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𝐸' 𝑙'𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜,
𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜, 𝑟𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑜' 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎,
𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑏𝑖𝑠𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒, 𝑠𝑖 𝑐𝑒𝑙𝑎 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑎𝑚𝑚𝑎,
𝑐ℎ𝑒 𝑏𝑟𝑢𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑖𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑛𝑎 𝑐𝑖𝑜' 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑜𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒.

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Alexander's Pov

Yujin si sistemò sulla sedia, cercando una posizione comoda. Respirò profondamente, come per raccogliere i pensieri, poi iniziò a raccontare con una calma apparente, ma la tensione nei suoi occhi tradiva l'angoscia che ancora le gravava sul cuore.

Registrazione di Yujin:

(Può dirmi cos'è accaduto il 20 gennaio 2016?)

"Quel giorno... lo ricordo vividamente, come fosse impresso nella mia mente per sempre. Era una data speciale, indimenticabile. Ogni due anni organizziamo una competizione internazionale di pattinaggio artistico, una delle più importanti. Le nostre gare accolgono atleti da ogni angolo del mondo: immaginate il meglio del meglio, pattinatori di ogni nazionalità, di ogni cultura, riuniti qui, nella mia pista. Un'emozione unica, intensa, quasi travolgente. E nonostante tutte le volte che avevo già vissuto quell'atmosfera, quella competizione aveva qualcosa di diverso... come se fosse la prima volta anche per me."

(Si fermò un attimo, stringendo le mani come per scacciare un ricordo doloroso)

"Tutto doveva essere perfetto. Ogni dettaglio era sotto il mio controllo: dalle luci alla musica, dalle strutture di supporto alla sicurezza. Avevo selezionato io personalmente ogni lavoratore, ogni tecnico. Niente era lasciato al caso. Volevo che tutto scorresse come un orologio svizzero. Dottor Alexander, se lo desidera, posso metterla in contatto con loro, per chiarire ogni dubbio. Non avevo trascurato niente, glielo assicuro."

"Quella giornata non era speciale solo per me. Era un grande evento anche per gli atleti e gli spettatori. E tra i partecipanti, c'era Anastasia. Ricordo bene quando la vidi per la prima volta durante le prove: era semplicemente straordinaria. Una ragazzina dal talento incredibile, il tipo di talento che ti lascia a bocca aperta. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso. Giurai tra me e me che avrebbe vinto il primo posto, se solo avesse pattinato come aveva fatto durante quegli allenamenti. Aveva una grazia naturale che era rara da vedere, eppure..."

(Si ferma, il respiro più rapido, come se rivivesse il peso della responsabilità)

"Passai giorni, notti intere a controllare ogni singolo dettaglio. La pista era in condizioni perfette, i macchinari funzionavano a dovere, ogni struttura era stata ispezionata, ogni lavoratore era stato istruito. Non solo. Per quella competizione avevo persino aumentato le misure di sicurezza. Ogni angolo era sorvegliato. Nulla, nulla doveva andare storto. Ma... ma poi, è successo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10 ⏰

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- 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 - 𝐇𝐰𝐚𝐧𝐠 𝐇𝐲𝐮𝐧𝐣𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora