capitolo cinque

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 CLAIRE'S POV

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CLAIRE'S POV

<<Quindi, mi stai dicendo che Charles ti ha invitata in gelateria e non ti ha detto che si è fidanzato? Strano>> confessò Kiwi mentre beveva il suo caffè macchiato.

<<Hai ragione, è davvero assurdo. È ovvio che se un ragazzo mi chiede di prendere un gelato insieme penso che sia single e che gli interessi o sbaglio??>>
<<No, Angelelli. Hai ragione. Non capiremo che cosa gli sarà preso evidentemente>>farfugliò il secondo pilota.

<<Non so cosa pensare, davvero>> brontolai mentre fissavo il mio cappuccino.
<<Lui non reagirà bene alla scenata che hai fatto
oggi>> affermò.
<<Non mi importa di quanto gli possa rodere il culo, Kiwi. Non si può aspettare di passarla liscia come acqua distillata>> sputai.

<<Ma se lui ti piace, così non farai altro che perderlo>> strabuzzai gli occhi.
<<Pensi davvero che per un gelato, Leclerc possa piacermi? Per favore Sainz, cerco un uomo non un ragazzino. E poi il mondo ne è pieno, non ho bisogno di fare guerra con Pocahontas>> sorrisi.

"Ma per chi mi ha preso?" pensai.

<<Va bene, mi fido delle tue parole. Ci vediamo domani allora!>>
<<A domani Carlos!>>

*
<<Grazie per essere qui>> mi disse il direttore esecutivo della Ferrari, Benedetto Vigna.
<<Si figuri>>

<<Allora, Claire Maria Angelelli, giusto?>>
<<Va bene Claire>> sorrisi.

<<Ok, Claire. Allora come te la cavi con il mondo delle auto?>> mi chiese a quel punto.
<<Penso di cavarmela>>

<<Sai Claire, in questo team abbiamo davvero bisogno di qualcuno che pubblicizzi la casa costruttrice e i nostri piloti. Inoltre non vogliamo arrivare solo ai maschi, ma anche alle ragazze e ho bisogno del tuo aiuto per farsì che questo funzioni>> continuò il suo discorso.

<<E che cosa vuole che faccia? Io mi occupo dei miei bar, ho un club a MonteCarlo e non capisco come questo possa collegarsi alla formula uno>> confessai.

<<Dal suo curriculum si dice che lei abbia lavorato per Vogue, Prada, non riuscirebbe a far nulla nel tema del fashion?>>
<<Chiamerò qualche agenzia allora >> dissi per poi salutarlo e uscire da lì, a quanto pare non potevo godermi il fine estate come avrei voluto.

<<Charlotte, mi senti?>> chiamai la mia domestica appena raggiunsi il salotto con il divanetto.
<<Signorina Angelelli! C'è qualche problema?>>
"In effetti, non solo uno".
<<Ehm, Charl, ho bisogno che tu mi contatti un agenzia di Vogue, potresti telefonare mamma in queste ore? L'avrei fatto io ma son davvero molto occupata con altro>>
<<Va bene signorina, la chiamerò se avrò notizie>>
<<Perfetto, grazie>> chiusi la chiamata con un sorriso a trentadue denti.

<<Con chi eri al telefono?>> entrò Charles con uno sguardo abbastanza serio.
<<Dovrei dirlo a te?>>
Lo scrutavo con le braccia conserte. Lui aveva una posa stile Superman e aveva degli occhiali da sole che coprivano i suoi occhi azzurri.
Sembrava sereno. O così pensavo.

<<Claire, non mi è piaciuto come ti sei comportata ieri>> confessò per posizionarsi a un metro da me.
<<Se parliamo di comportamenti, neanche a me è piaciuto il tuo. Sul serio? Fidanzarti con Pocahontas e toccarmi il labbro con la scusa del gelato? Ti credevo più sveglio>> affermai con un tono tagliente.

<<Claire, questo non giustifica la scenata di ieri>>
<<Ok, allora perché non hai detto che ci siamo
visti io e te? Non c'è nulla di male, se siamo amici come dici tu>>
<<Non lo so, Claire. Ma io sono fidanzato con Alex e tu sei la figlia dell'ingegnere. Pensavo fosse ovvio che stessimo uscendo come amici>>

<<Lo era prima che tu non ti sei messo a fissarmi
per più di due minuti. Pensi che dopo questo discorso io sia una che lascia in pace le cose?>>

<<Beh, perché non dovresti?>> mi domandò avvicinandosi sempre di più.
<<Io sono Claire Angelelli. Se il karma non farà il suo dovere, allora lo farò io>> sorrisi per poi andarmene soddisfatta.

E proprio appena stessi per uscire , mi ritrovai Pocahontas.
<<Ciao>> mi disse con un sorriso spento.
Roteai gli occhi al cielo e la ignorai del tutto. Lei non era del team, quindi non mi dovevo relazione per forza con lei.

CHARLES' POV

Ero seduto a cazzeggiare col telefono, quando mi ritrovai Alex.
<<Amore, dimmi>> la salutai felice.
<<Charles perché non mi hai detto che ti sei visto con la figlia dell'ingegnere?>> domandò.

<<Pensavo non fosse così importante, dato che siamo amici e non è successo nulla tra noi due. Lei aveva bisogno di conoscere qualcuno prima di partire con noi>>

<<E quella scenata?>> mi chiese.
<<È Claire, la persona più stronza del mondo. Se lei non fa queste scenate, chi lo dovrebbe fare?>>

<<Charlie, io sono gelosa...non lo so quella ragazza non mi convince>>
<<Amore, non ti devi assolutamente preoccupare>> la tranquillizzai.

L'atteggiamento che Claire aveva avuto non mi era affatto piaciuto. Non era la Claire che stavo conoscendo perlomeno. Volevo che si instaurasse un buon rapporto con lei ed Alex e non che ci fosse del conflitto.
Ma perché aveva reagito in questo modo? Ma non mi spaventava nemmeno più di tanto questo.

Di solito ad Alex dicevo sempre tutto, perche questa volta non l'avevo fatto? Che cosa stava succedendo?

Dovrei soltanto concentrarmi sulla prossima gara che si terrà a Zandvort e io non ero uno che credeva nei miracoli.

Ma ci vorrebbe proprio un miracolo.

Ma ci vorrebbe proprio un miracolo

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