CHAPTER 11.

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Sono passati esattamente 7 giorni da quando ho litigato con mio padre, ma anche da quando ho finalmente chiarito tutto con lui, e ho avuto anche più conferme del nostro rapporto padre figlia, e sinceramente non ne sono più felice.
Penso che qualunque cosa succederà nella mia vita, o qualunque decisione prenderò dovrò ringraziare solamente lui, a prescindere per tutto quello che fa per me, ma anche perché se lui avrebbe mollato dato l'episodio di mia mamma, io adesso non sarei qui.
Sono passati anche 7 giorni da quel giorno in cui ho baciato Harry.
Harry...quel giorno pensavo davvero che c'era qualcosa tra di noi, insomma due baci, non che io li stia contando ma è inevitabile non saperlo, i miei unici baci.
Una settimana fa in fondo al cuore speravo che quel sorriso speciale con le fossette era solo per me, ma ho capito quanto ridicola io sia, dopo che lui si asciugò e mi salutò con un banale "ciao" e scomparì in un lampo, facendomi rimanere lì impalata per l'ennesima volta da quanto lo conosco.

Sono passati 7 giorni da quel che sembravano 100 anni, le giornate le ho passate noiosamente, mi sento tutti i giorni con Amanda, è venuta anche qui a casa mia, ma non è stato un gran che visto che poco dopo doveva andarsene.
Mi ha detto che il lavoro è molto importante per lei, e non deve lasciarselo sfuggire, per lei tutto questo è davvero una cosa enorme dato che i suoi genitori non hanno mai avuto molto denaro e non gli hanno mai dato tutto quello che lei chiedeva ma dice anche che questo forse gli è servito per non diventare viziata e poi anche se si lamentava si accontentava sempre di quel che aveva, quindi deve tenersi questo lavoro stretto per quando avrà una famiglia e dei bambini da accudire, ma quel giorno sarà molto lontano secondo me, visto che mi ha raccontato anche che quando ha l'opportunità si diverte in discoteca, mi ha anche fatto la proposta di andare con lei dopo che uscirà dalla porta di casa mia, ma io ho subito rifiutato, è davvero uno strazio per lei, deve dividersi tra il lavoro, Liam, il divertimento, e anche un po' per me visto che mi viene sempre a trovare.

Mi ha detto che è stata proprio lei a proporgli di fare il colloquio ad Harry, lei non avrebbe mai pensato che sarebbe stata presa, insomma non mi ha negato i suoi ottimi voti ma gli sembrava assurdo che finalmente stava iniziando un percorso fondamentale nella sua vita, sta per diventare indipendente, è molto orgogliosa di se stessa.
Sono passati 7 giorni da quando mio padre è partito e finalmente oggi lo rivedrò, non sto nella pelle.

Scendo velocemente le scale, prendo il mio cellulare e le chiavi della mia macchina, ed esco dalla casa per dirigermi verso la mia macchina.
Accendo la radio e parto, sono davvero felice di rivederlo, sono stata una figlia modello in questa settimana, gli parlavo tutte le sere prima di andare a dormire e lui si scusava sempre per l'episodio dei giorni precedenti, sinceramente io non gli ho dato più peso, insomma lui mi ha perdonato e io gli ho detto che non lo farò più, la cosa è risolta.
I minuti passano velocemente e mi ritrovo nel grandissimo parcheggio dell'aeroporto in un lampo, penso che sia molto comodo il fatto che il parcheggio dell'aeroporto e quello del centro commerciale siano uniti, è un vantaggio non passare tutto quel tempo a girare per trovare un posto, credo di odiarlo.
Scendo velocemente dalla macchina e mi siedo su una panchina vicino all'uscita dell'aeroporto mentre aspetto mio padre, penso che ho fatto la decisione giusta a non mettermi il cappotto, il tempo di Londra cambia molto, da un momento all'altro, e stamattina sembra una giornata estiva non una giornata del mese di ottobre.

Sono 15 minuti e sto ancora aspettando ma niente, inizio a stufarmi così decido di chiamare mio padre, ma prima che io possa prendere il cellulare della tasca dei miei jeans, il cellulare inizia a vibrare.

"Pronto?" Dico non sapendo ancora chi c'è dall'altra parte del cellulare, mi pento di non aver guardato prima.

"Tesoro sono io." Mi tranquillizzo quando sento la familiare voce di mio padre.
"Scusami, ma a quanto pare dovrò restare per un'altra settimana qui. Mr. Wang è più esigente di quel che credevo, e purtroppo ci sarà un alto convegno nei prossimi giorni." Dice molto velocemente che quasi faccio fatica a capire.

"Oh va bene papà, non preoccuparti ora ritorno a casa." Dico con una voce triste, insomma credevo che dopo una settimana ci saremo rivisti, e invece no.

"Mi dispiace molto tesoro, prometto che quando ritornerò starò tutto il tempo con te." Mi dice sentendo la mia voce triste, so che non sarà così, anche la prossima settimana avrà altri impegni e non starà con me come ha promesso.

"Papà non preoccuparti davvero, risolvi i tuoi problemi. A presto." Dico e dopo che ho sentito un suo "ciao tesoro." chiudo la chiamata.

Mi alzo dalla panchina e mi incammino verso la mia macchina, ma proprio mentre sono a qualche metro di distanza sento una voce chiamami.

"Hooooope." Dice quella voce prolungando la 'o', mi volto e subito capisco chi è.

"Amanda, ehi, cosa ci fai qui?" Dico scioccamente, era al centro commerciale, non riesce neanche a reggersi in piedi per colpa delle tante buste che ha in mano.

"Shopping, insomma devo svagarmi anch'io no?" Dice con fare ovvio, con un sorrisetto sul viso.

"Si hai ragione." Gli dico mentre rido.

"Stasera ci sarà un'ennesima festa al Fun, il locale dei ragazzi, dai vieniii, sei rinchiusa in quella enorme casa da sola a fare dio sa cosa da sola, l'ho già detto? da sola. Dai vivi un po'." Dice quasi scioccata dalle parole che sta dicendo, e solo adesso mi rendo conto di quello che mi sto perdendo.

"No grazie Smith, ma no. Non vorrei finire come la precedente volta." Dico con sarcasmo, mente la vedo sbuffare.

"Ti prometto che questa volta starò incollata a te per tutto il tempo, starò lontana da Liam per te, ma per favoreee." Mi dice supplicandomi, e quando finalmente annuisco mi si butta addosso, e quasi finisco col cadere a terra con lei e tutte quelle buste sopra di me, rido all'immagine.

"Vedrai sarà divertente, però tu verrai da me questa volta, ci vestiremo, ci truccheremo, saremo bellissime vedrai." Dice velocemente eccitata al pensiero.

"Si ma iniziamo con il salire in macchina." Dico procurando una risata da entrambe.

Parcheggio la mia macchina a casa mia e poi salgo su quella di Amanda per poi raggiungere casa sua.
Arriviamo in un quartiere con delle piccole casette a schiera molto carine, sembrano adorabili.
Ne ho la conferma quando entro finalmente nella piccola casetta, è moderna e conoscendo Amanda sicuramente avrà programmato tutto prima di viverci definitivamente, è molto ordinata e c'è un buonissimo odore al suo interno.

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