Aura si stava toccando leggermente sopra la biancheria leggera, mentre l'aria fresca della mattina entrava dalla finestra e le irrigidiva i piccoli capezzoli sotto la tunica semitrasparente che portava, il tessuto leggero le si muoveva addosso spinto dalla brezza, senza quasi toccarla, sfregandola solo leggermente ma abbastanza da farla fremere.
Aveva già tutto pronto, doveva provare le sensazioni di quel sogno, quel sogno si, ci sarebbe riuscita ora doveva solo aspettare.
Ecco ora lo sentiva, una piccola macchiolina iniziava a trapelare dalle mutandine e le inumidiva il dito sottile, fece un piccolo assaggio leccandosi dolcemente il polpastrello prima di inserirsi anche il secondo dito in bocca, li succhiò fino alle nocche della mano candida e liscia, bene in fondo fino ad avere un piccolo spasmo che la fece sbavare, ora erano abbastanza bagnate per poter entrare dentro di lei una seconda volta, le strasse con calma dalla bocca e mentre le dita si avvicinavano verso il basso stesero dalle sue labbra alla sua veste, un filo chiaro di saliva, che brillò alla luce del mattino, adagiandosi nella scollatura del sodo e giovane seno.
L'aria era pervasa da un dolce profumo e dai gemiti di Aura, ormai in ginocchio sul letto, cavalcava la sua mano destra le dita guizzavano dentro e fuori dalla sua stretta fessura, mentre la sinistra le stringeva forte i capezzoli, tirandoli, facendola bagnare ancora di più, mentre sotto, la mano e le cosce erano fradice, lisce e rigate piccoli rigagnoli densi e gocce che le coprivano interamente, fin quasi al ginocchio.
-"Ah, ah, oh ecco, ci sono... Ah"
Le sue dita nella sua figa facevano un rumore che lei adorava e che diventava sempre più "bagnato" ,
-"Oh si, sii, ah ah ancora un po'..." strinse ancora più forte il capezzolo desto, fino a lacrimare, un altro spasmo le rilasciò altro liquido limpido,
-"Oh sono al massimo... Ora vengo, ora vengo, Ora VE.."
Toc Toc Toc, fece la pesante porta distraendola, "per un pelo" pensò "se fossi venuta così, ora non riuscirei nemmeno a camminare alla porta" calmò il fiatone, si ricompose e con voce tremante e incerta disse
-"S-sI, a-a arrivo s-subito, un se-secondo", prese di fretta la mutandine fradicie ai piedi del letto, fece per infilarsele ma le venne un'idea, "tu mi rovini l'orgasmo...
(cosa che non le dispiaceva...) e io mi porto l'orgasmo con me" prese un paio di palline oro collegate da un piccolo filo, si infilò velocemente le soffici dita di nuovo dentro, ne strasse un po' di fluido, inumidí le palline e le infilò rapidamente nella vagina, erano entrate cosí in fretta che pensò - "Questa volta mi sono proprio trattata bene..." e sogghignò felice.
Stava raggiungendo la porta, in fondo alla sala, appena dietro al suo letto, ma quei pochi passi la fecero grondare ancora, e per poco non venne davanti alla porta rivelando il suo piccolo segreto alla figura che la stava aspettando dilà, si ricompose i neri e folti capelli di fronte allo specchio alla sua destra, fece un sospiro, strinse le palline e aprì, era Sahafa.Sahafa era una venere dalla pelle scura profumata e lucida, un poco più alta di Aura, ma la folta chioma riccia la faceva sembrare ancora più alta, portava un vestito verde che ne mostrava le forme statuarie, bracciali d'oro sulle braccia, gli occhi sensuali, vispi e intelligenti erano verdi come le chiome degli alberi investiti dalla luce del sole, minuta e agile, stava sulla soglia, le braccia dietro la schiena, col fare colpevole di una monella, giocherellando con le dita dei propri piedini scalzi sullo zerbino, guardandosi in torno.
