CHAPTER 10.
Voglio iniziare col dirvi grazie, a tutti quelli che stanno votando o leggendo questa storia.
E poi WOW già stiamo al 10º capitolo.
Grazie ancoraa:)
Buona lettura.Ps: la foto è per farvi un esempio, non è realmente così;)
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Scendo le scale velocemente, penso che Harry mi abbia dato più sicurezza nel parlare con mio padre, non che lui abbia fatto molto, ma anche sfogarmi e in un certo senso confidarmi con lui mi ha fatto davvero bene.
Prendo il mio cellulare e velocemente digito il numero di mio padre, quello privato ovviamente, attendo un paio di minuti e dopo un po' sento la sua voce. Mi è mancata. Mi manca lui.
"Pronto?" Dice freddo e distaccato,molto probabilmente sa che sono io, questo numero lo fece proprio per me perché ogni volta che dovevo parlare con lui mi dicevano di attendere o prendere un appuntamento, e non era il caso visto che la maggior parte delle volte gli dovevo chiudere cosa voleva per cena.
"Papà." Parlo con una voce calma, faccio un sospiro e continuo.
"Mi dispiace per quello che è successo ieri, e come ho reagito, la prossima volta quando succederà qualcosa del genere mi assicurerò che tu lo sappia, ma molto probabilmente non penso ci sarà una prossima volta, poi quando ho visto il biglietto mi sono sentita male papà, mi manchi tantissimo, vorrei molto che adesso si sistemerebbe tutto.
Non Luke e Hope, ma padre e figl.."
Mi interrompe e subito parla lui."Mi dispiace per tutto tesoro, davvero, mi sono sentito uno di quei padri ossessivi per le proprie figlie, non dovevo reagire in quella maniera, mi sono fatto prendere troppo dal panico.
Ah, noi lo siamo sempre stati." Dice e subito mi fa spuntare un sorriso."Papà non so se hai conosciuto il ragazzo che era con me, Harry, sai potresti dargli un'altra opportunità nell'azienda?" Gli dico sperando che possa.
"Sicuramente, sai io do solo l'ok alle segretarie, non posso fare mica tutto io, se non era per quel ragazzo non so che fine facevi." Dice quasi rilassandosi. Cosa? Harry gli ha detto che Tom mi stava per aggredire o meglio mi stava per stuprare?
"Papà, sai davvero cosa è successo?" Gli dico con voce bassissima.
"Certo, se non era per lui che ti dava un passaggio non potevi venire neanche per quella mattina probabilmente, ti farò controllare la macchina, non so perché si sia spenta all'improvviso." Dice e io mi rilasso, sembrava un po' strano che Harry gli aveva detto realmente i fatti, ma è meglio così.
"Oh si si, è sembrato strano anche a me. Ora vado a fare colazione, ciao papà." Gli dico mentre sorrido.
"Ciao tesoro." Mi dice prima di chiudere la chiamata.
Mentre aspetto Harry, controllo un po' se c'è qualche messaggio nuovo.
Mi accorgo che dopo avergli scritto quel messaggio ad Amanda non gli ho parlato più, così decido di chiamarla, dopo un paio di minuti risponde."Si, pronto?" Risponde con una voce bassissima.
"Ehi Amanda sono Hope, perché parli così a bassa voce?" Dico stranita, forse avrà mal di gola.
"Sono al lavoro, sai tuo padre sa essere un po' troppo rompicoglioni, non deve esistere la regola 'non si parla al cellulare durante il lavoro'" Dice imitando la voce di mio padre, e io non posso fare a meno di ridere.
"Aspetta vado in bagno."
"Okay."
Dopo un paio di minuti la sento parlare.
"Eccomi, finalmente ti sei degnata a chiamarmi eh? Non sai quanto sono stata in pensiero quella notte, poi la mattina chiamai Harry e mi spiegò tutto per fortuna, con tuo padre?" Dice tutto frettolosamente, credo che deve stare per poco in bagno.

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Scathe||hs.
FanfictionHope Toods, figlia dell'uomo più importante e famoso d'Inghilterra e futura erede della "TOODS", si troverà presto dinanzi a scelte difficili, delusioni, pianti e il suo cuore spezzato. Questa è Scathe.