N.B (sto scrivendo questo capitolo con in sottofondo Percy Jackson e gli dei dell'olimpo😝) (mio film preferito e anche libro dopo game of chaos)
4 agosto 2029
Emma si trovava sul suo volo di ritorno per l'Italia, dopo esattamente 4 anni passati in America per lo studio.
Era riuscita a prendere una triennale in economia, ed adesso stava tornando nel suo paese per salutare qualche amico.
Noemi, ad esempio, che era sempre stata al suo fianco nonostante la distanza, ma anche suo fratello, che aveva rinnovato il contratto con la Juve.Le sarebbe tanto piaciuto riuscire a salutare Chicco, ma sono ormai 4 anni che gioca nel Liverpool.
Sono cambiate molte cose da quando ha lasciato l'Italia, in generale per quanto riguarda la sua vita privata, ma anche in casa Juve molte cose hanno preso la propria via.Anche Allegri aveva lasciato, ed al suo posto era arrivato Thiago Motta, che Emma ebbe l'occasione di conoscere poco prima di partire.
Si strinse nella spalle e cercò di non riaffiorare troppi ricordi a mentre, si accosto sul finestro e chiuse gli occhi, nella speranza di arrivare sana e salva a destinazione.
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"Dusan dove sei? Sono venti minuti che ti aspetto!" Urlò Emma.
"Sono qui! Sto arrivando!" Rispose il Serbo, dall'altro capo del telefono.
"Se stai arrivando non sei qui!" Sbuffò, per poi attaccare il telefono in faccia a suo fratello.Pochi minuti dopo, la sua macchina accostò all'aeroporto di Torino.
Si due si salutarono in un caloroso abbraccio, poichè erano esattamente 4 anni, 2 mesi, e 4 giorni, che non si vedevano.<<mi sei mancato tanto>>ripetè la Serba.
<<anche tu Emmina>>disse.
<<sai, ricordo ancora la prima volta che ti sono venuto a prendere qua. Con tutte le valige, che non vedevi l'ora di rivedere i ragazzi...>>continuò, lasciando che le sue labbra si allungamento in un sorriso.
<<già, avevo 17 anni. Ora ne ho 21...>>ammise Emma, prima di lasciare un bacio sulla guancia a suo fratello e partire definitivamente verso lo Stadium.●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●
Le prime persone che Emma decise di salutare erano Locatelli e Cambiaso che, dopo tanti anni, ancora si trovavano in quella società.
<<no. Non ci posso credere>>esordì uno dei due, guardando verso la ragazza.
<<che c'è? Hai visto un altro essere dotato di vagina, invece che->>
Cambiaso si girò nella direzione in cui Manuel stava fissando.
Spalancò la bocca.
<<è uno scherzo?>>ripetè, con un sorrisino in faccia.
<<dai, abbracciatemi>>.Locatelli e Cambiaso corsero in contro alla Serba, stringendola fra le proprie braccia.
<<mamma mia quanto sei cresciuta! Quanti anni hai ora?>> domandò il maggiore.
<<ventuno>>rispose, grattandosi la testa un po' a disagio.
<<cazzo! Ti ricordo ancora mentre cercavi di conquistare il gioiellino della Juventus! Il Turco, il numero 10...>>Ecco, il discorso che Emma non avrebbe mai voluto affrontare.
<<Kenan ha preso la dieci?>>domandò scioccata, cercando di non sembrare troppo scossa dall'argomento.
<<già. Poco dopo che te ne sei andata>>ammise.
<<beh, se la merita, niente da dire. È un mini Del Piero>>continuò Andrea, per poi annunciare che sarebbe andato in spoiatoio.<<io so che cosa è successo fra voi>>.
<<lo so che lo sai, Manu>>.
<<e non te va de parlarne?>>chiese, circondano le spalle della ragazza con un braccio.
<<che senso c'ha? Ormai è andata. E sono io la cogliona che continua a starci male, dopo quattro anni. Quattro anni, Loca. Perchè ha lui non è fregato un cazzo di me, e di quello che era il mio sogno. Però, immagina, se invece lui avesse dovuto spostarsi per cambiare squadra? Che cosa avrei dovuto fare? Lasciarlo, come ha fatto lui con me?>>disse, lasciando che i suoi occhi divennero lucidi.