-"Oh ecco la piccola Aura, ben svegliata, ho interrotto qualcosa? " E continuò a ciondolare come una monella che colta sul fatto fingeva di non sapere
-" Ah ah ah, spiritosa, pensavo fossi la tutrice" la tutrice é come una madre, unica figura di riferimento, é una venere più anziana che aiuta le giovani veneri nate dai fiori ad ambientarsi e a comportarsi, dato che le veneri nate dai fiori escono già sviluppate distinguere quelle più vecchie da quelle giovani é impossibile per un occhio esterno, dato che non invecchiano né modificano il loro corpo nel tempo, anche se i corpi variano molto da venere a venere
-"Sono 3 giorni che cerco di evitarla... dovrai venire alla cerimonia, bla bla, é un momento storico bla bla, é il nostro primo incontro con lo spazio esterno bla bla bla, non voglio andarci non mi importa e poi mettermi in ghingheri fingere che mi stia divertendo, no, ho abbastanza cose da fare qui in casa" Sahafa la guardò negli occhi neri ma questa volta non piú con fare da monella, aveva lo sguardo di un felino a caccia, sogghignò
-"E questi impegni sarebbero venire ad aprire la porta gocciolando come una piccola nuvoletta pronta a scatenare il diluvio? " guardò verso il basso in mezzo alle gambe di Aura, e lei la seguí con lo sguardo, nella fretta aveva scordato le mutandine, e lo spasmo di prima aveva liberato altro liquido, la sua piccola vagina satura aveva lasciando andare svariate gocce sull'interno del piede e in mezzo alle gambe, si affrettò a muoverli, cercando di asciugare tutto frettolosamente con i piedi
- "Beh si e allora? Non è colpa mia, lo stress della cerimonia e lo strano sogno che ho fatto questa notte, merda che sogno, non sono mai stata così eccitata alla mattina presto, mi serviva un momento per me..." Sahafa la guardò ancora più intensamente
-"Ma a quanto pare sono arrivata troppo presto, dov'eri rimasta? Ah già, eri a, sto venendo ooh sto venendo, sapevo che se non ti avessi fermata saresti collassata a letto e non mi avresti più aperto, e poi..." repentina ma delicata le infilò una mano sotto la leggera camicia da notte, prendendo il cordino fradicio e tirando, Aura non fece in tempo a stringere che le palline erano ormai fuggite da dentro di lei
-"Aah, ehi ridammele! " le due sferette dorate ora ciondolavano nella mano di Sahafa che le contemplava lasciva
-"Che sporcacciona, cosa direbbe la nostra tutrice? " leccò via dalle palline una parte abbondante di lìquido tenendoselo per un attimo sulla lingua, poi fulminea come con le sferette, iniziò a baciarla appassionatamente mentre con la mano stuzzicava il clitoride di Aura sotto la veste, stava per venire
- "Aspetta ferma, lo so che mi vorresti scopare, ma non ho molto tempo ormai, la tutrice potrebbe arrivare e il sogno di questa notte potrebbe avermi dato un'idea per unire utile e dilettevole... "
-"Va avanti e spiegami questo maledetto sogno" rispose la venere riccia stizzita
-"Io a che ti servo? Perché mi hai fatta venire qui cosí presto? E senza neppure avere la decenza scoparmi!" -"Questa notte ho sognato una strana creatura, molto simile a noi, ma senza tette, con la faccia pelosa sulla mandibola e per di più senza gattina, al suo posto invece era posizionato come uno strap-on, ma sembrava proprio far parte di quell'essere, non era allacciato o cazzate varie, era proprio suo! E questo essere alto è muscoloso mi prendeva, stringendomi forte il collo, mentre nel sogno sentivo polsi e caviglie bloccate, non potevo respingerlo ne combatterlo, quell'essere mi aveva presa interamente, senza darmi via di fuga, mi prendeva per i capelli e mi portava in giro a quattro zampe, mentre mi sculacciava così forte da farmi rizzare i capelli, e mi scopava , oh Sahafa, quanto mi scopava! E più mi scopava più mi sentivo stretta e legata" Sahafa ora ascoltava intrigata -"Quindi mi sono svegliata e ho avuto un'idea, dato che devo saltare la cerimonia e volevo provare queste nuove sensazioni, ho pensato, perché non chiamare la mia cara sorella Sahafa e visto che lei conosce così bene le piante del nostro pianeta, farmi accompagnare dove ci sono le liane stringenti sulla collina?" Sahafa ora era perplessa e faticava a capire
-"Quindi vuoi che ti accompagni sopra la collina per studiare le piante? Ti servo a questo?"
