capitolo otto

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 CLAIRE'S POV

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CLAIRE'S POV

Un rumore intenso aveva interrotto il mio riposo dopo la tremenda serata di ieri. Le qualifiche sarebbero state alle 15:00 di pomeriggio e non capivo chi fosse che avesse bisogno così urgentemente di sfracassarmi le scatole alle otto del mattino.

<<Si può sapere che...Oh Mio Dio siete qui!>> urlai di felicità appena vidi Malakai e Stefan di fronte a me.
<<Charlotte ci ha chiamato dicendo di venire qui a Zandvoort, siamo venuti alla fine>> parlò Stefan, il manager di mamma.
<<Se mi date cinque minuti, mi vesto e andiamo a fare colazione>>

Ora si dava inizio ai giochi.

<<Con la tua laurea in economia, è ovvio che ti prenderebbero a fare affari con il mondo della moda, ma qual è il tuo scopo?>> mi chiese Malakai.
<<Vincere. Dimostrare che tutti possono ed essere dei fan della Ferrari>> risposi.
<<Ok, allora posso programmare uno shooting per questo pomeriggio, dopo le qualifiche>>

<<Si, in caso andassero male possiamo trovare un po' di comfort nello shooting, mi piace l'idea>>
<<Bene, allora per me invece devi firmare qui, Claire e diventeremo soci e potremo sponsorizzare la scuderia>> mi diede il contratto Stefan sulla quale firmai, avrei dovuto programmare un colloquio con Benedetto e John e tutto sarebbe andato per il meglio.

<<Ho come l'impressione che questa giornata sia andando per un buon verso! Ci vediamo dopo!>> salutai loro, pronta per ritornare in hotel dove avrei trovato i miei cari amici team.

<<Eccoti! Ti stavamo cercando!>> disse Carlos guardandomi appena entrai in hotel.
<<Ehm, sì sono qua, avrei bisogno di parlare con Vigna>> sorrisi soddisfatta. E Carlos che stava imparando a conoscermi, aveva capito che qualcosa stava cambiando nelle giornate tranquille dei piloti.

<<Che cosa stai bramando C?>> mi chiese.
<<Oh, niente. Preparati appena finisco io, te e Charles andiamo a fare shopping>> gli urlai prima di andare a parlare con Vigna.

*
<<Quindi ci vuoi dire che cosa stai architettando?>> mi domandò Carlos dopo essere uscito dal camerino vestito elegante.
<<Mmmm...la camicia bianca secondo me non ti sta bene. Secondo me dovremmo optare a nero, decisamente!>> ignorai la sua richiesta.

<<Ha ragione Carlos, perché ci stai facendo provare tutti questi vestiti?>> intervenne Leclerc.
<<Oh e va bene! Avrete uno shooting dopo le qualifiche, dobbiamo risaltare la figura della Ferrari e per quello che sto architettando con Vigna, non vi riguarda. Per fortuna avete una donna che è ufficialmente parte del team!>> spiegai.
<<Va bene, mi fido di te solo perché sei la figlia di Angelelli e sei nostra complice, quindi non avresti modo di ritorcerci contro, C>> disse Carlos e io roteai gli occhi al cielo per quanta stupidità.
<<Fidati di me>> guardai le mie unghie perfette che avevano cominciato a rovinarsi. "Dovrei chiamare l'estetista".

<<Va tutto bene?>> mi risvegliò dai miei pensieri Charles.
Non avevamo avuto modo di parlare di ieri e mi ero completamente dimenticata di rimuginarci sopra dal momento che ero stata occupata con Stefan e Malakai.
<<Tutto apposto, tu?>> si sedette di fianco a me.
<<Non lo so, Claire. Sono davvero molto confuso>>

<<Riguardo a cosa?>> gli chiesi prima di essere interrotta da Carlos che non trovava l'outfit giusto.
<<Prova a cercarne uno della tua taglia, quello è troppo largo!>> gli risposi.
<<Invece no, sceglierò un outfit che piace a me!>> se ne andò alla ricerca dell'abito giusto.

<<Riguardo ai miei sentimenti per Alex, non credo di provare più lo stesso che provavo prima>> confessò e il mio cuore perse un battito.
<<C-che cosa è cambiato?>>

<<Sono cambiato io e poi è cambiata la mia vita da quando ci sei tu>> ammise e il mio cuore aveva cominciato ad avere delle aritmie assurde.
<<Forse hai bisogno di schiarirti le idee, sono sicura che troverai la risposta giusta>> sorrisi.

<<Ecco, ci sono. Un outfit sportivo è quello che fa al caso mio e di Charles!>> sbuffai quando Carlos venne con delle maglie termiche aderenti e dei pantaloni da tuta.
<<È davvero assurdo!>> brontolai.
<<Io sono d'accordo con Chili>> ribattè il monegasco.

<<Fate sul serio????????>>
<<Si, C. Facciamo davvero sul serio>>
<<Vi odio>> sputai prima di andare verso la cassa.

*
Le qualifiche non erano andate come speravamo.
Lando Norris aveva preso la pole position e noi eravamo finiti decisamente in basso, perciò sarebbe stata dura durante il gran premio.

<<Avete fatto del vostro meglio, insomma>> formulai quelle parole per incoraggiarli e consolarli.
<<Si dai, domani sarà un altro giorno>> sorrise Charles.
<<Adesso però dovete andare a vestirvi, c'è uno shooting che vi attende>> ricambiai il sorriso e loro si incamminarono nella direszione degli spogliatoi, mentre io avevo raggiunto la sala di ritrovo dove c'erano altri piloti e altri direttori esecutivi.

<<Claire, giusto?>> si avvicinò il direttore esecutivo della Mercedes.
<<Si sono io>> sorrisi.
Totò aveva catturato l'attenzione di tutti colori presenti nella sala, persino mio padre era curioso di sapere cosa avesse da dirmi il lupo cattivo.

<<Beh, ora che sei entrata ufficialmente nel team della formula uno, dovrai affrontare un corso per capirci qualcosa di aiuto>> affermò, facendo calare il silenzio. Alcuni chiacchieravano come se fosse uno scherzo mentre altri erano scioccati.

<<Tesoro, guido una Ferrari, pensi davvero che io sia una incompetente?>> risposi a quel punto lasciando tutti sconvolti.
<<No certo, non ho detto questo. Era solo un consiglio>>

<<Non siamo amici, i consigli tienili per quelli
del tuo team>>
<<Ma con chi pensi di star parlando, ragazzina?>>
<<Con qualcuno che non si sa vestire. Il blu con il nero, sul serio?>> gli dissi.
<<Ho uno shooting a cui pensare, stammi bene Totò!>> continuai per poi andarmene via soddisfatta.

Ebbene sì, 1-0 per Angelelli.

Ebbene sì, 1-0 per Angelelli

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