13. tredici

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Alla fine Noemi aveva confessato ad Emma di aver risolto con suo fratello,e che era bastato solamente un confronto.
Le due ragazze si trovavano allo stadio,pronte per visionare la seconda amichevole della stagione.

La Juventus avrebbe affrontato il Liverpool,squadra che,devo dire,non è niente male. Sarebbe stata dura,ma non impossibile.

Kenan e Dusan partirono sin da subito titolari,mostrando ai tifosi quanto loro tengano a quel posto.
Verso il 34' minuto i tifosi del Liverpool si scaldarono,e riuscirono a trasmettere il loro calore ai giocatori in campo che segnarono a rete.
Il primo tempo si concluse con un 1-0 per la squadra Inglese.

Kenan si muoveva smanioso nello spoiatoio. Era furioso per la partita,ma soprattutto per la sua prestazione in campo.
<<Ken non stai giocando male,va bene. Capitano i giorni no>>
Miretti provò a calmarlo,ma in quel momento niente e nessuno puteva essere d'intralcio sul suo pensiero.
<<no,Fabio,cazzo! Non va niente bene. Nulla va bene. Sto giocando di merda!>>urlò,per poi scaraventare un pugno sull'armadietto difronte a lui.
<<va bene,hai ancora 10 minuti. Riprenditi,perchè se entri in campo così non so cosa tu possa combinare>>ammise Fabio con tutta sincerità. Era un po' offeso dai modi dell'amico,ma si lascia scorrere questo battibecco perché sa di che pasta è fatto il Turco.

Kenan continuò a rimuginare pesantemente sul primo tempo. Passaggi che non funzionavano,tecnica scarsa e persino la testa era da tutta un'altra parte.
Il respiro si faceva sempre più affannoso e il tempo stringeva.
Il Turco sapeva che ne stava arrivando un altro; un altro attacco di panico.
<<Dusan>>prese parola quest'ultimo,sperando di non aver usato un tono di voce troppo basso e che il suo amico lo possa aver sentito.
<<Ken. Tutto bene?>>
Yildiz ignorò la sua domanda,e proseguì con quello che voleva chiedere.
<<chiama Emma e falla venire qua>>
<<Ken,tra 7 minuti dobbiamo rientrare,io->>
<<subito>>

Dusan annuisce di fronte alla difficoltà del suo amico e decide di correre e andare a chiamare sua sorella.
I tifosi,fortunatamente, non l'avrebbero visto poichè Emma non si trovava in tribuna ma,bensì,fra i Vip.
<<Emma!>>
La Serba,quando si sentì chiamare,si girò stranita e strizzò gli occhi in cerca della figura che l'aveva chiamata.
<<Dudu? Che ci fai qua?>>
<<Ken- Kenan,ha un attacco di panico,ha detto che ti vuole>>disse,con ancora il fiatone per le scale percorse.
Emma sgranò gli occhi,ed ordinò a suo fratello di aspettarla lì in compagnia dell'amica.

La Serba percorse tutto lo Stadium nel minor tempo possibile,e appena vide Kenan seduto per terra con il respiro affannoso si strinse le spalle.
<<eccomi>>
<<203,204,205...>>
<<okey Ken,di cosa hai bisogno?>>
Il Turco la fulminò con lo sguardo.
<<a volte penso che tu sia veramente stupida>>
La ragazza si finse offesa,ma poi sorrise.
<<baciami. Adesso>>
Emma non se lo fece ripetere due volte. Un po' per far si che Kenan smettesse di soffrire,un po' perchè,in quel momento,non desiderava altro che un dolce contatto con il Turco.
<<grazie,ti a->>
"I giocatori sono pregati di rientrare in campo"
Lo spiker interruppe Kenan,che stava ancora parlando con la Serba.
<<a quanto pare devo andare,ci vediamo>>
Yildiz le riservò un sorriso stanco,per poi correre via dallo spoiatoio lasciando un bacio a fior di labbra alla ragazza,che non ha nemmeno avuto il tempo di salutarlo.

Emma rimase qualche minuto nello spoiatoio,a pensare al bacio, con due dita ferme sulle sue labbra,e alle ultime parole di Kenan che furono interrotte dallo spiker.
Che cosa stava per dire?
La ragazza non rimase troppo a lungo lì dentro,perchè venne cacciata dalla sicurezza,nonostante abbia ripetuto numerose volte chi fosse e mostrato la sua carta d'identità.

<<signorina le ripeto che non posso farla stare qua dentro>>
Emma fece un sospiro,cercando di mantenere la calma.
<e io le ripeto che sono la sorella di Dusan vlahović! Ecco>>disse,arruffando nella borsa e tirando fuori il documento.
<<vede? Emma Vlahović,nata il 3 gennaio 2006 a Belgrado,in Serbia...>>
La ragazza si bloccò,notando che il bodyguard non le stava donando alcuna attenzione.
<<signore,cavolo! Siamo a Torino non a Napoli! Stia tranquillo che non è falsa! Purtroppo sono sua sorella>>
<<signorina,non è che non ho capito chi è lei. Lo so che è vera. Ma proprio non posso farla stare qui. Anche se lei fosse la persona più importante per la Juventus,anche se fosse Del Piero,io. Non. Posso. Farla. Stare. Qui!>>
L'uomo della sicurezza sembrava aver perso le speranze.
<<Dio! Odio tutti!>>urlò Emma,per poi tirare una spallata al ragazzo e dirigendosi nuovamente verso li spalti Vip e affiancare la sua amica.

Noemi sorrise,notando lo stato abbastanza mal messo in cui era ritornata la sua amica.
<<ma dove sei stata? Hai,per caso,fatto un viaggio per il Tibet e sei tornata?>>la schernì,per poi tornare a guardare i giocatori in campo senza aspettare la risposta da parte di Emma.

Si stavano giocando i minuti di recupero,e quando la Serba notò che erano riusciti a pareggiare chiese chi fosse stato a fare gol.
<<Kenan. Ovviamente. Mi sa che gli hai dato la giusta carica>> disse Noemi con fare scherzoso,per poi fare un occhiolino all'amica.

Emma rise,contenta di essere riuscita a tirare su il morale al suo ragazzo. Al suo uomo. Vorrebbe tanto passare molto tempo della sua vita con lui e sa che potrebbe davvero accadere.

Loro due. Da soli. Contro il mondo.

Spazio autrice🌷💿💫💕

P

apapapaaaapapapapaaaaa.
E nulla,non so proprio cosa scrivere sotto questo capitolo.
Vi ringrazio infinitamente per le 1k letture💋
Vi annuncio che credo non manchino molti capitolo alla fine della storia.
5 massimo. 6 se vogliamo esagerare.

Voglio finirla prima dell'inizio della scuola,perchè io quest'anno andrò in prima superiore(SI,SONO 010🤚💀)e voglio cimentarmi nello studio. Il mio intento,infatti, è quello di (durante i mesi scolastici) scrivere qualche storia,pubblicando un capitolo a settimana.
Vabbè,vedremo.
Bacini

Xoxo

il filo che ci separa ||  KENANYILDIZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora