Capitolo 11

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Sento ancora la fronte bagnata, ma adesso credo che la mia temperatura corporea sia scesa.
È come se avessi trascorso una notte a combattere contro il mio stesso corpo, per poi perdere alla mia stessa battaglia.
Il ricordo che ho acquisito non è per nulla nitido, chiaro e minimamente privo di senso.

«Posso sapere che cosa ci fa qui, signor Ross?»
La voce di mio padre tuona in tutta la mia stanza.
Il contatto di iridi fra me e lui viene interrotto bruscamente, e lui vira velocemente la testa verso mio padre.

Mi sollevo lentamente, guardandolo fermo sull' uscio.
Di Damien non c'è più alcuna traccia.

Killian torna con lo sguardo su di me come se ancora dovesse dirmi qualcosa, e la stesse tenendo sulla punta della lingua.
«Fuori di qui» tuona mio padre «Immediatamente»
E lui indietreggia dalla mia figura, prima di darmi le spalle e superare mio padre non prima di averlo guardato con sfida.
La pace che mi aveva trasmesso fino a quel momento, svanisce una volta che smetto di seguirlo con gli occhi.

Non do' a mio padre modo di parlare.
«Sto bene, papà»
Lui avanza con irruenza nella stanza.
«No, non stai bene» preme i palmi contro i piedi del mio letto.
«Dove sei stata ieri sera, Mia? E con chi?»
«Io... non posso dirtelo» mi scosto le lenzuola dal petto, mettendomi seduta.
«Eri con Killian Ross?» solleva le sopracciglia con preoccupazione, ed io mi guardo intorno confusa.
«No» mormoro.
«Perché mi menti? Cosa ti sta succedendo?»

Serro gli occhi, sfregandomeli con forza con le dita.

«Ti ho detto che non avevi regole qui, è vero, ma non devi coprirli» il suo tono si addolcisce «Non devi coprire nessuno qui dentro, Mia»
«Non l'ho fatto, se ti ricordi ho incolpato Damien Reid della moto distrutta, davanti a tutti» spalanco le braccia, risoluta.
«Hai fatto la cosa giusta»
Una morsa mi stringe lo stomaco.

Lui supera il mio letto, e prende posto al mio fianco, sporgendo una mano verso il mio viso.
«Mi è stato detto dalle inservienti che hai avuto la febbre alta tutta la notte»
Quando nota che scosto il viso dal suo tocco, prende a guardare di fronte a sé.
«Hanno provato ad allontanarli, ma non se ne sono mai andati» sussurra rassegnato.
«Cosa?» un'altra fitta alla testa fa apparire la mia voce come un lamento.
Killian e Damien non se ne sono mai andati?

«Così alla fine si sono arrese, e hanno lasciato a loro panni e pasticche» continua, ed io faccio fatica ad ingoiare la saliva.
Perdo il mio sguardo confuso per il pavimento.
«Non accadrà mai più, Mia» e si alza, raggiungendo la porta.
«Non permetterò più loro di vederti»
Mi torturo le mani fra di loro, espirando lentamente.

Era questo quello che volevo, no? Allontanarli per sempre da me, che smettessero di tenermi il fiato sul collo.
Allora perché non sto gioendo?

«Perché mi hai fatta trasferire qui?» la mia voce risoluta lo fa riscuotere, e quasi rimanere a bocca asciutta.
«Volevo che capissi che non sei l'unica ragazza della tua età a star affrontando un percorso difficile»
«E lo fai allontanando qualsiasi persona da me?» alzo il tono della voce, agitandomi.

Lui sospira profondamente, come a cercare di ritrovare la ragione, e poi afferra la maniglia.
«Ti darò fiducia ancora una volta, Mia. Non metterti nei guai con loro» guarda il pavimento «Non voglio che ti contagino con i loro problemi» sputa, facendomi contorcere le viscere di rabbia.
Lo guardo con sdegno.

«Preparati, verrai con me dal medico fra venti minuti»
E chiude la porta in un tonfo, lasciandomi sola.

Ho trascorso quindici di quei venti minuti sotto una doccia bollente, che quasi mi ustionava la pelle.
Ho lasciato che l'acqua lavasse via il sudore e la confusione di questa notte, ma non ha trovato una soluzione per i miei dubbi. O una risposta alle mie domande.
Perché sono rimasti? Perché dicono in giro di volermi vedere morta e poi mi mettono a letto e badano a me?
Sarà stata compassione? Redenzione? Noia?
Qualsiasi cosa li abbia spinti a prendersi cura di me stanotte, sono sicura che rimarrà un segreto di stanotte.
L'unica cosa che devo scoprire su di loro, è perché conoscono casco nero e sono gli unici a sapere chi è il proprietario della casa alla riserva.

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