-"Ma nooo" rispose Aura
-"Mi servi tu per legarmi nella foresta! Tagliare le liane in giusta misura, in modo da tenermi forte inginocchiata fra due alberi, e poi venirmi a salvare finita la cerimonia, così potrò dire di esser caduta fra le liane stringenti mentre giravo per il bosco e di non esser potuta venire, in fondo non è tutta una bugia... e nel mentre provare a sentire la stessa sensazione di questa notte, questo sesso nuovo diverso ed eccitante, venire e venire senza potersi controllare, alla fine vedrò lo stesso la Grande casa da lassú" Sahafa ora era più eccitata che mai e si strofinava delicatamente sopra al vestito la piccola fessurina scura
-"Intrigante, mi piace, lascerò provare a te per prima, alla nostra esperta di nuove sensazioni, e poi verrò a liberarti, ma voglio almeno due orgasmi per questa faccenda, andata e ritorno" Rise allegramente
-"Le liane stringenti fanno al caso tuo, tagliate della lunghezza giusta ti bloccheranno in posizione e diventeranno dure come corteccia, e si mi toccherà proprio venirti a salvare, sono impossibili da slegare da soli dopo l'indurimento, sempre se non mi dimentico dove ti ho lasciata" e rise di nuovo, la cosa la incuriosiva ma la trovava anche molto buffa, Aura proseguí
-"E va bene avrai i tuoi orgasmi... Venale che non sei altro" la scherní
-"Ma il primo lo avrai solo dopo avermi legata"
-"E come pensi di fare?" le rispose subito Sahafa impaziente di ritirare il suo premio
-"Tranquilla avrò la bocca libera... Ora però mi voglio preparare per bene, iniziamo subito, ho già tutto pronto" da una sacca marrone al lato della porta estrasse una piccola corda e una piú lunga doppie e le porse a Sahafa, si guardò in torno e si sfilò interamente la tunica leggera da notte, lasciandosi addosso solo i bracciali d'oro, comuni fra le veneri che non usavano altro come accessorio, nemmeno le scarpe, si voltò e mise le mani dietro la schiena, - "Ora voglio che mi leghi strette le mani" Sahafa eseguí con un fare tra il curioso e il dubbioso, un po' incerta con la corda, Aura iniziava a sentire quella sensazione, si quella del sogno, mentre Sahafa completava il tutto con un bel nodo resistente
-"Ecco, la piccola é andata, e quella lunga?" Aura si rigirò, mostrando i seni sodi e tondi esposti alla brezza, i suoi capezzoli erano diventati piccoli e turgidi, scoprendo la sua l'eccitazione, si inginocchiò, appoggiando il morbido sedere sulle gambe serrate, mostrando dietro di sé solo le piante dei piedi
-"Ora la seconda, devi legarmela intorno al collo, sarà il mio collare, e con quello mi guiderai sulla collina" guardò Sahafa dal basso all'alto, ed é strasse la lingua
-"Adesso sputami in bocca, oggi non devi rispettarmi, voglio che mi umili mentre saliamo" Sahafa eseguí, aggiungendo due piccoli schiaffetti e le strinse la corda intorno al collo, abbastanza da stringere senza soffocata, e ne tenne un bel pezzo come guinzaglio, poi si mise sopra di lei e le sputò nuovamente sulla lingua, Aura retrasse la lingua, ingoiò e rispose
-"Mmmmh, grazie padrona Sahafa, ti ricompenserò sulla collina" Sahafa iniziava a sentire le mutandine sempre più bagnate e la cosa iniziava a piacergli
-"Non lo metto in dubbio o ti punirò" fece con fare serio prima di abbassarsi e toccare dolcemente fra le gambe la sua sorellina, che ora era al suo comando sempre più bagnata, quel piccolo tocco fece fremere Aura
-"Ancora due cose mancano, guarda nella sacca lì di fianco, dovresti trovare delle pinze per tuniche, e un Plug" Sahafa si rialzò e iniziò a cercare, nella sacca vi erano anche, oltre a pinzette e plug, un vibratore dalla testa rotonda, un palo telescopico con montato un grosso dildo in cima e un altro dildo più piccolo, con un foro passante da lato a lato, dove in mezzo era infilata una cordicina, si domandò se tutto facesse parte del piano di Aura, quando si voltò di nuovo verso la sorella, questa stava con la faccia girata di lato schiacciata sul pavimento, il sedere rivolto al cielo mentre con le dita delle mani legate mostrava il suo secondo buco, con voce già ansimante disse
