⚠️ la storia argomenti delicati come disturbi alimentari. ⚠️
"Quanto volte ho indugiato sulla dolcezza, tutto purchè consolasse il mio cuore."
-Sunny
Il tempo presto cambia.
L'aria si fa calda, ospitale, e un odore dolciastro impregna le narici sensibili.
La curiosità di tale cambiamento mi spinge a uscire dal mio covo, il rifiuto di una notte, per immergermi nella Foresta delle Delizie, così chiamata dal cartello pastello decorato in glassa davanti alla mia porta d'uscita.
In effetti, sembra che il nome gli calzi a pennello.Il freddo che prima scuoteva l'anima adesso è stato sostituito da un calore omogeneo, e l'odore di zucchero permane nell'aria, portando lo stomaco a brontolare. Al ricordo del cibo, del loro gusto e di quanto ami il cioccolato.
La foresta è di varie tonalità di colori: tronchi marroni, piccoli funghi rosa, fiori rossi e lucciole gialle.Un'atmosfera notturna, ma accogliente.
Scopro presto che qualsiasi cosa nella foresta è commestibile, vari profumi che riesco a ricordare come familiari: vaniglia, cioccolato, crema, fragola, ciliegia. Ma niente ha un aspetto comune. I tronchi sono di cioccolato fondente, le foglie odorano di mela verde, ma non ricordano la forma tondeggiante.I fiori rossi odorano di ciliegie, i funghi rosa di fragole; a quel punto sono pronta ad annusare anche le lucciole. Rimango delusa nel constatare che non portano alcun odore.
Ma in fondo si chiama "Foresta delle Delizie", non "Foresta degli Animali".
L'atmosfera notturna offusca la vista avida di dettagli, curiosità e scoperta. Eppure, le piccole lucciole sparse abbondantemente nello spazio portano una candida luce calda a illuminare quello che sembra una semplice foresta, una di quelle magiche.Mi avvicino al cartello con il suo nome scritto sopra e lo accarezzo come feci con il precedente. La nuova sfida compare fatta di glassa e frutta.
"La terza sfida sta per iniziare.
Essa è difficile da superare.
Il cibo consola l'anima di chi il corpo vuole cambiare.
Ma attenta a non indugiare!
L'assaggio gioia porta, ma non sempre vera, spesso torta."Ps: "La serpe ragione ha, la volpe perdere dovrà.
Insicurezza rischi porta, e l'errore non ti conforta."Sospira rassegnata; ogni volta si fanno più complesse e con esse sembra aumentare la difficoltà della sfida stessa.
All'ultima avevo rischiato il congelamento; adesso, cosa, un'indigestione?
Cammino tra l'erba alta in pensiero:
<<Posso comunque mangiare? Non so neanche se ho uno stomaco.>> La sensazione della vegetazione sulla pelle è zuccherina e appiccicosa, come se il calore squagliasse i dolciumi.Un senso di disagio mi pervade; sembra di vivere in una fiaba, in una di quelle piena di zucchero, per eliminarne l'amarezza che si cela sotto.
Fu allora che intravidi due anime.
La prima è più piccola, brilla di una luce rosea, simile a una pesca. Si sporge il più possibile verso i frutti dell'albero, che somigliano a delle pigne, ma immagino abbiano sapore diverso.
La seconda, più grande, raccoglie fiori e funghi di varie tonalità tra le braccia; la luce celeste illumina la notte come due stelle luminose.Mi nascondo in attesa, curiosa e allo stesso tempo tesa. Mi metto ad osservare.
Quando riescono a raggruppare un bel gruzzolo, si siedono e iniziano a mangiare il cibo raccolto.
Nulla di strano, se non avessi provato un brivido lungo la schiena.
Pesca dà il primo morso alla pigna, e le successive finiscono velocemente nella sua bocca, come se fosse affamata da una vita e non riuscisse a saziarsi.
Celeste inizia con il togliere i petali uno ad uno, a stringerli, tirarli, mordicchiarli; li annusa, li mastica e, una volta resi una polpa, li sputta.
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Rancore.
FantasyStoria d'amore fantasy. Perché per quanto Cielo e Luna siano destinati ad incontrarsi il loro è il momento di una notte. La prolungata vicinanza causerebbe catastrofi nell' equilibrio del mondo, ed è per questo che i figli della Luna e le figlie del...