capitolo quindici

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CLAIRE'S POV

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CLAIRE'S POV

Charles aveva vinto a Monza. Lo vidi su tutti i social e anche in televisione. Ero contenta per lui, sebbene una parte di me volva festeggiare con tutto il team per la vittoria.
<<Non ho ancora capito perché tu sia qui>> disse mia sorella Blake, appena mi sedetti per colazione.
<<Chiamala detox>>
<<Se lo dici tu>> alzó gli occhi al cielo, ma non me ne curai granché. Blake era abbastanza insopportabile, motivo per cui ci scambiavamo tre parole in croce.
<<Blake, cerca di essere cortese con tua sorella. Ad ogni modo Parigi ti farà bene>> sottolineó mamma.
<<Si, ma non penso che rimarrò qui a lungo ancora. Volevo visitare il mio bar e avevo bisogno di andare a NewYork>> sorseggiai il mio caffè.
<<A NewYork?>> domandò mio fratello Chuck.
<<Ehm...si>>
<<Come mai tesoro? Pensavo non avessi piu motivazioni per andare a Manhattan>> chiese mamma, leggendo la rivista,
<<Infatti, vado a Brooklyn...a trovare Maya>> affermai e lo sguardo dei presenti era piuttosto sconcertato.
<<Quella senzatetto? Fai sul serio!>> esclamò mia sorella, come se non avessi saputo che fosse fidanzata con Justin, l'ex di Maya.
<<Ho bisogno di parlare con lei, è urgente>> formulai.

Alla mia famiglia, Maya non era mia piaciuta per via del conto beneficiario dei suoi genitori, ma io andavo aldilà di ciò. Maya era leggera, acculturata e soprattutto vera come me.
Avevamo in comune l'idea di essere due stronze, ci capivamo e nonostante tutto, accettavamo essere così unite.
Questo ovviamente prima di smettere di essere amiche e di separarci.
Ci eravamo già allontanate per via di quella sera, ma successivamente ciò che avesse decretato la fine della nostra amicizia fu il tradimento tra Blake e Justin.

<<Se hai questa necessità >> tralasciò mia madre.
<<Andiamo a fare un giro?>> mi domandò Chuck e io annuii.

*
Io e Chuck avevamo trascorso la giornata in centro a Parigi, avevamo preso dei piatti tipici francesi e avevamo fatto un sacco di foto. Mio fratello era sempre stato presente per me, nonostante vivessimo in due paesi diversi, certe volte dicevo che fosse meglio per me. Se avessi scelto di vivere con Chuck e Blake, probabilmente sarei diventata peggio di quello che sono ora.
Loro sapevamo che ero diversa da loro e che sotto sotto ero proprio un cuore d'oro, ma lo nascondevo perché sapevo che in questo mondo non c'era posto per persone buone.

Ma avevo sbagliato nuovamente, perché mi ero comportata male anche con le persone che non se lo meritavano affatto e mi riferivo a Maya, mi riferivo a papà e a Charles.
Avevo sentito una fitta al cuore non poter vedere Carlos aprire il regalo che gli avessi fatto o la vittoria di Charles. Mi sentivo una merda.
Avevo bisogno di andare a Parigi perché mi sarei ricordata di quanto non sono mai stata compatibile con i miei fratelli e che forse, era meglio stare a MonteCarlo.

I due giorni a Parigi passarono alla svelta e così presi il volo per NewYork. Con il tempo le cose che mi legavano a Maya erano svanite nel vuoto ma pur sempre cercavo di ricordarmi a tratti ciò che le piacesse e ciò che potesse fare. Maya amava studiare e sapevo che sarebbe riuscita a ripagare i suoi ed essere soddisfatta di se stessa con le sue forze.

<<Mi scusi qui per caso studia un certo Michael Valentine?>> domandai alla segreteria della scuola superiore.
<<Ehm...si, ha bisogno di parlare con lui?>>
<<Oh, si, grazie >> dopo vari minuti, un certo ragazzo col ciuffo biondo e dei vestiti larghi, si palesò di fronte a me.

Michael era, ovviamente, cresciuto dall'ultima volta che me lo ricordavo. Aveva un fisico più atletico e delle linee sorprendenti sul volto.Era diventato un adolescente ed era davvero un bel ragazzo. Maya era sempre assomigliata al padre, i suoi capelli castani e la carnagione olivastra la differenziavano rispetto agli altri due fratelli, che assomigliavano invece alla madre.

<<Perche ho come l'impressione di conoscerti?>> spezzò il silenzio con fare scocciato.
<<Micheal, sono Claire>> affermai.
<<Che ci fai qui?>>
<<Cercavo Maya, ma non so dove trovarla effettivamente. Sono passati ben cinque anni da quando non la vedo>>
<<Maya ha ottenuto una borsa di studio all'Università di NewYork>>
<<E che cosa studia?>>
<<Crimonologia>> disse e rimasi scioccata, alla fine ce l'aveva sul serio fatta a entrare in quella università.
<<Ti va di venire con me a trovarla?>>
<<Mi faresti sul serio saltare scuola?>>
<<Come se tu avessi mai studiato nella tua vita>> mi diede corda e ci incamminammo con un trasporto per recarci alla università di Maya.

Nel corso del tragitto, Michael mi aveva raccontato di come in questi anni le cose erano diventate piuttosto complicate per la sua famiglia, tanto che non sapevano se riuscivano a trovare soldi per sfamarsi. Per quanto potesse dispiacermi, sapevo che non potevo comprendere questo tipo di difficoltà visto che vivevo proprio in un'altra sponda di vita. E di solito era raro che vite così estreme potessero incontrarsi in maniera così facile.

<<Salve, stiamo cercando Mayara Valentine>>
<<Sala 34, dovrebbe essere in pausa >> ringraziai e cercai di orientarmi tra tutti quei allievi.
<<Eccoti!>> urlò Michael, indicando la figura di una ragazza con delle ciocche boccolose castane e degli occhi nocciola.
<<Ci vedo bene o per caso è Claire Angelelli?>> sentii di nuovo la sua voce e instintivamente sorrisi.

<<Ciao Maya>>

Spazio autrice: In questa storia i personaggi subiranno un cambiamento interiore, come già vedete Claire non è la stessa del primo capitolo

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Spazio autrice:
In questa storia i personaggi subiranno un cambiamento interiore, come già vedete Claire non è la stessa del primo capitolo.
Ad ogni modo, alla luce di tutto arriveranno nuove consapevolezze.
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Al prossimo capitolo 💋💋

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