<<perchè lo amavi, Em. E anche lui, anzi, ti ama ancora>>.Emma fece una smorfia nel sentir dire quelle parole dal giocatore.
<<pff, mi ama ancora. Se mi amasse non lo farebbe. Non l'avrebbe fatto>>.
<<lo vedevo. Lo guardavo, come diventavano i suoi occhi ogni qual volta in cui tuo fratello di chiamava dopo gli allenamenti. Come reagiva quando il tuo nome veniva fuori. Come si atteggiava quando qualsiasi persona parlava di te. Sai, ha provato ad andare avanti e ha conosciuto una ragazza.
Quando ha scoperto che si chiamava come te, Emma, è scappato. Nel vero senso della parola. Si è rinchiuso in bagno e ha avuto un attacco di panico. Se ci fossi stata tu, saresti riuscita a calmarlo>>Le parole di Locatelli ebbero un enorme peso su Emma. Perchè era come se si sentisse in colpa? Alla fine, erano solamente gli effetti collaterali di quello che lui aveva fatto. Se non l'avesse lasciata, tutto questo non sarebbe successo.
<<non so che dire. Spero solo di non vederlo, mai più>>concluse Emma, sperando che il discorso sarebbe finito là.
<<allora mi sa che ti conviene correre>>esordì il ragazzo, sorridendo appena.
<<cosa? Perchè?>>Emma si girò, notando lo sguardo del Turco sulla sua figura. Kenan si trovava lì, in piedi, a fissarla. Non emetteva un suono.
Sembrava stanco, le occhiaie ben marcate gli circondavano gli occhi.<<io vado>>sussurò Manuel, ma la Serba rimase immobile, nonostante sentì le parole di Locatelli.
Si avvicinò a Yildiz, cercando di avere un contatto con lui.
<<ciao>>disse lui.
<<ei>>rispose.
E adesso?<<come stai? In America com'è andata?>>domandò Kenan, cercando di mantenere la calma.
Se mi avessi chiamato ogni tanto lo sapresti, pensò Emma.
<<benone, ora sono laureata>>ammise, lasciando che un sorrisetto prendesse spazio sul suo volto.
<<wow, chi l'avrebbe mai detto?>>scherzò il Turco.
<<beh, sei tu che non credevi in me>>controbattè la Serba, scatenando la risata di entrambi.<<tu invece? Mi ha detto Manu che hai preso la dieci...>>
<<già, ormai da 4 anni. Sono contento, credo di star portando rispetto e onore a questa maglia>>
Emma annuì, contenta dei successi di Kenan perchè, nonostante tutto, non avrebbe mai potuto odiarlo.<<mi sei mancata tanto>>
Quelle parole congelarono la minore, che rimase ferma sul posto.
<<non sei obbligata a dire "anche tu", visto che sono stato io a mandare tutto a puttane>>continuò, abbassando lo sguardo.
<<almeno te ne sei reso conto>>
Emma si maledì mentalmente per aver pronunciato ad alta voce quelle parole.
<<si, me ne sono accorto. Spero di rivederti in giro, ciao Emma>>
La salutò, per poi lasciare da sola la ragazza, che osservò la figura del Turco lasciare la stanza.●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●■●
So che avete aspettato troppo, ma veramente troppo, per questo capitolo, ma ho avuto una sorta di blocco dello scrittore verso questa storia. LETTERALMENTE, SOLO QUESTA, visto che ho iniziato a scriverme un'altra su Holden. (Mio marito sksksksksk)
Ho deciso che gli ultimi capitolo saranno ambientati nel futuro, spero vi piaccia.
Baci.
Xoxo
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il filo che ci separa || KENANYILDIZ
Fanfic[in corso] Quando la sorella di Dusan Vlahović ,grande giocatore della Juventus, si precipita a Torino per andare a vivere dal fratello, la sua vita cambia radicalmente. Conoscerà i nuovi membri della squadra, tra cui Kenan Yildiz:attaccante Turco c...