Capitolo 23

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Quella sera ci sarebbe stata la festa organizzata da Baekhyun che si sarebbe tenuta in un ristorante di lusso a Seoul.

<Yoon! Hai visto che ore sono?!> Disse Vincenzo alzando la voce.

Yoongi era davanti allo specchio e con una mano si stava sistemando la cravatta mentre con l'altra aggiustava i capelli con il gel.

<Un attimo!> Gridò lui di risposta.

Poco dopo, Yoongi arrivò. Notando suo fratello fissare nel vuoto, gli sventolò davanti agli occhi la colonia da uomo.

<Tieni, cosi farai colpo su Chaeyoung> disse ridacchiando il minore.

<Vaffanculo> disse Vincenzo
ricomponedosi.

Prese la colonia e mentre se la spruzzò un quasi impercettibile sorrisetto comparve sulle sue labbra.
Dopodiché uscirono di casa e si diressero verso il luogo della festa.

Anche Jimin stava uscendo, doveva passare a prendere Chaeyoung.

"Okay Jimin. Puoi farcela. Sono solamente 10 metri e raggiungerai la macchina. Non devi cadere o il completo si sporcherà" si ripeté tra sé e sé.

Cautamente posò un piede dopo l'altro, fino a raggiungere l'auto.
Soddisfatto, si aggiustò i capelli davanti lo specchietto e, mettendo in moto la macchina, iniziò a cantare.

Poco dopo, arrivò sotto casa di Chaeyoung, la quale aveva appena varcato la porta.
Indossava un abito giallo che le donava moltissimo. Al collo portava un collanina dorata, mentre i capelli erano raccolti in uno chignon, che lasciavano la vista aperta sul collo, mentre davanti, due ciocche mosse le ricadevano ai lati del viso.

<Wow chae, farai strage stasera!> Disse Jimin ridacchiando.

<Ma dai> rispose lei, entrando in macchina. Girò la testa dal lato del finestrino e arrossì leggermente, sapendo perfettamente su chi avrebbe voluto fare colpo quella sera.

[...]

La serata stava procedendo bene, tra risate e battute tutti erano più rilassati e sembravano aver dimenticato di essere nel bel mezzo di una battaglia con una gang rivale.
Ad un tratto però, Yoongi s'incupì.

<Hey Jimin, esco un attimo fuori>

Jimin stava sorseggiando un drink e prima ancora che potesse rispondere, Yoongi aveva già oltrepassato la porta d'uscita.

*Pov Yoongi*

Appena uscito, dalla tasca dei pantaloni estrassi un pacchetto di sigarette e un accendino. Tirai fuori una sigaretta e l'accesi, portandomela alle labbra.

Quando ero stressato, in ansia o semplicemente anche quando pensavo troppo, fumavo.

Quando ero più giovane, ai tempi del liceo, non facevo altro che far del male a me stesso. Era l'unica cosa che riusciva a distrarmi e a darmi sollievo dopo aver subito atti dopo atti di bullismo a scuola, tutti i giorni.

Quando poi, non riuscendo a trovare lavoro, Vincenzo mi presentó agli Exo e smisi, rendendomi conto che non aveva senso continuare a farmi del male da solo, così iniziai a fumare. Per fortuna, Vincenzo mi aiutò a non farlo diventare un vizio.

Troppi pensieri adesso mi vagavano in testa e avevo bisogno di distrarmi, così, aspirai il fumo e poco dopo lo rilasciai con un sospiro. Qulle ultime settimane erano state parecchio stressanti per me, e, anche se la festa mi stava facendo rilassare, avevo comunque bisogno di stare un po' da solo con me stesso.

Stavo osservando le macchine che passavano, quando sentii un rumore provenire dal retro del locale. Pensai che si potesse trattare di un gatto randagio che, nel frugare tra i rifiuti, aveva rovesciato qualcosa, così, lasciai perdere. Passarono una ventina di secondi quando udii un altro rumore, questa volta era come se qualcosa di metallico o di acciaio fosse stato estratto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07 ⏰

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