Capitolo 3 | Un nuovo alleato

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Lily si svegliò prima dell'alba, il sonno interrotto da incubi sfuggenti che le lasciavano solo un senso di angoscia. Si alzò dal letto, muovendosi in silenzio, i gesti precisi e meccanici di una routine che aveva perfezionato nel tempo. Nonostante la tensione che le attanagliava lo stomaco, sapeva che doveva mantenere il controllo. La posta in gioco era troppo alta per permettersi distrazioni.

Arrivò in ufficio molto prima del solito, sperando di trovare qualche ora di quiete per immergersi nei fascicoli prima che la frenesia della giornata prendesse il sopravvento. Ma quando entrò nella sala operativa, capì subito che non sarebbe stata sola.

Marcus, seduto alla sua scrivania, era immerso nella lettura di alcuni file, mentre un giovane detective, all'incirca della sua età, era concentrato su una lavagna bianca, tracciando connessioni tra fotografie e nomi scritti a mano. I capelli castani arruffati e la camicia leggermente sgualcita indicavano che fosse lì da parecchie ore.

Lily si fermò sulla soglia, indecisa se interrompere. Ma prima che potesse anche solo formulare un pensiero, il detective alzò lo sguardo e le sorrise, un sorriso caldo e sincero che contrastava con l'atmosfera tesa.

"Buongiorno," disse alzandosi dalla sedia, attirando anche l'attenzione di Marcus. "Sei Lily Tunner, vero? Sono il detective Ethan Blake. Ho sentito parlare molto di te."

Lily ricambiò il sorriso, anche se con una certa cautela. "Piacere di conoscerti, Ethan. Anche tu stai lavorando al caso?"

Ethan annuì, spostando una sedia per farla sedere. "Sì, sto cercando di mettere insieme alcuni pezzi. Questo caso è complicato, ma credo che con il tuo aiuto potremmo fare progressi significativi."

Lily si sedette, apprezzando l'approccio diretto di Ethan. "Hai scoperto qualcosa di interessante?"

Ethan scosse la testa, ma indicò una foto sulla lavagna. "Non molto, ma c'è un dettaglio che ha catturato la mia attenzione. Quest'uomo, Roger Lewis, lavorava in una banca. Non sembrava collegato agli altri, ma ho trovato qualcosa di strano nei suoi movimenti bancari."

Lily si avvicinò per osservare meglio. "Di cosa si tratta?"

"Ci sono stati dei prelievi consistenti di contanti nelle settimane prima della sua morte. Sembra che stesse pagando qualcuno, ma non sappiamo chi o perché. Potrebbe essere stato ricattato."

Lily annuì, riflettendo. "Potrebbe essere un motivo per l'omicidio. Ma chi lo ricattava? E perché replicare la sua morte in modo così evidente?"

"È quello che stiamo cercando di capire," intervenne Marcus, incrociando le braccia. "Potrebbe esserci un legame con le altre vittime. Forse qualcuna di loro aveva una situazione simile, ma non ce ne siamo accorti."

Lily studiò la lavagna, la sua mente già intenta a tracciare collegamenti. "Dobbiamo approfondire. Potrebbe esserci uno schema che ci è sfuggito."

Ethan sorrise, il suo entusiasmo contagioso. "Esattamente quello che pensavo. Uniamo le forze."

Lily lo osservò attentamente, valutando se fidarsi di lui. Aveva imparato a essere cauta, a non aprirsi facilmente, ma Ethan sembrava genuino. Inoltre, avere un alleato in quel caso complesso poteva fare la differenza.

"D'accordo," rispose infine. "Lavoriamo insieme."

Il sorriso di Ethan si allargò. "Fantastico! Allora iniziamo subito."

Per la prima volta Lily sentì quel peso enorme che si portava dietro da una vita, sollevarsi dalle sue spalle.

Per le ore successive, Lily ed Ethan lavorarono fianco a fianco, confrontando appunti e discutendo teorie. Ethan si rivelò brillante, con una mente acuta e un approccio pratico che si sposava perfettamente con l'attenzione meticolosa di Lily ai dettagli. Collaborare con lui si rivelò sorprendentemente facile, quasi naturale.

OMBRE DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora