Capitolo 5

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Nonostante quel piccolo momento di tranquillità e apertura delle reciproche anime (più o meno), mi duole annunciarvi che purtroppo Adele era molto lontana dal fidarsi e dal lasciarsi andare con le persone.
Forse lo avete intuito, o forse avete i prosciutti negli occhi.

Non che avrebbe dovuto farlo così presto, in fin dei conti erano passati solo tre (ipotetici) giorni dalla loro ‘resurrezione’, per così dire.
Ma cosa è il tempo in questa storia in fin dei conti? Un beneamato nulla.

A quel punto le nostre nuove matricole Viandanti avevano già avuto spiegato dove si trovavano, il motivo del loro ritorno miracoloso, chi erano le persone che li circondavano e avevano già visto la mensa infinita dei Viandanti e parte del passato dei loro Maestri; in più mi fa piacere aggiungere che le sopracitate matricole scambiatono anche qualche parola (chi più chi meno) fra di loro, così da avere la parvenza di un gruppo di conoscenti, almeno.

Nessuno però aveva motivo di restare; il buio, per quanto egoista può sembrare, non faceva poi così tanta paura a nessuno e di sicuro nessuno aveva voglia di giocare a fare l’eroe- MA se i Viandanti non avessero un metodo per risvegliare gli animi guerrieri delle loro matricole, la loro istituzione non avrebbe avuto vita lunga, no?

Pochi giorni dalle escursioni con i loro Maestri (giorni estenuanti in cui le nostre matricole osservavano obbedientemente e con fatica i loro maestri allenarsi), le nostre ragazze furono convocate nella grande sala riservata ai loro maestri.
La sala era maestosa, un miscuglio di stili che riconoscevano e omaggiavano gli animi dei loro cinque maestri; non c’era dubbio a chi appartenesse quella reggia.

“Benvenute, Allieve.” Le salutò Xander, seguito poi dai suoi compagni
“Come mai ci avete convocate?” chiese Lòk
“Stasera tutte le matricole e i loro rispettivi Maestri si mostreranno davanti al Grande Concilio dei Viandanti ed essi pretenderanno le vostre risposte.” Rispose Azèpt
“Nessuno ci ha mai parlato di questo Concilio.”
“Risposte?”
Chiesero all’unisono Adele ed Hec.
“Il Concilio semplicemente è un organo amministrativo che serve a garantire equanimità ed equilibrio fra i Viandanti; vorranno semplicemente sapere se avete deciso di continuare con il vostro percorso formativo per essere dei veri e propri Viandanti oppure no.” Spiegò alla fine Xander
Nessuno fiatò per qualche attimo
“Se deciderete di continuare” riprese Xander “non pensate che sarà com’è stato fino ad ora. Dovrete allenarvi sul serio e non stare a guardare noi allenarci come delle civette spennacchiate."
"Farete tutto quello che vi diciamo di fare e sarete i nostri allievi in tutto e per tutto. Entrerete a far parte di questo mondo a tutti gli effetti e dovrete sforzarvi di capire per cosa ci battiamo davvero.”
Detto questo, tutte le nostre matricole abbassarono la testa.

“No.”
“Come scusa?” chiese Xander
“La mia risposta è no.” Disse sicura Adele
Xander sorrise e disse: “Non sono io a cui devi dare la risposta, poiché non faccio parte del Concilio." "Comunque, non avevo finito di parlare, abbi pazienza, Sconosciuta.” Le fece l’occhiolino
Adele roteò gli occhi e stette ad ascoltare, anche se aveva già la sua risposta a quanto pareva.
Sto roteando gli occhi mentre sto scrivendo adesso.

“Se deciderete di restare, il vostro allenamento non consisterà soltanto di prove fisiche, ma dovrete anche fare i conti con il vostro passato. Soltanto quando avrete fatto i conti con il passato potrete andare avanti nel futuro e aiutare gli altri a fare lo stesso.”
“Volete farci fare una specie di meditazione?” chiese stranita Indra
“Non è una meditazione, non del tutto almeno.” Disse Lysèq “Verrete letteralmente mandati nel vostro passato, persino anche ai tempi prima della vostra nascita chissà. Questo avverrà ogni fine settimana; per voi sembrerà di aver passato almeno un mese nel vostro passato, ma in realtà per noi saranno passati solo due giorni. Potrete interagire con chi incontrate, toccarli e abbracciarli, potrete persino combattere, ma purtroppo loro vi dimenticheranno appena ritornerete alla nostra realtà."
"Quando la settimana dopo riapparirete, sarà come se non vi avessero mai dimenticato, non preoccupatevi.”
“Sarà solo un’illusione o accadrà davvero?” chiese Hec
“Accadrà davvero.” Confermò Azèpt
Seguirono attimi di silenzio in cui nessuno sapeva più che dire o pensare.
“Non dovete dare una risposta adesso.” Li rassicurò Blake “Avete tempo fino a stasera. Nel frattempo pensate pure a cosa indossare, qualunque sia la vostra risposta dovrete essere eleganti.” Sogghignò
Xander fece un mezzo sorriso e gli diede uno scappellotto giocoso che li portò a una mini lotta tra fratelli che fece perdere loro per qualche minuto tutta quell’aria da Maestri con il bastone nel deretano che si erano costruiti.
Adorabili.
Avevano pure più di quattrocento anni, ma di sicuro in quel momento (anche fisicamente) dimostravano solo qualche anno in più di Adele.

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