raggrinzite, ma resta bellissima con le sue forme al punto giusto e i suoi occhi verde limpido.
"Non capisco come si possa anche solo pensare di farti del male" dico senza pensare
Lei non risponde ma mi sorride con uno sguardo carico di pensieri e mi da un bacio che mi lascia senza parole, senza pensieri e senza fiato.
"Dove mi porti oggi?" mi chiede mentre si tampona i capelli biondi e lisci
"Facciamo una passeggiata" le dico
Accanto a lei mi sento un dio, tutti gli occhi sono puntati su di lei, ma io incenerisco chiunque provi ad avvicinarsi troppo tirandola a me. La cingo con un braccio e passeggiamo parlando del più e del meno poi entriamo in un sushi bar per pranzo.
Mentre ridiamo come due scemi su questioni professionali mi sento chiamare. Oh cazzo.Fitz, John e Zack sono dietro di noi.
"Hey ragazzi, come va?"dico sensibilmente imbarazzato, ma loro hanno lo sguardo puntato su Jane e non hanno alcuna intenzione di dirmi come va. In effetti oggi è mozzafiato. Ha lasciato i capelli legati in una crocchia che le mette in risalto il viso che ha lasciato acqua e sapone eccetto per una passata di mascara. Ha indosso un vestitino giallo pallido con delle applicazioni celesti e delle scarpe celesti. Non capisco come faccia e quando ho visto la sua valigia aperta sono rimasto sbalordito. Da un lato tiene almeno 4 paia di scarpe e gli accessori,dall'altro lato vestiti ripiegati a puntino per farli fare piccoli piccoli e farli entrare. Quando le ho chiesto come facesse e se facesse così ogni volta mi ha liquidato dicendo che in vacanza si va con la valigia grande e che avrebbe avuto bisogno di molti vestiti per essere sempre sexy e rimorchiare, ma sarebbe estremamente sexy anche con addosso gli stracci della mia cucina. "Lei è Jane"continuo dato la curiosità dei miei amici"Piacere"dicono uno alla volta, lei sorride e stringe la mano ad ognuno di loro.
"Ti tratta bene questo qui?" fa Zack indicandomi con la testa
"Oh alla grande"risponde lei "però in effetti devo ancora aspettare e vedere come si comporterà con il conto" scherza.
I miei amici ridono. "Vi sedete con noi?" chiede Jane
"Oh, non vorremmo disturbare" replica Fitz facendomi l'occhiolino
"Tranquilli, di tempo per stare insieme ne abbiamo" continua Jane buttandomi uno sguardo
Cosa avrà voluto dire? E perché sono uno spettatore passivo di questa scena?
"Si, dai,sedetevi" dico ostentando troppo entusiasmo
Mangiamo in tranquillità fin quando John non sgancia la bomba. "Allora mate, che fai la lasci qui questa meraviglia ora che ti trasferisci?"
"Se vuoi la prendo io" replica Fitz facendole l'occhiolino.
Lei mi guarda interrogativa e io ho paura per la questione del trasferimento e perla battutina infelice di Fitz che probabilmente l'ha già rimandata indietro nella sua vita tra i suoi ricordi. Le stringo le mani e la guardo mentre dico "Non la lascio da nessuna parte" poi rivolgo lo sguardo a Fitz e continuo "E non ho intenzione di condividerla con nessuno". Ma so che lei non è tranquilla e accelero il pranzo e i convenevoli. Una volta fuori la bacio e le chiedo scusa in mille modi per il comportamento dei miei amici, falliti umoristi.
"Trasferimento" dice lei, quasi reclamasse informazioni
"Ecco.. io.. non volevo dirtelo ora. In realtà ero venuto sotto il tuo hotel l'altro giorno per parlarti del mio nuovo lavoro e del mio trasferimento eper chiederti di uscire una volta a Bruxelles. Sai, lì non conosco nessuno"
Lei rimane impassibile e non parla. "Jane?" continuo
"Ti...trasferisci..a..Bruxelles?" balbetta
"Io.. si. Mi hanno offerto una posizione migliore nelle istituzioni europee ed è un'ottima opportunità professionale per me. Non potevo rifiutare. E'successo mentre ero a Roma. Ho pensato persino fosse un segno del destino." Forse quest'ultima frase potevo evitarmela, cazzo.
"Il destino" dice lei guardando in alto. "Non so se per destino o peraltro ma non mi dispiacerebbe averti intorno" I suoi occhi sono spaventati e di mille sfumature diverse"Ne sei sicura?"le chiedo
"Io, non lo so ancora. Dammi il mio tempo" è sincera. Lo so perché ha gli occhi più limpidi e candidi che io abbia mai visto."Tutto il tempo che ti serve" dico baciandola.
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Up in the air
ChickLitSono Jane, ho 24 anni e vivo su un aereo. L'amore per me è il numero di miglia sulla mia carta frequent flyer, l'affetto è il calice di champagne in business class. E se un giorno trovassi l'amore sulla terra ferma? LA STORIA CONTIENE VARIE SCENE ES...