Casco neroTwo months and twenty days
before her memory lossNon si deve trovare una ragione a tutto.
Magari quel che stiamo facendo non sta rispecchiando a pieno quel che vorremmo fare o ciò che dovremmo fare, eppure lo facciamo.Senza nemmeno accorgercene ci ritroviamo nelle mani il cellulare, con lo schermo che ci illumina la faccia e il dito sospeso sul numero di una persona sconosciuta.
Una persona di cui non so un bel niente, oltre il nome e la sua passione per i numeri, ma che lampeggia vivace nella mia mente dall'ultima volta che l'ho vista.
Come adesso, il suo nome fa nel mio schermo.E non ho alcun cazzo di favore da chiederle, nessun bisogno della sua compagnia e nemmeno voglia di rivedermela davanti, ma questo posto mi inganna.
Vengo qui ogni volta che torno in città a mani vuote, senza aver trovato la persona che cercavo, ad osservare gli oggetti abbandonati di cui i proprietari hanno persino dimenticato l'esistenza.
Mi serve a ricordarmi che non farò la loro stessa fine.Smetto di pensarci su: serro i denti e avvio la chiamata, portandomi il cellulare all'orecchio.
Non ho un cazzo da dirle, e in realtà spero che non mi risponda, ma forse in realtà voglio solo sapere cosa sta facendo.
Forse la sua vita è di gran lunga più impegnata della mia, ma non posso dirlo dato che non so niente di lei.Al terzo squillo, in tutta la discarica parte una musica che quasi mi inquieta.
Mi volto in ogni direzione in cerca della sua provenienza, e mi acciglio confuso al pensiero che possa essere la sua suoneria.Sembra una canzone triste, forse un po' malinconica o romantica, ed io continuo ad ascoltarla mentre il cellulare mi squilla nell'orecchio.
Take my hand, take my whole life too, for I can't help falling in love with you.La ghiaia scricchiola sotto le mie scarpe, mentre a passo svelto supero un cumulo informe di oggetti abbandonati e la musica si fa sempre più nitida e alta.
Mi sto avvicinando.Giro su me stesso, parte la segreteria telefonica ed io la chiamo una seconda volta, facendo partire di nuovo quella dannata melodia.
Shall I stay? Would it be a sin, if I can't help falling in love with you?Dio, sto impazzendo.
Sento il cuore rimbombarmi nelle orecchie, il sangue pulsarmi nelle vene e il respiro affannarsi, ma finalmente intravedo in lontananza lo schermo illuminato di un telefono gettato per terra e rivolto a faccia in su, mentre vibra senza sosta contro l'asfalto lurido senza che nessuno risponda alla chiamata.Mi basta assottigliare lo sguardo, per intravedere la figura rannicchiata a pochi metri di distanza dal cellulare.
Fermo la mia corsa, mi scollo il cellulare dall'orecchio e metto fine a quella canzone.Lei non sembra muoversi, ha la testa fra le ginocchia e le dita fra i capelli scuri.
Non riesco a vederla in volto, ma più mi avvicino cautamente più capisco che sta indossando un vestito lungo e da sera e delle scarpette rosa con un fiocchetto sulla punta.Sembra immobile, neanche solleva la testa a guardarmi mentre mi piego sulle punte a guardarla come se fosse un aliena appena atterrata sulla terra.
«Stai dormendo o sei diventata sorda?»
Il mio tono brusco la fa balzare e quasi oscillare da un lato.Alza la testa sulla mia figura in uno scatto, e i miei occhi captano immediatamente le lacrime sulle sue guance, il suo trucco sbavato e le sue labbra rosse e torturate.
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𝐎𝐔𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄𝐑𝐒
RomanceOutsiders. Fuori posto. La vita della sedicenne Mia viene stravolta quando in seguito a un incidente perde la memoria dell'ultimo anno della sua vita. Suo padre è il proprietario dell'Hideout, un istituto per adolescenti fuori controllo che ben pres...