-"Ti prego Padrona Sahafa, punisci il mio piccolo culo..." Sahafa le prese una coscia, e con le unghie ben piantate andò fino al gluteo che schiaffeggiò sonoramente, lasciando sulla pelle bianco latte l'impronta della sua mano
-"Questa troia allora vuole qualcosa nel suo piccolo culo..." disse con fare altezzoso
-"E pretende che io usi questo misero piccolo Plug? Non sei stata molto coraggiosa nella scelta... No no, credo che al tuo culo serva qualcosa di più sostanzioso" Aura con la faccia premuta sul pavimento rispose
-"Quello che la mia padrona desidera..." Sahafa che conosceva la casa la lasciò sull'entrata con la porta aperta e questo fece eccitare Aura ancora di più, se l'avessero scoperta chi sa cosa avreppero pensato di lei le altre veneri, sapevano che sperimentava e studiava nuovi modi per venire meglio più a lungo e intensamente, ma questa cosa, sicuramente le sarebbe apparsa strana e forse le avrebbero fatto una bella ramanzina in consiglio, sui pericoli di stare tutto il giorno a masturbarsi e a fare sesso con le altre veneri, senza costruire o contribuire alla comunità.
Più tempo ci metteva e più era eccitata, Sahafa tornò con un grosso plug nero, il più grosso che aveva costruito Aura, sapeva che il suo ano era allenato perché erano giorni che studiava l'orgasmo prettamente anale
-"Eccomi qua piccola troia, questo si che è un plug per fare ricerca, ora leccalo bene" Aura eseguí ringraziando, mentre Sahafa con una mano prendeva dalla fradicia piccola fessurina abbastanza liquido da lubrificare completamente il piccolo buco, vi infilò un dito facendo fare un piccolo scatto avanti alla piccola Aura, sputò ancora accanto al dito, lo strasse e iniziò ad infilare il plug
-"Aahi Ah, grazie padrona merito un plug più grosso perché sono così troia, grazie per aah aaah sono solo tua, fai di me quello che vuoi padrona" il plug era entrato senza troppe cerimonie e mostrava ora solo il brillantino alla base, Sahafa la prese per i capelli e la rialzò da terra tenendola in ginocchio, le diede un altro bacio appassionato tirandole i capelli folti e disordinati si staccò e disse
-"Penso di aver capito come si gioca e cosa vuoi da me, vero piccola servetta?" E le tirò di nuovo i capelli indietro, prese le pinze e le attaccò ai piccolo capezzoli duri
-"Ah ah, uh grazie padrona Sahafa, merito che i mie capezzoli vengano torturati" Sahafa si stagliava alta sopra di lei
-"Baciami i piedi piccola troia ingrata" Aura senza fiatare si abbassò di nuovo e le baciò i piccoli piedi scuri appena sopra le dita, Sahafa sembrava proprio soddisfatta, con il collare nella mano si girò prese il resto della sacca, la mise nelle mani della sua serva e senza avvertirla iniziò a incamminarsi verso la collina verdeggiante che portava più in alto alla foresta, la piccola venere si alzò a fatica mentre la sua padrona si allontanava tirandola per il collo, ignorando il suo incespicare ora era di nuovo grondante e piccole goccie fuggivano da lei per finire sul verde prato e sulle cosce, il plug la faceva sentire pienissima, ma la sua fessurina libera da tutto bramava di essere toccata, bloccandola in un limbo, incapace di venire, il pensiero che le vedessero le irrigidiva i capezzoli rosa, facendola soffrire sotto le pinzette, non era di certo un tabú il sesso fra le veneri, ma sempre con un certo pudore la sua tutrice di sicuro non avrebbe apprezzato la scena, Sahafa la guidava altezzosa con passo spedito, ora anche lei voleva assolutamente venire.
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Slave Finders
ChickLitUn pianeta idilliaco in pace abitato da veneri immortali vive la sua epoca d'oro, mentre la Legione, si dirige verso di loro, pronta a tutto pur di ottenere ciò che cerca nella galassia, schiave, da trasformare in oggetti sessuali al loro servizio...