CLAIRE'S POVCamminavo avanti e indietro per la stanza per cercare di capire cosa potessi ben fare, se seguire il cuore o la mente.
<<Dovresti smettere di essere paranoica e fare le solite sceneggiate da riccona>> sbuffò Maya, sdraiata nel letto, guardandomi male.
<<Che cosa dovrei fare? Ho combinato un guaio!>>
<<Ha detto che è qui a Brooklyn, Maya. Vai da lui! Non ci vuole un genio a capirlo>>
<<Maya! È fidanzato con Pocahontas!>>affermai.
<<E sti cazzi? A me non sembra così tanto interessato a lei>> fece spallucce.Forse, Maya non riusciva davvero a capire quale fosse il problema principale o forse stava cercando solo di confortarmi, ma allo stesso tempo non mi stava aiutando.
<<Andiamo Claire! Da quando ti è mai importato di qualcosa??>> aveva ragione.Io ero Claire Angelelli, la ragazza più stronza, più raffinata, più determinata di questo mondo e mi facevo insicur per un ragazzo di formula uno che nemmeno sapeva scegliere tra me e la sua fidanzata? Assolutamente non si poteva.
<<Detesto quando hai ragione>>
<<Lo so! Forza vai!>>Mi incamminai nella speranza di non perdermi tra le strade affollate di Brooklyn e di arrivare al punto di incontro con Charles.
Intercettai la sua immagine, con degli occhiali da sole e i capelli fuori posto, che osservava le persone nella speranza di trovarmi.<<Sono qui>> affermai dietro di lui. Charles si girò e si tolse gli occhiali per guardarmi ammaliato.
<<Sei qui>> sussurrò.*
<< Quindi vuoi spiegarmi perché te ne sei andata?>> mi domandò, sorseggiando il suo caffè-latte.
<<È una storia davvero tanto complicata e passata, non so nemmeno trovare la forza per spiegarla>> farfugliai.
<<Ho tempo per ascoltare, sei letteralmente svanita per una settimana>>
<<Com'è andata a Baku?>>
<<Non cambiare discorso, piccola peste>> mi rimproverò. Aveva davvero un volto serio che quasi quasi avevo capito che non ci fosse scampo a detective Charles. Purtroppo.<<È successo sette anni fa >> posai il mio cornetto al cioccolato, sapendo che avrei dovuto cominciare a raccontare la storia.
<<Ed?>> mi spronò.
<<Non puoi incitarmi, devo avere il mio tempo per raccontarti le cose!>>
<<Si ma almeno fallo prima del gran premio di Singapore, C>>
<<Uff, d'accordo. Ero fidanzata con un ragazzo davvero molto bello e ammaliante...>>
<<Oh mio Dio, cosa sto per ascoltare?>>
<<Vuoi stare zitto o no?>>
<<Sisi, prego parti pure>>Sette anni fa
Valencia era come me la ricordavo. I suoi colori sgargianti, il sole lucente e le onde del mare mi facevano sentire veramente tutte le vibrazioni estive.
<<Ei, bellissima!>> mi richiamò Aiden.
<<Ciao anche a te!>>
<<Ho scoperto che la fidanzata di Justin, lavora ad un bar qui a Valencia! È più povera dei barboni, C. Impressionante che piaccia a quel coglione>>
<<I soliti stronzi!>>
<<Ha per caso parlato male della mia fidanzata?>> fece la sua entrata, Justin. Annuii e lui fece una smorfia, sapendo che Aiden non cambiava idea facilmente sulle ragazze.
<<È davvero molto simpatica, ed è sincera. Non ha peli sulla lingua>> si difese Justin.
<<E non ha neanche mezzo soldo>> intervenne il mio fidanzato.
<<Quando capirai che i soldi non sono tutto Aiden?>> si offese. Aiden non aveva tanta sensibilità ed era vero che era parecchio fissato sui soldi, sarà perché era il primo a spenderli per qualsiasi cosa e quindi ci dava tanto peso.<<Io voglio conoscerla>> sorrisi e Justin mi guidò al bar, facendoci sedere al bancone.
<<Ei, Maya!>> richiamò una ragazza dai capelli ricciolini, con un sorriso a trentadue denti che lasciava intravedere le fossette. Era davvero una bella ragazza e non capivo il pregiudizio di Aiden.
<<Eiiii>> sorrise, appoggiandosi al bancone per salutare il suo fidanzato.
<<Loro sono Aiden e Claire, i miei migliori amici!>>
<<Piacere, io sono Maya>> mi porse la mano
<<Claire>> ricambiai, con un sorriso.<<Quindi Maya era la fidanzata di Justin?>> mi domandò Charles, interrompendo il filo del discorso.
<<Si, è la ragazza di Brooklyn che mi ha ospitato. Io e Maya eravamo diventate inseparabili, ma ovviamente le cose dovevano andare male>>
<< Tu e Aiden vi siete lasciati?>> chiese.
<<Si, ma non è quello il punto!>> sputai. Gli raccontai, a quel punto, di quella sera, delle parole di Maya e di come Aiden avesse sempre un miliardo di debiti.Sette anni fa
<<5...4...3...2...1>> si sentì lo sparo che diede il via alla gara.
Cercai di accelerare il più possibile e di non perdere il controllo dell'auto. Dovevo vincere per Aiden.Ma non ero concentrata.
Le parole di Maya continuavano a martellarmi in testa e il mio sesto senso continuava a ricordarmi che ci fosse qualcosa che stonasse. Non capivo e forse era una delle prime volte, che avessi provato quella sensazione di paura.
Avevo tanta paura.
Il mio rivale cominciava a tamponarmi di lato, e a sfregare la sua auto contro la mia, che mi stava mandando fuori rotta. A quel punto, sbagliai.
Non ricordandomi del tunnel, lo trascinai fuori dalla pista, finché poi la sua auto non andò a sbandare contro il muro di fronte a noi.
<<Il ragazzo si è salvato, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedergli scusa. Con Aiden litigai pesantemente, perché mi diede la colpa per i suoi stupidi soldi, non curandosi della mia salute e della salute del ragazzo. Justin diede ragione ad Aiden, è l'unica che mi diede contro era stata proprio Maya, ma l'allontanai lo stesso. Avevo chiuso con le auto, non ero più intenzionata a guidare con questa velocità. Motivo per cui mi rifugiai a MonteCarlo, motivo per cui cercavo di stare lontana dal lavoro di papà. Perché non volevo stare male, ancora una volta>> le lacrime rigavano il mio volto mentre Charles restava ad ascoltarmi.
<<Non devi continuare ad annegare nel tuo passato Claire, non è così che si va avanti a vivere>>
<<Lo so>>
<<Forse, non è giunto il momento di chiudere questo dolore una volta per tutte?>>
<<E come faccio?>>
<<Finisci di mangiare, ho un'idea>> sorrise e mi strinse la mano.
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ONE SECOND
FanfictionClaire Angelelli vive con il padre a Montecarlo. Suo padre, ingegnere della ferrari di formula uno, dovrà riprendere la stagione dopo la pausa estiva. Claire è sempre stata un esplosione in tutto quello che fa: è tagliente, diretta, fredda e fin tr...