15. quindici

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7 agosto 2029

Erano ormai due giorni che Noemi mi aveva raggiunto a Torino. Alla fine scelse di continuare a studiare a Bologna, evitando il trasferimento e continuando a stare a fianco alla sua famiglia.

<<quindi l'hai rivisto?>>domandò Noemi, portando un altro nigiri alla bocca.
Le due si trovavano in una ristorante Giapponese, il preferito dalle ragazze.
<<già, e sai cosa ha avuto in coraggio di dire?>>domandò retorica la Serba.
<<cosa?>>.
<<beh, chi l'avrebbe mai detto -ripetè sciommiottando il Turco- dopo che io avevo detto che mi ero laureata>>concluse, alzando un sopracciglio.
<<seria? Mamma mia, questo non ce la fa>>.

Già, eppure Emma non riusciva a non pensare a lui.

<<ti piace ancora?>>chiese la Bolognese, spezzando il silenzio che sie era creato.
Emma deglutì.
<<mi piace? -domandò- io lo amo ancora>>ammise a se stessa, più che a Noemi.
Perchè quella era la verità, e lei non se ne era ancora resa conto.

Forse perchè non voleva ammetterlo a se stessa, o forse perchè non voleva ammetterlo a lui.

Che cosa avrebbe dovuto fare? Andare da lui a pregare il suo perdono per una cosa che lui stesso aveva creato?

Si ricorda ancora perfettamente quel pomeriggio di quattro anni fa in cui si lasciarono.

<<Kenan io non parto. Non posso lasciarti>>ammise lei, iniziando a lasciar scorrere le lacrime sul suo viso.

<<si invece. Tu inseguirai il tuo sogno e partirai. E io ti starò accanto. Mi hai capito, amore?>>ripetè Kenan, avvicinandosi al viso della ragazza.

<<no Ken. Io non ti lascio. Non è più il mio sogno, non ho più tredici anni>>.

<<Emma mi stai facendo incazzare, te lo giuro>>ammise lui con fare duro.

<<smettila! Scelgo io cosa farmene della mia vita>>.

<<ma tu lo stai facendo per me! Ed io non voglio che tu lo faccia per me>>continuò sull'orlo di una crisi isterica.

<<dio Kenan! Perchè non capisci? Sono cresciuta>>.

<<che cosa c'entra? Era il tuo sogno fino a qualche mese fa>>.

Emma non rispose. Kenan aveva lo sguardo rivolto totalmente da un'altra parte.
Il Turco sapeva che non c'era altra soluzione.

Avrebbe spezzato il suo cuore, ma non se ne sarebbe pentito.
Perchè lo stava facendo per lei.

<<è finita>>sputò tutto d'un fiato.

<<e grazie a dio! È finita la pacchia ed hai capito che non partirò.  Gra->>.

<no, no, no! È finita tra noi! Questa relazione...>>iniziò gesticolando<<... è finita Emma. Ti lascio. Metto un punto a questa storia. Definitivo>>continuò, guadagnandosi lo sguardo perplesso della Serba.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 02 ⏰

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